Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Questi primi 3 sintomi di Alzheimer potrebbero indicare una diagnosi futura

-

Tutti abbiamo cercato i nostri occhiali da sole solo per scoprire che li abbiamo proprio sulla testa o abbiamo spento i fornelli prima di uscire dalla casa delle vacanze, per poi tornare dentro a ricontrollare se era davvero spento.


Mentre i ricercatori dicono che è normale diventare smemorati di tanto in tanto, studi recenti hanno individuato alcuni sintomi precoci del morbo di Alzheimer (MA) che potrebbero indicare che potresti essere sulla strada della diagnosi.

 

 

1- Incapacità di riconoscere la tua dimenticanza

Uno studio ha rilevato che preoccuparsi costantemente della nostra memoria (come correre ogni giorno sul sito internet medico per capire se dimenticare occasionalmente la strada verso la casa di un amico significa che siamo destinati a sviluppare il MA) è un segnale che potremmo avere un rischio più basso di ricevere una diagnosi di MA.


Lo studio ha scoperto che dimenticare la propria dimenticanza è più preoccupante e che potrebbe essere un segnale precoce di demenza. Secondo lo studio, i malati di MA hanno spesso anosognosia, la mancanza di consapevolezza dei sintomi iniziali del MA.


Dopo aver esaminato circa 500 partecipanti e i loro cari, gli scienziati hanno scoperto che coloro che non si accorgevano di avere difficoltà con la loro memoria avevano una probabilità tre volte più alta di avere la demenza negli anni successivi. Questi partecipanti avevano anche più amiloide nel cervello, la proteina tossica che molti scienziati pensano porti ai sintomi del MA.


Allo stesso modo, Bill Burke MD, direttore dello Stead Family Memory Center del Banner Alzheimer's Institute, ha detto che quando lavorava in una clinica per disturbi della memoria, era più preoccupato per i pazienti che venivano nella sua clinica e gli dicevano che era stato il loro coniuge o i figli a forzarli a venire, rispetto a quelli che venivano a fare domande sui propri problemi di memoria:

"La mia regola generale era che se la persona ti dice che ha problemi di memoria, quasi certamente non li ha, e se dice che non ha problemi di memoria ed è in una clinica di memoria, allora ha problemi significativi di memoria".

Burke ha detto che il tuo miglior test di base per determinare se hai o meno problemi di memoria è la tua rete sociale, le persone che ti conoscono meglio:

"Potresti eseguire elaborati test psicologici e niente di tutto ciò è efficace quanto chiedere a qualcuno che conosce veramente la persona, e vede che è diversa da quella di un anno fa, o se ci sono cose che poteva fare un anno fa che non riesce più a fare ora".

 

 

2- Problemi a trovare le parole giuste

Sebbene tutti abbiamo cercato di pensare a una parola che ci è venuta in mente solo qualche ora più tardi, gli scienziati hanno scoperto che essere costantemente incapaci di trovare le parole giuste potrebbe essere un sintomo precoce del MA. Altri segni iniziali di MA includono fermarsi spesso nel mezzo di una frase o iniziare una frase e poi dimenticare ciò che si voleva dire, ripetere la stessa storia, o dimenticare il nome di un oggetto (ad esempio riferirsi al portafoglio come 'la cosa dove ho messo in denaro').


Ricercatori dell'Università di Birmingham, dell'Università del Kent e dell'Università della California di Davis hanno scoperto che i partecipanti con lieve decadimento cognitivo (MCI, mild cognitive impairment) che impiegavano più tempo a elaborare le parole avevano più probabilità di sviluppare il MA in seguito. I partecipanti hanno ascoltato descrizioni come 'un tipo di legno' e i ricercatori hanno misurato quanto tempo ci voleva per trovare una descrizione correlata come 'quercia'. I partecipanti che erano cognitivamente sani o con MCI, e hanno risposto più rapidamente, non hanno sviluppato il MA nei successivi tre anni, al contrario di quelli con tempi di risposta più lenti.


Pam Montana, una ex dirigente di Intel a cui è stato diagnosticato il MA, ha detto che suo marito ha cominciato a preoccuparsi sempre più dopo che sono andati in vacanza insieme e lei continuava a fargli la stessa domanda. Cominciò anche ad avere difficoltà a ricordare le informazioni che aveva appreso durante le riunioni del team:

"Mi sono trovata in difficoltà a cogliere le informazioni e a tenerle nella mia testa. Questo era nuovo per me. Ricordo molto chiaramente di aver scritto parola per parola ciò che veniva detto".


Più di recente, ricercatori come Rhoda Au hanno indagato su come la scelta delle parole o il modo in cui qualcuno parla potrebbe determinare se svilupperà o meno il MA.

 

 

3- Difficoltà a gestire le finanze

Risolvere problemi matematici semplici potrebbe essere un sintomo precoce del MA, secondo uno studio recente eseguito alla Duke University. Gli scienziati hanno detto che se hai sempre avuto difficoltà con la matematica o un'altra abilità per tutta la vita, non dovresti preoccuparti. Tuttavia, se hai sempre gestito bene le finanze domestiche, la sopravvenuta impossibilità di far quadrare il libretto degli assegni è motivo di preoccupazione, hanno affermato gli autori dello studio.


I ricercatori hanno esaminato circa 250 partecipanti tra i 55 e i 90 anni che erano cognitivamente sani, avevano MCI o MA. Dopo aver fatto loro test finanziari e scansioni cerebrali che hanno analizzato la quantità di amiloide-beta nel loro cervello, i ricercatori hanno scoperto che i partecipanti con più placche di amiloide-beta avevano più probabilità di avere problemi con le attività che coinvolgono le finanze o il bilanciamento di un libretto degli assegni.


Quando Gerda Saunders, una ex matematica, ha avuto la diagnosi di demenza vascolare, ha detto che le sue capacità matematiche sono state le prime ad andare. Ora, suo marito gestisce le finanze:

"All'improvviso non riuscivo più a fare un semplice problema di sottrazione o di addizione perché nel mezzo dell'operazione, passavo dalla sottrazione all'addizione senza rendermi conto che lo stavo facendo. Scoprivo che la risposta era sbagliata e che dipendeva proprio da quello che stavo facendo. Anche se so che è quello che sto facendo, non riesco a farlo bene".


Il National Institute on Aging (NIH) elenca i segni di gestione del denaro che le persone possono cercare se credono che il loro caro possa avere il MA: non pagare o aprire le bollette, apparizione di diversi nuovi addebiti sul conto di una carta di credito, acquistare nuove merci a caso o scomparsa di soldi dal conto bancario della persona cara.

 

 

 


Fonte: Christine Barba in Being Patient (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.