Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Caregiver di Alzheimer: come superare il risentimento?

Un'emozione spesso repressa e talvolta non riconosciuta, tra quelle che vengono definite le sette emozioni mortali del caregiving di Alzheimer, è il risentimento del caregiver, una sensazione di ingiustizia o irritazione. Ed è qualcosa che i caregiver raramente condividono con gli altri.


Quando un caregiver offre aiuto per obbligo piuttosto che per amore, si costruisce un risentimento contro il destinatario. Il risentimento può crearsi anche quando un caregiver si sente non apprezzato, inizia ad avere un atteggiamento "perché proprio io?", si rende conto che deve modificare il suo stile di vita o riconosce che i suoi piani futuri sono rovinati.


Anche i caregiver più compassionevoli provano frustrazione e risentimento; fa parte dell'esperienza umana.


Quando un caregiver dedica del tempo alla cura di un altro, mette da parte le attività e le cose che ama, per concentrarsi sui bisogni immediati. Deve vivere in modo diverso quando c'è una diagnosi di Alzheimer o demenza, magari inaspettata.


Mentre il caregiver affronta tutte le nuove responsabilità e compiti, nel corso del tempo si prosciuga dell'energia e della gioia. Il risentimento alza la sua brutta testa.


Quando ciò accade, è un segnale per il caregiver di fare un passo indietro e rivalutare la situazione di caregiving e cercare di incorporare più equilibrio nella sua vita. Il caregiver deve dedicare un po' di tempo per rinnovarsi e ri-energizzarsi, fare respiri profondi, prendere una tazza di tè, immergersi in un bagno caldo o fare qualsiasi cosa per riconoscere i sentimenti e quindi liberarli.


L'esercizio fisico rilascia ormoni di benessere che possono allontanare il risentimento. Brevi passeggiate, osservando la natura e l'ambiente, possono aiutare il caregiver a riorganizzarsi mentalmente e a promuovere un maggiore senso di benessere.


I caregiver devono chiedere supporto ad amici fidati o familiari e ad altri che sono impegnati in un percorso simile, fare telefonate regolari, uscire a mangiare o semplicemente incontrarsi per un caffè. Tali incontri possono aiutare ad alleviare lo stress e contribuiscono a normalizzare le emozioni che provano.


Molti caregiver provano risentimento e rabbia per la malattia stessa, una malattia che a volte può essere inesorabile. Per liberare il loro risentimento, devono perdonare la malattia e il modo in cui si è intromessa nella loro vita.


È necessario anche perdonare il proprio caro per aver bisogno di cure costanti. Quando uno perdona, può aprirsi alle benedizioni nascoste che la malattia ha portato, come una relazione più stretta con l'amato e anche condividere e rivivere vecchi ricordi. I caregiver possono rivolgersi a Dio o a un potere più elevato per rilasciare sentimenti di risentimento. La preghiera aiuta.


Il caregiver deve sapere che è GIUSTO sentirsi risentito; è ancora una brava persona.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.