Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Più cammino e attività fisica moderata per ridurre rischio di demenza e declino cognitivo

Secondo un nuovo studio guidato da ricercatori dell'Università della California di San Diego, le donne senior che facevano più cammino quotidiano e attività fisica da moderata a vigorosa hanno avuto meno probabilità di sviluppare un lieve deterioramento cognitivo o la demenza.


Il team ha appena riferito su Alzheimer's & Dementia che, tra le donne over-65, ogni 31 minuti aggiuntivi al giorno di attività fisica da moderata a vigorosa erano associati a un rischio inferiore del 21% di sviluppare il lieve deterioramento cognitivo o la demenza. Inoltre il rischio era inferiore del 33% per ogni ulteriore tragitto di 1.865 passi al giorno.


"Dato che l'inizio della demenza inizia 20 anni o più prima che siano evidenti dei sintomi, è essenziale l'intervento precoce per ritardare o prevenire il declino cognitivo e la demenza negli anziani", ha affermato l'autrice senior Andrea Lacroix PhD/MPH della facoltà di Sanità Pubblica e Scienze della Longevità Umana all'UCSD.


Qualsiasi sia il tipo tra i diversi esistenti, la demenza è una condizione neurologica debilitante che può causare perdita di memoria, di capacità di pensare, di risolvere problemi o di ragionare. Il lieve deterioramento cognitivo è una fase iniziale della perdita di memoria o dei problemi di pensiero, non grave come le demenza.


Le donne con demenza e con un rischio più alto di svilupparla sono più degli uomini.


"L'attività fisica è stata identificata come uno dei tre modi più promettenti per ridurre il rischio di demenza e di Alzheimer. La prevenzione è importante perché una volta diagnosticata, la demenza è molto difficile da rallentare o invertire. E non esiste una cura", ha detto la Lacroix.


Tuttavia, poiché pochi grandi studi hanno ottenuto valori misurati con apparecchi del movimento e di stare seduti, in relazione al lieve deterioramento cognitivo e alla demenza, gran parte della ricerca pubblicata sulle associazioni tra attività fisica/sedentarietà e declino cognitivo/demenza si basa su misure auto-segnalate, ha detto il primo autore Steve Nguyen PhD/MPH, post-dottorato della UCSD.


Per questo studio, i ricercatori hanno preso i dati di 1.277 donne che facevano parte di 2 studi ausiliari della Women’s Health Initiative (WHI): il WHI Memory Study (WHIMS) e l'Objective Physical Activity and Cardiovascular Health (OPACH). Le donne, portando accelerometri di livello di ricerca, hanno svolto per 7 giorni le loro attività quotidiane, fornendo valori accurati di attività fisica e di sedentarietà.


I tracciatori di attività hanno mostrato che le donne facevano in media 3.216 passi, 276 minuti di attività fisica leggera, 45,5 minuti di attività fisica da moderata a vigorosa e 10,5 ore di seduta al giorno. Esempi di attività fisica leggera potrebbero includere faccende domestiche, giardinaggio o cammino. L'attività fisica da moderata a vigorosa potrebbe includere la camminata vivace.


I risultati dello studio hanno mostrato anche che quantità più elevate di seduta e la seduta prolungata non erano associate a un rischio maggiore di lieve deterioramento cognitivo o di demenza.


Nguyen ha affermato:

"Nell'insieme, queste informazioni hanno importanza clinica e per la sanità pubblica, in quanto vi sono poche informazioni pubblicate sulla quantità e l'intensità dell'attività fisica necessarie per ridurre il rischio di demenza. Gli anziani possono essere incoraggiati ad aumentare il movimento almeno a un'intensità moderata e fare più passi ogni giorno per ridurre il rischio di lieve deterioramento cognitivo e demenza.

"I dati dei passi al giorno sono particolarmente degni di nota perché i passi sono registrati da vari dispositivi portabili che sempre più individui adottano e che si trovano facilmente".


Gli autori hanno affermato che sono necessarie ulteriori ricerche tra grandi popolazioni diverse che includono anche uomini.

 

 

 


Fonte: Yadira Galindo in University of California - San Diego (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: S Nguyen, ...[+8], J Bellettiere. Accelerometer‐measured physical activity and sitting with incident mild cognitive impairment or probable dementia among older women. Alzheimer's & Dementia, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.