Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Integratori multivitamine migliorano la memoria e rallentano l'invecchiamento cognitivo

In una meta-analisi con 5.000 partecipanti totali, compresi oltre 500 che hanno subito valutazioni di persona in due anni, le multi-vitamine hanno mostrato benefici per memoria e cognizione globale.

Entro il 2060, secondo l'Alzheimer's Association, quasi un americano su 4 sarà in una fascia d'età con un rischio elevato di declino cognitivo e di morbo di Alzheimer (MA), a meno che non ci siano interventi non aiutano a preservare la funzione cognitiva prima dell'insorgenza dei deficit.

Lo studio COcoa Supplement and Multivitamin Outcomes Study (COSMOS) è uno studio su larga scala, nazionale e randomizzato che testa con rigore l'estratto di cacao e gli integratori multi-vitamine, diretto da ricercatori del Mass General Brigham. Due studi pubblicati in precedenza sulla cognizione nel COSMOS avevano indicato un effetto positivo per un multi-vitamine giornaliero.

Dei ricercatori ora riferiscono i risultati di un terzo studio sulla cognizione nel COSMOS, incentrato sui partecipanti sottoposti a valutazioni di persona, insieme ai risultati di un'analisi combinata dei 3 studi separati. I risultati di questo ultimo rapporto, pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition, confermano benefici coerenti e statisticamente significativi di un multi-vitamine giornaliero rispetto al placebo, sia per la memoria che per la cognizione globale.

Nello studio in clinica i ricercatori hanno valutato la cognizione dettagliata di 573 partecipanti al sottoinsieme del COSMOS chiamato COSMOS-Clinic. All'interno del COSMOS, due studi precedenti avevano testato l'integrazione con un multi-vitamine sulla cognizione usando valutazioni cognitive telefoniche (COSMOS-MIND) e valutazioni cognitive dal Web online (COSMOS-WEB).

Nelle analisi pre-specificate dei dati del COSMOS-Clinic, gli investigatori hanno osservato un modesto vantaggio per il multi-vitamine, rispetto al placebo, sulla cognizione globale, su due anni. C'è stato un vantaggio statisticamente significativo dell'integrazione multi-vitaminica sul cambiamento nella memoria episodica, ma non nella funzione esecutiva/attenzione.

Il team ha anche condotto una meta-analisi sui tre studi separati, con partecipanti al COSMOS non sovrapposti (trattamento durato da 2 a 3 anni), che hanno mostrato una forte evidenza di benefici sia per la cognizione globale che per la memoria episodica. Gli autori stimano che il multi-vitamine quotidiano abbia rallentato di 2 anni l'invecchiamento cognitivo globale rispetto al placebo.

Il primo autore Chirag Vyas MBBS/MPH, ricercatore del Dipartimento di Psichiatria del Massachusetts General Hospital (MGH), ha affermato:

"Il declino cognitivo è tra le maggiori preoccupazioni per la salute della maggior parte degli anziani e un integratore giornaliero multi-vitamine ha il potenziale di essere un approccio attraente e accessibile al rallentamento dell'invecchiamento cognitivo.

"La meta-analisi di 3 studi separati sulla cognizione fornisce prove forti e coerenti che l'assunzione di un multi-vitamine quotidiano, contenente più di 20 micronutrienti essenziali, aiuta a prevenire la perdita di memoria e rallenta l'invecchiamento cognitivo".

Olivia Okereke MD/SM, autrice senior del rapporto e direttrice di psichiatria geriatrica all'MGH, ha aggiunto:

“Questi risultati attireranno l'attenzione di molti anziani che sono, comprensibilmente, molto interessati ai modi per preservare la salute del cervello, poiché forniscono prove del ruolo di un multi-vitamine quotidiano nel sostenere un invecchiamento cognitivo migliore".

L'esperimento complessivo COSMOS è guidato da Joann Manson MD/DRPH e Howard Sesso SCD/MPH, entrambi del Brigham e Women's Hospital (BWH). La Manson, coautrice del rapporto e responsabile divisione medicina preventiva del BWH, ha commentato:

“La scoperta che un multi-vitamine quotidiano ha migliorato la memoria e ha rallentato l'invecchiamento cognitivo in 3 studi separati controllati da placebo nel COSMOS è entusiasmante e riconferma che i multi-vitamine sono un approccio sicuro, accessibile e conveniente per proteggere la salute cognitiva negli anziani".

Il consorzio COSMOS di studi cognitivi, una collaborazione tra MGH, BWH, Columbia University e Wake Forest University, usa approcci sia tradizionali che innovativi per valutare gli esiti cognitivi. Questi approcci consentono di includere un gran numero di partecipanti (>5.000 in totale) in studi cognitivi di alta qualità ed efficienti. I partecipanti al COSMOS hanno 60 anni e risiedono negli Stati Uniti

Sesso, altro coautore e direttore associato della divisione della medicina preventiva del BWH, ha aggiunto:

“Con questi 3 studi che hanno avuto approcci diversi per valutare la cognizione nel COSMOS, ognuno dei quali fornisce supporto per un multi-vitamine quotidiano, è ora fondamentale comprendere i meccanismi con cui un multi-vitamine quotidiano può proteggere dalla perdita di memoria e dal declino cognitivo, con particolare attenzione allo stato nutrizionale e ad altri fattori legati all'invecchiamento.

"Ad esempio, il ruolo modificante dello stato nutrizionale basale sulla protezione dal declino cognitivo è stato dimostrato per l'intervento con l'estratto di cacao del COSMOS. Un tipico multi-vitamine come quello testato nel COSMOS contiene molte vitamine e minerali essenziali che potrebbero spiegare i suoi potenziali benefici".

 

 

 


Fonte: Mass General Brigham (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: CM Vyas, [+10], OI Okereke. Effect of multivitamin-mineral supplementation ... Am J Clin Nutr, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.