Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Estratto di erbe aumenta di quasi un quarto la vita dei moscerini della frutta

L'estratto di erbe di una pianta di montagna dai fiori gialli, usato da molto tempo per alleviare lo stress, si è dimostrato capace di aumentare la durata della vita dei moscerini della frutta mediamente del 24 per cento, secondo ricercatori della University of California di Irvine.


Ma è il modo in cui la Rhodiola rosea (conosciuta anche come radice d'oro) ottiene questo risultato che ha catturato l'attenzione dei responsabili dello studio Mahtab Jafari e Sam Schriner. Hanno scoperto che la Rhodiola funziona in modo completamente estraneo alla restrizione dietetica e colpisce diversi percorsi molecolari.


Questo è significativo, ha detto Jafari, professore associato di scienze farmaceutiche, perché la restrizione dietetica è considerata il metodo più affidabile per migliorare la durata della vita negli animali da laboratorio, e gli scienziati si stanno affannando per identificare i composti che possono mimare i suoi effetti. "Abbiamo scoperto che la Rhodiola effettivamente aumenta la durata della vita, oltre a quella della restrizione dietetica", ha detto Jafari. "Questo dimostra che la Rhodiola può agire anche negli individui che sono già longevi e sani. Ciò è abbastanza diverso dal resveratrolo, che sembra agire solo in individui sovranutriti o malati".


I ricercatori hanno dimostrato questo fatto imponendo una dieta ipocalorica a dei moscerini. E' stato dimostrato che i moscerini vivono di più quando diminuisce la quantità di lievito che consumano. Jafari e Schriner si aspettavano che, se la Rhodiola avesse operato come la restrizione dietetica, non avrebbe funzionato in questi animali. Ma lo ha fatto. Hanno anche testato la Rhodiola nei moscerini ai quali avevano disattivato geneticamente i percorsi molecolari della restrizione dietetica. E ha funzionato ancora.


Non solo la Rhodiola migliora la durata della vita media del 24 per cento in entrambi i sessi e in varie specie di moscerini, ma ritarda anche la perdita di prestazioni fisiche nei moscerini quando invecchiano e estende la vita dei moscerini anziani. Il gruppo di Jafari aveva in precedenza dimostrato che l'estratto diminuisce la produzione naturale di molecole delle specie reattive dell'ossigeno nei mitocondri della mosca e protegge sia le cellule dei moscerini che quelle umane in coltura dallo stress ossidativo.


Jafari e Schriner, assistente scienziato di progetto nel laboratorio di Jafari, non stanno affermando che gli integratori di Rhodiola consentiranno agli esseri umani di vivere più a lungo, ma la loro scoperta migliora la comprensione scientifica di come gli integratori ritenuti promotori della longevità operano in effetti nel corpo.


La Rhodiola ha già mostrato i possibili benefici per la salute negli esseri umani, come ad esempio nella diminuzione della fatica, dell'ansia e della depressione, nel migliorare l'umore, la memoria e la capacità di resistenza, e nel prevenire il mal di montagna. Coltivata in climi freddi ad alta quota, l'erba è usata da secoli dagli scandinavi e dai russi per ridurre lo stress. Si crede che abbia anche proprietà antiossidanti.


Il gruppo di ricerca di Jafari sta attualmente esplorando il potenziale della pianta nell'uccidere le cellule tumorali, migliorare l'Alzheimer e aiutare le cellule staminali a crescere. La Rhodiola è già disponibile online e nei negozi di alimenti naturali. Jafari, però, ha analizzato diversi prodotti commerciali e scoperto che non contengono quantità sufficienti di composti attivi analizzati - come rosavin e salidroside - che caratterizzano i prodotti di alta qualità.

 

 

 

 

 


Fonte: University of California - Irvine.

Riferimento: Samuel E. Schriner, Kevin Lee, Stephanie Truong, Kathyrn T. Salvadora, Steven Maler, Alexander Nam, Thomas Lee, Mahtab Jafari. Extension of Drosophila Lifespan by Rhodiola rosea through a Mechanism Independent from Dietary Restriction. PLoS ONE, 2013; 8 (5): e63886 DOI: 10.1371/journal.pone.0063886

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)