Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le indicazioni sui farmaci anti-demenza sono in gran parte ignorate dai medici

VARIENonostante le chiare indicazioni sulla scala del dosaggio, questa non viene osservata nella maggior parte dei casi.

Questo dice uno studio che dà le prime anticipazioni sulle tendenze delle prescrizioni anti-demenza in Irlanda.


"Circa il 70 per cento dei pazienti è rimasto nel dosaggio iniziale prescritto, senza alcun aumento della dose nel corso del tempo. Per quanto riguarda il donepezil, la maggior parte dei pazienti (80 per cento) sono stati avviati alla dose da 5mg e più della metà di questi pazienti sono rimasti su questa dose introduttiva"
, hanno scoperto i ricercatori. Nel complesso, l'adesione ai farmaci anti-demenza è stata bassa (inferiore al 60 per cento), il che può riflettere una scarsa sorveglianza sul rispetto del farmaco in questa coorte, secondo il team di ricerca.


Linda Brewer e il Prof David Williams del Dipartimento di Geriatria del RCSI, e la dssa Kathleen Bennett, docente in Farmacoepidemiologia e Statistica del Dipartimento di Farmacologia e Terapia, TCD, hanno condotto un'analisi sul database nazionale delle prescrizione di farmaci anti-demenza. Circa 40.000 persone soffrono di demenza in Irlanda e i farmaci anti-demenza (inibitori della colinesterasi e antagonisti del recettore NMDA) sono ampiamente prescritti, con gli studi di questi farmaci che segnalano miglioramenti nei punteggi cognitivi, funzionali e comportamentali a vari livelli, che possono ritardare la necessità di assistenza in casa di cura.


Il database farcacologico HSE Primary Care Reimbursement Service (PCRS) contiene informazioni sulle prescrizioni per la maggior parte degli ultra 70enni Irlandesi e, quindi, comprende la maggior parte dei beneficiari di un trattamento anti-demenza, hanno osservato. I ricercatori hanno analizzato gli schemi di prescrizione dei farmaci anti-demenza comunemente prescritti nel 2006-2010 (donepezil, rivastigmina, galantamina e memantina) utilizzando il database, che contiene informazioni di prescrizioni per 1,2 milioni di persone. Sono stati esaminati i dosaggi di farmaci, la durata e l'aderenza.


Durante questo periodo, 24.238 pazienti in Irlanda sono stati avviati al trattamento con un farmaco anti-demenza. Donepezil e memantina sono stati i farmaci prescritti più comunemente (65,1 per cento e 19,1 per cento, rispettivamente). Quasi un quarto dei pazienti è stato avviato su più di un farmaco anti-demenza; donepezil+memantina è la combinazione prescritta più comunemente. La prescrizione di donepezil è aumentata di un terzo ed è triplicata la prescrizione di memantina. La prescrizione è stata costantemente più alta tra le femmine e gruppo di età oltre 75 anni.

 

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 



Pubblicato da Lloyd Mudiwa in Irish Medical Time il 3 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)