Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificata la proteina che contribuisce alla neurotossicità della tau nell'Alzheimer

SynapseArt

I ricercatori della Indiana University hanno identificato una proteina che interagisce e migliora la diffusione delle specie neurotossiche di tau, che si trova principalmente nei neuroni che sembrano anormali nel cervello dei pazienti con morbo di Alzheimer (MA).


Lo studio, pubblicato su Nature Neuroscience, è stato guidato da Cristian Lasagna-Reeves PhD, professore associato di anatomia, biologia cellulare e fisiologia e da Pablo Martinez PhD, post-dottorato in anatomia, biologia cellulare e fisiologia e primo autore della ricerca.


Il team ha scoperto che la bassoon, una proteina della scaffalatura presinaptica, contribuisce alla propagazione e alla neurotossicità del semi di tau. Hanno studiato il ruolo della bassoon su topi e moscerini della frutta, nonché su cellule umane e campioni di cervello umano.


"La novità principale di questo studio è che siamo stati i primi a trovare l'interattoma (*) del seme di tau, che è una specie di tau che rappresenta meno del 5% della tau totale nel cervello", ha detto Lasagna-Reeves. "Stiamo cercando di determinare le proteine ​​che interagiscono solo con il seme di tau".


Il seme di tau è la specie di tau che si propaga nel cervello, spostandosi da un neurone all'altro, producendo neurodegenerazione, ha detto Lasagna-Reeves. Nei pazienti con MA, la proteina tau, che normalmente aiuta a stabilizzare i microtubuli, è malripiegata e con una forma anomala.


Studi precedenti sull'effetto della tau sulla neurodegenerazione hanno identificato proteine ​​che interagiscono con la maggior parte della tau nel cervello. Lasagna-Reeves ha affermato che restringendo lo studio al seme di tau e alle proteine ​​con cui interagisce (producendo così eventi neurotossici nel cervello), potrebbe portare a un approccio più mirato di terapie contro il MA.


I ricercatori hanno scoperto che la bassoon aggrava la semina di tau e la tossicità nei topi e nei moscerini modello. La bassoon stabilizza il seme di tau, consentendogli di propagarsi nel cervello. La proteina funge da impalcatura, ha detto Lasagne-reeves; se viene rimossa, renderà il seme di tau più instabile.


Martinez ha affermato che l'abbassamento del livello della bassoon negli animali modello, ha ridotto la diffusione di tau, ha ridotto l'atrofia cerebrale e migliorato le menomazioni sinaptiche e comportamentali della malattia:

"Abbiamo dimostrato che esiste una piccola porzione di tau nel cervello che è molto tossica nel MA e in altre malattie neurodegenerative e abbiamo determinato quanto siano importanti questi interattori per il seme di tau. Il messaggio principale per il futuro è puntare la bassoon e altre proteine ​​che interagiscono con il seme di tau e far diventare tutto questo terapie".

 

 

(*) In biologia molecolare, un interattoma è l'insieme complessivo delle interazioni molecolari in una particolare cellula. Il termine, specificatamente fa riferimento alle interazioni fisiche tra molecole (come tra quelle proteine conosciute come interazioni proteine-proteine) ma descrive anche insiemi di interazioni indirette tra geni (interazioni genetiche).
La parola 'interattoma' fu coniata in origine nel 1999 da un gruppo di scienziati francesi capeggiati da Bernard Jacq. Sebbene gli interattomi possono essere descritti come reti biologiche non devono essere confuse con altre reti come quelle neurali o la rete alimentare. (Fonte: Wikipedia)

 

 

 


Fonte: Indiana University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: P Martinez, ...[+23], CA Lasagna-Reeves. Bassoon contributes to tau-seed propagation and neurotoxicity. Nature Neuroscience, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.