Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco promettente per Alzheimer migliora la memoria, anche nella sindrome di Down e nell'invecchiamento normale

Un nuovo studio mostra che un trattamento potenziale per il morbo di Alzheimer può anche migliorare la funzione cognitiva nelle persone con sindrome di Down.

Il farmaco sargramostim (GM-CSF, granulocyte-macrophage colony-stimulating factor, fattore di stimolazione della colonia di granulociti-macrofagi) è il primo a mostrare un miglioramento della memoria nei pazienti di MA in una sperimentazione clinica di Fase II. Il GM-CSF è una proteina umana normale che è sicura e ben tollerata, con oltre 30 anni di uso approvato dalla FDA per altri disturbi.


Un team multidisciplinare dell'Università del Colorado ha studiato la sicurezza e la tollerabilità del trattamento con GM-CSF e i suoi effetti sul comportamento e sulla patologia cerebrale in topi modello della sindrome di Down e in topi con un invecchiamento tipico.


I risultati, riportati su Neurobiology of Disease, suggeriscono che il GM-CSF ha una applicabilità potenziale per migliorare la funzione cognitiva delle persone con sindrome di Down e quelle che invecchiano normalmente. L'autore senior Huntington Potter PhD, professore di neurologia dell'Università del Colorado, direttore del suo Centro Alzheimer e direttore della ricerca sul MA al Linda Crnic Institute for Down Syndrome, ha dichiarato:

"Le persone con la sindrome di Down hanno un rischio più elevato di MA e il lavoro precedente aveva dimostrato che il GM-CSF migliora la cognizione e la patologia cerebrale nei pazienti affetti da MA. Questo nuovo studio mostra anche che il GM-CSF, inaspettatamente, migliora la cognizione nei topi che non hanno il MA.

"Scoprire un trattamento che può aiutare i bambini e i giovani adulti con sindrome di Down a sviluppare le loro capacità fisiche e mentali è fondamentale per migliorarne la salute e le attività della vita quotidiana".

 

La ricerca mostra una migliore funzione cognitiva

Il team di ricerca, guidato da Mahiuddin Ahmed PhD, ha scoperto che il trattamento con GM-CSF, che ha proprietà regolatorie pro-infiammatorie, anti-infiammatorie e immunitarie, inverte i deficit di apprendimento e di memoria, la perdita di determinate cellule nervose e altre anomalie nel cervello nei topi modello della sindrome di Down e migliora anche la cognizione nei topi con invecchiamento normale.


La versione umana del GM-CSF/sargramostim ha già dimostrato di essere efficace nel migliorare la cognizione nelle persone con MA da lieve a moderata e nei pazienti con cancro. I risultati supportano l'ipotesi che GM-CSF/sargramostim possa promuovere il recupero neuronale da una lesione o dalla malattia neurologica, attraverso più meccanismi, alcuni dei quali evidentemente migliorano la funzione cognitiva.


Il team della CU ha ricevuto recentemente una sovvenzione dal National Institute on Aging per studiare il trattamento con sargramostim nei giovani adulti con sindrome di Down che non hanno evidenze di MA. Studierà la sicurezza e la potenziale efficacia sulla funzione cognitiva, sulle misure di qualità di vita e sui biomarcatori associati al danno neuronale.


"Stiamo aprendo un nuovo terreno allo studio del sargramostim per molteplici disordini, come la sindrome di Down e il MA", ha detto Potter. "Speriamo che questa terapia, che ha già dimostrato di essere sicura per altre malattie, migliori notevolmente la funzione cognitiva nelle persone con sindrome di Down".

 

 

 


Fonte: Julia Milzer in University of Colorado (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mahiuddin Ahmed, ...[+12], Huntington Potter. The innate immune system stimulating cytokine GM-CSF improves learning/memory and interneuron and astrocyte brain pathology in Dp16 Down syndrome mice and improves learning/memory in wild-type mice. Neurobiology of Disease, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.