Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come individuare i primi segnali di demenza nel genitore che invecchia?

Tuo padre continua a mettere le chiavi nel posto sbagliato, o tua madre sta ripetendo le frasi? Dovresti essere preoccupato per la demenza? Se quei problemi apparentemente minori sono nuovi, la risposta è si.


"Le persone tendono ad attribuire troppo al normale invecchiamento e minimizzano un po' la perdita cognitiva", dice il dottor Paul Fishman, professore di neurologia alla University of Maryland e neurologo del suo Medical Center. "La demenza è molto comune, e in generale è sotto-diagnosticata, piuttosto che sovra-diagnosticata".


Circa il 9% degli americani ha la demenza, un termine-coperta che indica una perdita di funzionalità intellettuale abbastanza grave da interferire con la vita quotidiana. Queste interferenze spesso assumono la forma di perdita di memoria o confusione, ma potrebbero anche manifestarsi come una cattiva coordinazione tra mani e occhi, problemi nelle attività come cucinare o usare un computer, o un cambiamento d'umore e di comportamento che va dalla depressione all'ostilità.


"I problemi di guida, specialmente quando la persona ha difficoltà a trovare la strada in aree che conosce, o non giudica bene la distanza tra le automobili, o cambia direzione in modo improprio, sono tutti sintomi", dice Fishman. "Sono cose preoccupanti anche rispondere ai televenditori quando non era nel suo carattere o lottare con le finanze".


Ma la bandierina rossa numero uno che un figlio o un caregiver deve tenere d'occhio è il cambiamento. Se qualcuno agisce in modo diverso da quello che usava fare, è un buon motivo per farlo vedere da un medico, dice Fishman. Quell'esame comprenderà un qualche tipo di valutazione cognitiva - veloce o approfondita, a seconda dei sintomi della persona - e può anche comportare esami del sangue o altri test per escludere i fattori non-Alzheimer.


Nella maggioranza dei casi di demenza - almeno il 60% - la perdita di funzionalità cognitiva sarà causata dall'Alzheimer, afferma Gary Small, professore e direttore di psichiatria geriatrica all'Università della California di Los Angeles. "L'Alzheimer è un processo neurodegenerativo per cui si accumulano placche o depositi anomali nelle aree del cervello che controllano il pensiero, la memoria e altre funzioni", dice. "Mentre questo processo progredisce, provoca la demenza".


Anche se alcuni trattamenti con farmaci e regolazioni dello stile di vita possono rallentare lo sviluppo dell'Alzheimer, non c'è cura per la condizione, dice Small. Tuttavia, la diagnosi rapida è fondamentale. È più facile proteggere un cervello ancora sano che ripararne uno danneggiato. "Se riesci ad ottenere una diagnosi precoce del morbo, possiamo essere in grado di rimandare gli effetti gravi per anni", aggiunge.


Anche se il tuo genitore è relativamente giovane - da 50 a 70 anni - non ignorare i passi falsi della memoria o i nuovi sintomi. Anche se i tassi di demenza esplodono letteralmente una volta che una persona raggiunge gli 80, circa il 10% dei casi di demenza è diagnosticata verso i 65 anni e per alcuni la perdita di funzioni parte prima, dice Small.


Allo stesso tempo, ci sono anche altri scatenanti del declino cognitivo che sono trattabili e in alcuni casi reversibili. Questi includono tante cose, da un ictus non diagnosticato a un problema della tiroide o gli effetti collaterali dei farmaci. Questo fatto, che molti casi di demenza sono causati da fonti di deterioramento non-Alzheimer, può essere un buon modo per convincere un genitore ad andare dal medico per una valutazione, ma può essere una conversazione delicata per i figli e i caregiver, dice Fishman.


Infatti, parlare di demenza con un genitore è spesso più difficile che individuare i segni di avvertimento. Fishman dice che un altro aspetto della demenza è la capacità compromessa di capire sé stessi, quindi una persona cara che ha problemi può non riconoscere i suoi sintomi o riconoscere che c'è una questione da affrontare. "Quando la famiglia li approccia, possono minimizzare o arrabbiarsi", dice. "Ci può anche essere anche un po' di paranoia" che rende ruvide queste conversazioni.


Se parlare del problema con il tuo genitore non funziona - o credi che reagisca male - Fishman consiglia di chiamare il suo medico per informarlo delle tue preoccupazioni. "Il medico non potrà condividere i risultati con te", dice. Ma al prossimo check-up di tua madre o di tuo padre, il medico può eseguire una valutazione e prendere le misure appropriate.


Il messaggio più importante è: non minimizzare i problemi di memoria o gli altri sintomi, considerandoli un invecchiamento mediocre. Anche per una persona cara a 70/80 anni "non è normale una perdita di capacità cognitiva che interferisce con la sua funzionalità", dice Small. Se il genitore ha bisogno di aiuto, assicurati che lo trovi.

 

 

 


Fonte: Markham Heid in Time (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.