Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I microbi fanno tornare indietro l'orologio, potendo così ringiovanire il cervello

microbiome

Una ricerca svolta all'University College Cork (UCC), appena pubblicata nella rivista scientifica internazionale Nature Aging, introduce un nuovo approccio per invertire gli aspetti del deterioramento da età della funzione cerebrale e cognitiva tramite i microbi dell'intestino.


Con l'invecchiamento della nostra popolazione, una delle principali sfide globali è sviluppare strategie per mantenere sana la funzione cerebrale. Questa ricerca innovativa apre una strada terapeutica potenzialmente nuova sotto forma di interventi basati sui microbi per rallentare l'invecchiamento cerebrale e i problemi cognitivi associati.


Il lavoro è stato condotto da ricercatori nel laboratorio Brain-Gut-Microbiota di APC Microbiome Ireland, guidato dal prof. John F. Cryan, vicepresidente per la ricerca e l'innovazione all'UCC e ricercatore senior dell'APC, di base all'UCC e al Teagasc Moorepark.


Si sta sempre più valutando l'importanza dei microbi dell'intestino su tutti gli aspetti della fisiologia e della medicina. In questo ultimo studio sui topi, gli autori mostrano che trapiantare i microbi dagli animali giovani a quelli anziani, potrebbe ringiovanire aspetti della funzione cerebrale e immunitaria.


Il prof. John F. Cryan, dice:

"La ricerca precedente pubblicata dall'APC e da altri gruppi ha dimostrato che il microbioma dell'intestino ha un ruolo chiave nell'invecchiamento e nel processo di invecchiamento. Questa nuova ricerca è un potenziale cambio di gioco, poiché abbiamo stabilito che il microbioma può essere sfruttato per invertire il deterioramento del cervello correlato all'età. Vediamo anche prove del miglioramento della capacità di apprendimento e della funzione cognitiva".


Sebbene sia entusiasmante, Cryan mette in guardia:

"Siamo ancora all'inizio ed è necessario molto più lavoro per vedere come questi risultati potrebbero essere tradotti nell'uomo".


Il direttore dell'APC, prof. Paul Ross, ha dichiarato:

"Questa ricerca del prof. Cryan e dei colleghi dimostra ulteriormente l'importanza del microbioma intestinale in molti aspetti della salute, e in particolare nell'asse cervello-intestino, in cui il funzionamento del cervello può essere influenzato positivamente. Lo studio apre le possibilità in futuro di modulare il microbiota intestinale come bersaglio terapeutico per influenzare la salute del cervello".

 

 

 


Fonte: University College Cork(> English)- Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Marcus Boehme, Katherine Guzzetta, Thomaz Bastiaanssen, Marcel van de Wouw, Gerard Moloney, Andreu Gual-Grau, Simon Spichak, Loreto Olavarría-Ramírez, Patrick Fitzgerald, Enrique Morillas, Nathaniel Ritz, Minal Jaggar, Caitlin Cowan, Fiona Crispie, Francisco Donoso, Evelyn Halitzki, Marta Neto, Marzia Sichetti, Anna Golubeva, Rachel Fitzgerald, Marcus Claesson, Paul Cotter, Olivia O’Leary, Timothy Dinan, John Cryan. Microbiota from young mice counteracts selective age-associated behavioral deficits. Nature Aging, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.