Una nuova analisi dei dati del Framingham Heart Study suggerisce che i sopravvissuti al cancro possono avere un minore rischio di Alzheimer.
I ricercatori hanno scoperto che i sopravvissuti a qualsiasi tipo di cancro avevano un rischio inferiore del 33% di Alzheimer e i superstiti di cancro relativo al fumo avevano un rischio inferiore del 74%, non spiegati da predisposizioni di sopravvivenza.
"Un'associazione epidemiologica tra il cancro e la neurodegenerazione è intrigante, perché queste 2 famiglie di malattie condividono molte connessioni biologiche", ha detto a Medscape Medical News lo sperimentatore principale Jane Driver, MD, del Brigham and Women 's Hospital di Boston nel Massachusetts. "Anche se il cancro è una malattia con crescita cellulare impropria, la neurodegenerazione è caratterizzata da morte cellulare impropria. I geni che hanno un ruolo nel ciclo cellulare e nei percorsi apoptotici sono associati a entrambe le condizioni", ha detto.
I risultati, pubblicati online il 12 marzo sul British Medical Journal, sono stati presentati al 63 Annual Meeting dell'American Academy of Neurology (AAN) alle Hawaii. "Il messaggio del nostro lavoro non è che i neurologi dovrebbero informare i pazienti di Alzheimer che hanno meno rischio di cancro, ma piuttosto che una più profonda comprensione della relazione inversa tra il cancro e l'Alzheimer potrebbe un giorno condurre a nuove terapie", ha spiegato la Dssa Driver. "I nostri risultati supportano l'evidenza crescente che le persone che sono predisposte al cancro possono avere meno rischio di neurodegenerazione".
La prova che i pazienti con Parkinson hanno un rischio ridotto per la maggior parte dei tumori è stata documentata la prima volta nel 1950 e i ricercatori dicono che l'evidenza epidemiologica è convincente. In questo studio di comunità prospettico controllato, i ricercatori hanno valutato 1278 le persone con e senza una storia di cancro. I partecipanti avevao 65 anni di età o più, senza demenza al basale.
Nell'arco di un periodo di follow-up medio di 10 anni, gli investigatori hanno identificato 221 casi di Alzheimer. Hanno scoperto che i sopravvissuti a qualsiasi tipo di cancro hanno avuto un minore rischio di Alzheimer e i superstiti di cancro relativo al fumo avevano un rischio ancora più basso.
Tabella: Rischio di Alzheimer
Sopravvissuti | Rapp.Rischio | Intervallo di confidenza al 95% |
Qualsiasi tipo di cancro | 0.67 |
0.47 - 0.97 |
Cancro relativo al fumo | 0.26 | 0.08 - 0.82 |
Tumori non legati al fumo | 0.82 | 0.57 - 1.19 |
In contrasto con la diminuzione del rischio di Alzheimer, i sopravvissuti di tumori correlati al fumo avevano un sostanziale aumento del rischio di ictus con un rapporto di rischio di 2.18 e un intervallo di confidenza al 95% di 1,29-3,68.
In una sub-studio controllato, i partecipanti con Alzheimer probabile hanno mostrato un minor rischio di cancro successivo con un tasso di rischio dello 0,39 e un intervallo di confidenza 95% 0,26-0,58 rispetto ai partecipanti di riferimento. Questo è stato anche il caso di pazienti con un Alzheimer qualsiasi (0,38) e una qualsiasi demenza (0,44). I risultati corrispondono a quelli degli altri 2 studi prospettici disponibili:
- In uno studio di coorte longitudinale sulla memoria di 594 pazienti, quelli con il cancro al basale sembravano sviluppare l'Alzheimer a un tasso inferiore rispetto a quelli senza storia di cancro (Neurology 2005;. 64:895-898). Il taso di rischio è stato dello 0,40 con un intervallo di confidenza al 95% di 0,12-1,13.
- In un'analisi di 3020 persone dalla coorte cognitiva del Cardiovascular Health Study, una storia di cancro al basale ha conferito un minor rischio di probabile Alzheimer (Neurology 2010;. 74:106-112). Il rapporto di rischio è stato dello 0,57 con un intervallo di confidenza del 95%, da 0,36 a 0,90.
Queste 2 famiglie di malattie condividono molte connessioni biologiche.
"In modo simile ai risultati", scrivono gli autori, "abbiamo trovato che la relazione inversa è diventata più forte, poichè abbiamo escluso le demenze non-Alzheimer e quelle miste. Le nostre stime di rischio per l'incidenza di cancro tra quelli con e senza Alzheimer erano essenzialmente le stesse".
In un editoriale di accompagnamento, Mary Ganguli, MD, della School of Medicine della University of Pittsburgh in Pennsylvania ha detto: "Questo rapporto sulla relazione di protezione mutua apparente tra Alzheimer e cancro è intrigante, anche se non senza precedenti. Altri hanno precedentemente accennato a tale collegamento e un modello simile è stato descritto per il cancro e il Parkinson". E' difficile immaginare un migliore "laboratorio" della popolazione dello studio Framingham, nota il Dott. Ganguli, che valuta e controlla da vicino una grande coorte delle comunità nel corso del tempo, riducendo al minimo le distorsioni della selezione e del richiamo. "Tuttavia, tutte le distorsioni e gli effetti potenziali confondenti non possono essere rappresentati in uno studio osservazionale", ha aggiunto.
"Non sapremo mai se le persone che sono morte precocemente di tumore avevano lo stesso rischio di Alzheimer dei sopravvissuti, come è stato sottolineato nell'editoriale eccellente che ha accompagnato il nostro articolo", detto la Driver. "Questa limitazione può essere affrontata solo quando avremo biomarcatori precisi per entrambe le malattie che possono essere misurati in coorti potenziali come il Framingham Heart Study".
Lo studio è stato finanziato dal National Heart, Lung, and Blood Institute, dal National Institute of Aging e dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke. Ricercatori ed editorialista non hanno comunicato alcun rapporto finanziario rilevante.
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Fonte: BMJ. Pubblicato online il 12 marzo, 2012. Estratto Editoriale
Pubblicato da Allison Shelley in MedScape Today del 20 Marzo 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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