Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Prendersi cura di sé stessi sembra impossibile per alcuni caregiver

Cara Carol: Ho 76 anni e mi prendo cura di mio marito che ha la demenza vascolare. Non possiamo permetterci un aiuto regolare a domicilio o i servizi diurni per adulti per mio marito, e lui non può essere lasciato solo a lungo senza supervisione.

I nostri amici comuni non sanno come parlare con mio marito, oppure mi dicono che essi “non possono sopportare di vederlo così”, quindi non ci vengono più a trovare. Ho alcune amiche donne che verrebbero, ma anche quando loro sono qui, devo continuare a badare a mio marito durante le visite, quindi tendo ad escluderle.

Non mi sto in realtà lamentando, se non per dire che sono stanca di vedere articoli su quanto sia importante per i caregiver prendersi cura di sé stessi, quando non vedo alcun modo per farlo. Francamente è deprimente, perché questi articoli sembrano dirmi che non sono all'altezza, visto che non riesco a fare ciò che suggeriscono. Sì, anche tu li hai scritti. Grazie per avermi permesso lo sfogo. - YR.

 

 
Cara YR: Hai tutto il diritto di sentirti frustrata da questi articoli. Ti dirò subito che spesso mi sento ipocrita quando li scrivo perché, per gran parte della mia vita di caregiving, non sono mai stata in grado di mettere in pratica molti dei miei suggerimenti.


In mia difesa, come scrittrice sull'assistenza agli anziani, devo dire che da quando devo parlare di una vasta gamma di situazioni, devo offrire varie opzioni alle persone che vogliono trovare un modo per prendersi più cura di se stesse. Scrivere di prendersi cura di sé non fa altro che dare ai singoli caregiver il cibo per la mente, e per coloro che hanno bisogno di una spinta in più, ricordare loro che praticare la cura di sé non è egoismo.


In realtà, è l'esatto contrario, perché la maggior parte di noi sarà un caregiver migliore e più paziente, se troviamo un po' di tempo per accudire noi stessi.


Quindi, come può una come te fare questo? È difficile, ma il piano per prenderti più cura di te stessa non deve essere elaborato.


Ascoltare musica che piaceva a te e a tuo marito nel passato potrebbe aiutare entrambi a rilassarvi. Solo per te, potrebbe essere utile un programma di meditazione da eseguire durante periodi tranquilli. Ci sono siti web gratuiti su Internet che possono spiegare come fare.


Vorrei suggerire, anche che ripensi la tua posizione a proposito delle tue amiche in visita. Dal momento che sono disposte a venire, si aspettano che dovrai tenere d'occhio tuo marito e lo accettano. Le loro visite potrebbero contribuire a rinfrescare la tua prospettiva per una volta.


Inoltre, un gruppo di supporto nella tua zona o su Internet potrebbe essere una valida opzione per te; fai una ricerca.


L'ultima cosa che quelli come noi, che sono o sono stati caregiver a lungo termine, vogliono fare, YR, è aggiungere più “dovresti” alla tua lista. Possiamo solo offrire suggerimenti e sperare che una cosa o un'altra possa sembrare fattibile. Se non altro, prova un gruppo di supporto online. Questa connessione potrebbe aiutare enormemente.

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)