Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I fattori che predicono la difficoltà a camminare nell'anzianità

Ricercatori della School of Medicine della Yale University hanno scoperto che la probabilità di diventare disabili con l'età aumenta con i seguenti fattori: avere una condizione cronica o deficit cognitivo; scarsa attività fisica; coordinazione motoria molto lenta; avere scarsa funzionalità degli arti inferiori, ed essere ricoverato in ospedale.

Le donne sono anche più propense degli uomini a diventare disabili nell'anzianità.

 

Basati su 12 anni di dati, i risultati sono stati pubblicati nel numero del 17 gennaio degli Annals of Internal Medicine da un gruppo di ricerca guidato dal Dr. Thomas Gill, professore Humana Foundation di Medicina Geriatrica e professore di medicina, epidemiologia e sanità pubblica alla Yale School of Medicine.


Invecchiando, molte persone non possono più camminare per brevi distanze o guidare una macchina, e quelli con perdita di mobilità da lungo tempo hanno difficoltà a riconquistare l'indipendenza. "Perdere la capacità di camminare autonomamente, non solo porta ad una peggiore qualità complessiva della vita, ma l'invalidità prolungata porta a tassi più elevati di malattia, morte, depressione e isolamento sociale", ha detto Gill, che ha seguito un gruppo di 641 persone di 70 anni o più che potevano camminare 400 metri senza assistenza o che erano stati guidatori attivi all'inizio dello studio. Tutti i partecipanti potevano svolgere attività essenziali della vita quotidiana, come fare il bagno e vestirsi.


Gill e il suo team hanno valutato i partecipanti nelle variazioni di potenziali fattori di rischio per l'invalidità ogni 18 mesi tra il 1998 e il 2008. Essi hanno inoltre valutato la mobilità dei partecipanti ogni mese. Coloro che dichiaravano di aver bisogno di aiuto da un'altra persona per camminare 400m sono stati considerati disabili per camminare. Quelli che dicevano di non aver guidato una macchina per il mese precedente sono stati considerati disabili alla guida.

Su base mensile, il team di ricerca ha anche valutato l'esposizione dei partecipanti a potenziali cause di disabilità, comprese le malattie o lesioni che portavano al ricovero ospedaliero e a limitata attività, che aumentava di 6 volte la probabilità di disabilità a lungo termine.


Il team ha scoperto che fattori di rischio multipli, assieme alla sussistente malattia e infortunio, che portano al ricovero ospedaliero e alla limitata attività, sono associati ad un aumento della probabilità di sviluppare a lungo termine una disabilità a camminare e a guidare. La squadra ha considerato una disabilità "a lungo termine" qunado persiste per almeno sei mesi. "Abbiamo capito che sono necessarie strategie mirate per prevenire la disabilità tra gli anziani che vivono in modo indipendente nella comunità", ha detto Gill.

Altri autori dello studio includono Eveleyne A. Gahbauer, MD; Terrence E. Murphy; Ling Han, MD, e Heather G. Allore. Il National Institute on Aging ha finanziato lo studio, che è stato condotto alla Yale Pepper Center / Program on Aging.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Fonte: Materiale della Yale University. Articolo originale scritto da Karen N. Peart.

Pubblicato in ScienceDaily il 16 Gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.