Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esiste un legame tra degenerazione maculare da età e Alzheimer?

healthy and macular degeneration affected eyeballGlobo oculare e visione sani a sinistra, con maculopatia a destra

La degenerazione maculare legata all'età è una condizione oculare comune e anche una delle principali cause di perdita della vista tra coloro che hanno 50 anni e più. La condizione provoca danni alla macula, un piccolo punto vicino al centro della retina, che è l'area dell'occhio necessaria per una visione centrale e definita.


Una marcata somiglianza tra degenerazione maculare legata all'età (AMD, Age-related macular degeneration) e morbo di Alzheimer (MA) è che il fattore di rischio più comune è l'età, quindi entrambi sono legati all'invecchiamento.


Inoltre, entrambe le condizioni colpiscono migliaia di persone in tutto il mondo. Secondo il National Eye Institute, ci sono circa 11 milioni di persone che hanno una qualche forma di AMD negli Stati Uniti e il numero dovrebbe crescere fino a 22 milioni entro il 2020. Inoltre, l'AMD è costosa da trattare, con un costo stimato in $ 512 miliardi nel 2016, come riportato dall'istituto.


Il MA occupa il secondo posto dietro all'AMD come disturbo dell'età che causa un alto grado di danno. Attualmente, secondo i rapporti dell'Alzheimer's Association, ci sono 5,4 milioni di persone con la malattia. Si prevede che questi numeri aumenteranno fino a circa 13,8 milioni entro il 2050. Anche l'assistenza di Alzheimer è pesante, è costata $ 236 miliardi nel 2016.


Allo stesso modo, sia l'AMD che il MA si riscontrano più frequentemente nelle donne rispetto agli uomini e circa il 5-15% dei casi si riscontra in più di un membro della famiglia.


Inoltre, c'è un fattore di rischio genetico in entrambe le malattie. La proteina lipidica di trasporto denominata Apolipoproteina E fornisce un rischio elevato alle persone per AMD se portatrici della variante allele-2 (APOE2) e un rischio maggiore per il MA se portatrici della variante allele-4 (APOE4).


Inoltre, ci sono tre eventi che rendono le patologie simili in entrambe le malattie, con l'eccezione che sono presenti in luoghi diversi: nella retina o nel cervello.

  1. La prima patologia simile è la proteina amiloide-beta, che si accumula in grandi quantità identificate nel cervello di un individuo con MA, e la presenza di queste placche definisce la malattia. Anche in chi ha la diagnosi di AMD, ci sono depositi di amiloide-beta che si accumulano sotto la retina e alla fine formano piccoli gruppi di materiali proteici-lipidici che chiamiamo drusen. L'accumulo della proteina amiloide causa infine morte cellulare diffusa in entrambe le malattie.
  2. La seconda caratteristica patologica simile nell'AMD e nel MA è che ci sono alti livelli di danno tissutale e perdita della funzione cellulare, con la morte delle cellule sia nella retina che nel cervello.
  3. La terza somiglianza patologica è il danno ai mitocondri, che sono piccole componenti all'interno della cellula che sono cruciali per tenerla in vita. I mitocondri sono come batterie che forniscono energia per mantenere in funzione la retina e le cellule cerebrali. Quando i mitocondri iniziano a perdere questa energia e muoiono, le cellule perdono la loro funzione e alla fine muoiono. I mitocondri sono fondamentali nella funzione delle cellule e nel mantenerle in vita, e questo è vero per tutti i tipi di cellule nel nostro corpo, comprese le cellule nervose, le cellule muscolari, le cellule della retina, le cellule del cuore, ecc.


Anche se la ricerca ha stabilito che non esiste alcuna associazione tra AMD e sviluppo conseguente di MA o demenza, le malattie condividono fattori di rischio comuni oltre all'invecchiamento, come l'ipertensione, il colesterolo alto e il fumo di sigaretta.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)