Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Diabete e mancanza di denti, insieme, peggiorano il declino cognitivo

Le prove crescenti di una connessione tra diabete, salute orale e demenza evidenziano l'importanza della cura dentale e della gestione del diabete mentre invecchiamo.

Avere sia diabete che perdita dei denti contribuisce a una funzione cognitiva peggiore e al declino cognitivo più rapido negli anziani, secondo un nuovo studio pubblicato su un numero speciale del Journal of Dental Research incentrato sull'invecchiamento e sulla salute orale.


"I nostri risultati sottolineano l'importanza della cura dentale e della gestione del diabete per gli anziani che intendono ridurre i devastanti costi personali e sociali dell'Alzheimer e delle altre demenze correlate", ha affermato Bei Wu, vicepresidente per la ricerca della New York University e condirettrice del NYU Aging Incubator, nonché prima autrice dello studio.


Il diabete è un fattore di rischio noto per il declino cognitivo e la demenza. Si ritiene che molti dei suoi tratti distintivi (glicemia alta, insulino-resistenza, infiammazione e malattie cardiache correlate) contribuiscano ai cambiamenti nel cervello. Un corpo crescente di ricerche ha rivelato una connessione simile tra la cattiva salute orale, in particolare malattie gengivali / perdita dei denti, e il deterioramento cognitivo / demenza.


Come il diabete, l'infiammazione ha un ruolo chiave e questi processi infiammatori possono contribuire al declino cognitivo. Inoltre, gengive dolorose e denti mancanti possono rendere difficile la masticazione, portando a cambiamenti nella dieta che possono causare carenze nutrizionali. La carenza nutrizionale, che può anche essere peggiorata da una minore tolleranza al glucosio e dalla sensibilità all'insulina nel diabete, è un altro fattore di rischio del deterioramento cognitivo e della demenza.


"La cattiva salute orale, il diabete e il declino cognitivo sono tutti collegati, e stiamo iniziando a capire come possono influenzarsi uno con l'altro ed esacerbarsi"
, ha detto la Wu.


Però, anche se sia il diabete che la mancanza di denti sono fattori di rischio per la demenza, poche ricerche si sono concentrate sugli effetti della presenza di entrambe le condizioni nel corso del declino cognitivo. Per colmare questa lacuna, la Wu e i suoi colleghi hanno analizzato l'Health and Retirement Study dell'Università del Michigan, studiandone 12 anni di dati (2006-2018) per osservare i cambiamenti cognitivi nel tempo.


I ricercatori hanno incluso nella loro analisi 9.948 anziani raggruppati per età (65-74, 75-84 e +85). L'Health and Retirement Study dispone di misurazioni biennali della memoria e della funzione cognitiva, insieme a domande sulla perdita dei denti, sul diabete e altri fattori di salute e demografici. In questa analisi, i ricercatori erano particolarmente interessati a chi aveva perso tutti i denti.


Hanno scoperto che gli anziani da 65 a 84 anni con diabete e perdita completa dei denti avevano una funzione cognitiva peggiore rispetto ai coetanei senza nessuna delle due condizioni. Nel corso del tempo, gli individui da 65 e 74 anni con solo il diabete e quelli da 65 a 84 anni senza denti hanno subito un declino cognitivo accelerato, ma quelli da 65 a 74 anni con sia diabete che perdita dei denti hanno avuto il tasso più rapido di declino cognitivo.


La relazione tra diabete, perdita dei denti e declino cognitivo era inconcludente per gli over-85, il che può dipendere dal fatto che questo gruppo nell'insieme ha più deterioramento cognitivo, è composto da individui potenzialmente più sani (poiché quelli meno sani hanno meno probabilità di sopravvivere fino a quell'età), o forse hanno più esperienza nella gestione del diabete.


Per gli anziani con cattiva salute orale e diabete, i ricercatori sottolineano l'importanza di visite dentali regolari, di adesione al trattamento del diabete e di cura di sé per controllare i livelli di zucchero nel sangue, e di esami cognitivi negli ambienti di cure primarie.


"È cruciale l'accesso alle cure dentistiche per gli anziani, specialmente quelli con diabete, e i professionisti sanitari dovrebbero educare i loro pazienti sulla connessione tra salute orale e cognizione", ha affermato la Wu.

 

 

 


Fonte: New York University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: B. Wu, ...[+7], BL Plassman. Diabetes, Edentulism, and Cognitive Decline: A 12-Year Prospective Analysis. Journal of Dental Research, 12 Mar 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)