Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sonno di scarsa qualità legato al declino cognitivo negli uomini anziani

Un nuovo studio su uomini anziani ha trovato un legame tra la cattiva qualità del sonno e lo sviluppo del declino cognitivo dopo 3-4 anni.


I risultati mostrano che i livelli più elevati di sonno frammentato e una minore efficienza del sonno sono associati ad un aumento del 40/50 per cento nelle probabilità di declino clinicamente significativo della funzione esecutiva, che equivale ad un invecchiamento di 5 anni.


Al contrario, la durata del sonno non è correlata al successivo declino cognitivo.


"E' la qualità del sonno che predice il futuro declino cognitivo in questo studio, non la quantità", ha detto l'autore Terri Blackwell, MA, statistico senior al California Pacific Medical Center Research Institute (CPMCRI) di San Francisco in California. "Con il tasso di decadimento cognitivo che aumenta e l'alta prevalenza dei disturbi del sonno negli anziani, è importante determinare le potenziali associazioni tra sonno e declino cognitivo".


Lo studio ha coinvolto 2.822 anziani residenti nelle comunità in sei centri clinici negli Stati Uniti; i partecipanti avevano un'età media di 76 anni. Lo studio è pubblicato nel numero del 1° Aprile della rivista Sleep. "Questo studio costituisce un importante promemoria che il sonno sano coinvolge sia la quantità, sia la qualità del sonno", ha detto il Dr. M. Safwan Badr, Presidente della American Academy of Sleep Medicine. "Come uno dei pilastri di una vita sana, il sonno è essenziale per il funzionamento cognitivo ottimale".


Lo studio longitudinale basato sulla popolazione è stato condotto da un gruppo di ricerca guidato dal Dr. Katie Stone, scienziato senior del CPMCRI di San Francisco in California. Le istituzioni rappresentate dai collaboratori dello studio comprendono l'Università della California di San Francisco, la University of California di San Diego, la Harvard Medical School, la University of Minnesota, e diversi centri medici Veterans Affairs.


Sono stati raccolti i dati oggettivi di ogni partecipante su cinque notti di sonno, in media, con un actigraph da polso. La valutazione della funzione cognitiva comprendeva l'attenzione e le funzione esecutive, attraverso il test Trails B. Secondo gli autori, la funzione esecutiva comprende la capacità di pianificare, di correggere gli errori o di risolvere i problemi, nonchè il processo decisionale e il pensiero astratto. I risultati sono stati aggiustati per i fattori potenziali di confondimento come i sintomi depressivi, le comorbilità e l'uso di farmaci.


I meccanismi di base che legano i disturbi del sonno al declino cognitivo rimangono sconosciuti, secondo gli autori, che ritengono necessarie ulteriori ricerche per determinare se queste associazioni si mantengono anche dopo un periodo di follow-up più lungo. Il finanziamento è stato fornito dal National Heart, Lung, and Blood Institute per l'«Outcomes of Sleep Disorders in Men Study», uno studio accessorio al «Osteoporotic Fractures in Men Study», sostenuto dal National Institutes of Health.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Academy of Sleep Medicine(> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Terri Blackwell, Kristine Yaffe, Alison Laffan, Sonia Ancoli-Israel, Susan Redline, Kristine E. Ensrud, Yeonsu Song, Katie L. Stone. Associations of Objectively and Subjectively Measured Sleep Quality with Subsequent Cognitive Decline in Older Community-Dwelling Men: The MrOS Sleep Study. SLEEP, 2014; DOI: 10.5665/sleep.3562

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)