Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Proteina TRIM11 può essere obiettivo per il trattamento di Alzheimer

I livelli di proteina TRIM11 sono più bassi nei modelli di Alzheimer: una nuova ricerca suggerisce che il ripristino della proteina può migliorare la funzione cognitiva e motoria.

Low TRIM11 on tauSotto-regolazione di TRIM11 nel cervello di MA e potenziale beneficio terapeutico del suo ripristino. (A) L'espressione di TRIM11 è inversamente correlata alla patologia tau. (B) TRIM11 promuove il degrado della tau normale mutante e in eccesso, e agisce da chaperone molecolare e disaggregasi, migliorando così la solubilità della tau. (C) TRIM11 è neuroprotettivo e introdurlo nel cervello con AAV salva diversi topi modello dalla tauopatia.

Un gene che codifica una proteina legata alla produzione di tau - la 'tripartite motif protein 11' (TRIM11) - ha dimostrato in uno studio eseguito alla University of Pennsylvania, e pubblicato su Science, di sopprimere il deterioramento in piccoli animali modello di malattia neurodegenerativa simile al morbo di Alzheimer (MA), migliorando al contempo le capacità cognitive e motorie.


Inoltre, il TRIM11 ha un ruolo chiave nella rimozione dei grovigli proteici che causano malattie neurodegenerative, come il MA. Il MA è la causa più comune di demenza negli anziani, con circa 6 milioni di americani colpiti attualmente dalla malattia, un disturbo cerebrale progressivo che distrugge lentamente le capacità di memoria e pensiero.


La ricerca fondante svolta alla Penn Medicine, guidata da Virginia M.Y. Lee PhD, prof.ssa di ricerca sul MA, e dal suo defunto marito John Q. Trojanowski MD/PhD, ex professore di medicina geriatrica e gerontologia, ha rivelato che una delle cause sottostanti le malattie neurodegenerative è costituita dai grovigli neurofibrillari (NFT) formati da proteine tau, che causano la morte dei neuroni, portando ai sintomi del MA, come la perdita di memoria.


Oltre al MA, l'aggregazione delle proteine tau in NFT è associata a oltre 20 altre demenze e disturbi del movimento, che includono la paralisi sopranucleare progressiva, la malattia di Pick e l'encefalopatia traumatica cronica, chiamate insieme 'tauopatie'. Tuttavia, come e perché le proteine tau si raggruppano e formano gli aggregati fibrillari che compongono i NFT nei pazienti con queste malattie rimane poco chiaro. Questo grande divario nella conoscenza ha reso difficile lo sviluppo di terapie efficaci.


“La maggior parte degli organismi ha sistemi di controllo della qualità delle proteine che rimuovono le proteine difettose e impediscono l'accumulo errato e l'accumulo di grovigli, come quelli che vediamo con le proteine tau nel cervello di chi ha una  taupatia, ma fino ad ora non sapevamo come avviene nell'uomo, o perché funziona male in alcuni individui e non in altri"
, ha affermato l'autore senior, Xiaolu Yang PhD, professore di biologia del cancro alla Penn. "Abbiamo ora identificato il gene che supervisiona la funzione tau e abbiamo un obiettivo promettente per lo sviluppo di trattamenti per prevenire e rallentare la progressione del MA e dei disturbi correlati".


Yang e il suo team, che comprende il primo autore Zi-Yang Zhang PhD, avevano scoperto in precedenza che le proteine TRIM hanno un ruolo importante nel controllo della qualità delle proteine nelle cellule animali. Dopo aver esaminato oltre 70 TRIM umane, hanno scoperto che la TRIM11 ha un ruolo importante nel sopprimere l'aggregazione della tau.


La TRIM11 ha 3 funzioni principali relative al controllo di qualità delle proteine tau. Innanzitutto, si lega alle proteine tau, in particolare alle varianti mutanti che causano malattie e aiutano a eliminarle. Secondo, funge da 'chaperone' (cicerone, accompagnatore) per la tau, impedendo la piegatura errata delle proteine. Infine, la TRIM11 dissolve aggregati tau preesistenti.


Usando i tessuti cerebrali post mortem di 23 individui con MA e 14 controlli della banca dei tessuti del Center for Neurodegenerative Disease Research (creato e mantenuto da Lee e Trojanowski), i ricercatori hanno convalidato questi risultati e hanno scoperto che i livelli di proteina TRIM11 sono sostanzialmente ridotti nel cervello degli individui con MA, rispetto agli individui sani di controllo.


Per determinare la potenziale utilità di TRIM11 come agente terapeutico, i ricercatori hanno usato il 'vettore virale adeno-associato' (AAV), uno strumento generalmente usato nella terapia genica, per portare il gene TRIM11 nel cervello di diversi topi modello. I ricercatori hanno scoperto che i topi con patologie tau che ricevono il gene TRIM11 mostrano una marcata riduzione dello sviluppo e dell'accumulo di NFT e migliorano molte le capacità cognitive e motorie.


"Questi risultati non solo ci dicono che il TRIM11 potrebbe avere un ruolo importante nella protezione delle persone dal MA e dalle malattie simili, ma vediamo anche che in futuro potremmo sviluppare terapie che ripristinano il TRIM11 negli individui con livelli più bassi"
, ha affermato Yang. "Non vediamo l'ora di lavorare con i nostri colleghi per esplorare la possibilità di sviluppare terapie geniche che fermano la progressione della malattia neurodegenerativa".

 

 

 


Fonte: University of Pennsylvania (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Zi-Yang Zhang, [+10], Xiaolu Yang. TRIM11 protects against tauopathies and is down-regulated in Alzheimer’s disease. Science, 28 Jul 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)