Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


È Alzheimer o un'altra demenza? La risposta giusta è importante

basket with different kinds of dementias

Negli Stati Uniti, alle persone anziane con demenza viene di solito detto che hanno il morbo di Alzheimer (MA).


Ma anche una serie di altre malattie cerebrali può compromettere il pensiero, la memoria e il giudizio, secondo gli scienziati che hanno partecipato a un summit sulle demenze tenutosi alla metà di marzo 2019 ai National Institutes of Health.


Queste includono l'ictus, una forma di Parkinson e una malattia che danneggia le aree cerebrali che regolano le emozioni e il comportamento.


"C'è una miriade di cose che possono causare la perdita delle funzioni cognitive", afferma la dott.ssa Julie Schneider, professore dell'Alzheimer's Disease Center della Rush University di Chicago e presidente scientifico del vertice dei NIH. E molti pazienti hanno più di una malattia che colpisce il cervello, dice.


La maggior parte di queste malattie non può essere fermata, dice la Schneider. Ma è importante che le famiglie ottengano la diagnosi giusta per avere le cure migliori e pianificare il futuro.


L'enfasi sulle demenze extra-Alzheimer riflette un cambiamento nella comprensione dei medici di ciò che accade al cervello che invecchia. Quando la Schneider si stava preparando per diventare medico negli anni '80 e '90, la demenza era semplice. "Ci hanno insegnato che quasi tutta la demenza è il MA", dice.


Ma da allora, gli studi hanno dimostrato che dal 20 al 40% dei 5,8 milioni di pazienti affetti da demenza degli USA hanno un'altra malattia. Le statistiche dell'Alzheimer's Association mostrano che alcune delle più comuni sono:

  • Malattia vascolare, che è causata da un ictus o da un danno ai vasi sanguigni e rappresenta fino al 10% di tutti i casi di demenza.
  • Malattia da Corpi di Lewy, che è correlata al morbo di Parkinson, rappresenta anch'essa fino al 10% dei pazienti affetti da demenza.
  • Degenerazione lobare frontotemporale, che colpisce le aree del cervello coinvolte nella personalità, nel linguaggio e nel comportamento, e rappresenta meno del 10% dei casi di demenza.


"Riteniamo ancora che l'Alzheimer sia importante", afferma la Schneider. "Ma lo sono anche queste altre patologie". L'Alzheimer è associato a placche e grovigli nel cervello.


Ma un colpevole differente causa la demenza da corpi di Lewy, dice la Schneider. "Sono questi piccoli aggregati chiamati corpi di Lewy, che sono stati identificati per la prima volta nel cervello delle persone con Parkinson", dice.

E le persone con i Corpi di Lewy possono aspettarsi sfide diverse rispetto alle persone con Alzheimer: "Avrai un declino più rapido. Potresti avere più problemi motori, più cadute, cambiamenti dell'andatura, problemi di sonno, allucinazioni". Molti di questi sintomi possono essere trattati, anche se la malattia sottostante non lo può essere.


Anche la degenerazione frontotemporale è un gruppo di disturbi che hanno un aspetto distintivo, afferma il dott. Walter Koroshetz, direttore dell'Istituto Nazionale Disturbi Neurologici e Ictus, che ha organizzato il summit sulla demenza. "Queste persone possono spesso essere viste come particolari ma non dementi. Ma possono essere gravemente danneggiate".


Ad esempio, le persone con demenza frontotemporale possono iniziare a comportarsi in modo improprio o prendere decisioni sbagliate o diventare insensibili agli altri. Ciò può portare a tragici equivoci se i familiari non conoscono la causa, dice Koroshetz: "Non è raro che il coniuge pensi che non vale più la pena restare sposato con la persona colpita, e crede che sia una cosa psicologica, e divorzia. E dopo ci sono molti sensi di colpa".


Una causa evitabile di demenza è l'ictus, afferma Roderick Corriveau, direttore del programma all'Istituto Nazionale Disturbi Neurologici e Ictus: "Un terzo delle persone che hanno un ictus avanzano verso la demenza. Prevenire gli ictus significa prevenire i danni al cervello".

E le persone che hanno avuto un ictus spesso ne evitano un secondo prendendo i fluidificanti del sangue e controllando la loro pressione sanguigna, dice.

 

 

 


Fonte: Jon Hamilton in NPR.org (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.