Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Alimentazione ricca e varia può ridurre il rischio di demenza, anche in età avanzata

Studio pubblicato sull’autorevole rivista Clinical Nutrition: la Dieta Mediterranea e una dieta ricca e varia in alimenti diversi sono associate ad una minore presenza di demenza all’inizio dello studio, mentre il consumo di legumi e un introito maggiore di cibi riducono entrambi del 33% il rischio di insorgenza di nuovi casi di demenza nei 4 anni successivi.

Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dell’Italian Institute For Planetary Health (IIPH, una joint venture fra Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e la sede di Roma dell’Università Cattolica), in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, e pubblicato sull’autorevole rivista Clinical Nutrition, l’alimentazione, insieme ad altri fattori di rischio modificabili, potrebbe avere un ruolo fondamentale nella riduzione del rischio di demenza non solo durante la mezza età, ma anche nei grandi anziani (80 o più anni).


Fra il 2005 ed il 2017 le abitudini alimentari di ultraottantenni che sono entrati a far parte dello studio Monzino 80-plus sono state valutate con un questionario validato sottoposto ad anziani e ai loro caregiver. Al momento del reclutamento sono stati indagati 1.390 persone, mentre 512 non affette da demenza sono state seguite nel tempo per valutare l'insorgenza di demenza.


Emerge sempre di più, con il progresso della ricerca, l’importanza del monitoraggio dell’alimentazione in queste popolazioni estremamente anziane – spiega Patrizia Riso, prof.ssa di Nutrizione Umana all’Università degli Studi di Milano - Con l’avanzare dell’età si va incontro a cambiamenti nelle esigenze e nei fabbisogni nutrizionali che è necessario soddisfare in modo da ridurre non solo il rischio di carenze nutrizionali ma, anche, di diverse patologie correlate, tra cui la demenza. Nonostante alcuni risultati contrastanti riguardo l’associazione tra dieta mediterranea e rischio di demenza, tale stile alimentare potrebbe rappresentare una tra le migliori strategie per raggiungere e mantenere un buono stato di salute".


E’ fondamentale – spiega Mauro Tettamanti, epidemiologo dell’Istituto Mario Negri - studiare in modo più approfondito la popolazione dei grandi anziani, perché rappresenta ad oggi quella a più rapida crescita a livello globale sia in termini assoluti che percentuali. Risulta molto interessante il fatto che mangiare in maggiore quantità risulti protettivo nei confronti della demenza, a suggerire e sottolineare l’importanza del mantenimento di una dieta ricca e varia anche dopo aver raggiunto età avanzate e a rimarcare la specificità di questa fascia di popolazione, in cui i fattori di rischio noti per età più giovani possono avere effetti minori o addirittura opposti”.


“La nostra prospettiva futura –
aggiunge Carlotta Franchi, farmacologa dell’Istituto Mario Negri e responsabile scientifica di IIPH per le attività legate al Mario Negri – è quella di arricchire questi nuovi risultati ottenuti attraverso l’analisi dei dati riportati dai pazienti e dai loro caregiver attraverso questionari ad hoc, con l’analisi dei campioni biologici delle stesse persone, al fine di capire i determinanti genetici, metabolici e biochimici di malattia che possono essere influenzati dalla dieta in questa popolazione di grandi anziani”.

 

 

 


Fonte: Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

Riferimenti: Cristina Nicoli, Alessia Antonella Galbussera, Cristina Bosetti, Carlotta Franchi, Silvano Gallus, Sara Mandelli, Gabriella Marcon, Pierluigi Quadri, Patrizia Riso, Emma Riva, Ugo Lucca, Mauro Tettamanti. The role of diet on the risk of dementia in the oldest old: The Monzino 80-plus population-based study. Clinical Nutrition, 17 Jun 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.