Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studente vince premio scientifico per trattamento di Alzheimer ricavato dalla pelle di rana


Una studentessa di 16 anni di Hobart in Australia, che ha studiato l'uso di una sostanza chimica della pelle delle rane arboree come un possibile trattamento per l'Alzheimer, ha vinto un premio nazionale della scienza per il suo impegno nel dopo-scuola.


Hannah Sutton ha visto una possibilità di trattamento per l'Alzheimer utilizzando un peptide (Caerin 1.9) che si trova nelle ghiandole cutanee della raganella australiana.


La sua ricerca l'ha fatta vincere nella categoria della ricerca del «BHP Billiton Science and Engineering Awards» per gli studenti delle scuole.


Ogni Martedì pomeriggio, per un anno, Hannah Sutton ha lasciato la scuola ed è andata al Menzies Research Institute di Hobart per condurre i suoi esperimenti.


Lei ha detto:

"Ho avuto una insegnante proprio meravigliosa a scuola e volevo partecipare al «Premio CREST d'oro» gestito dal CSIRO e per farlo è obbligatorio avere un mentore, a causa del livello del progetto. Allora [l'insegnante] ha individuato alcuni mentori e ha inviato email in molti posti e il Menzies è stato incredibile e ha detto 'va bene, ci piacerebbe averti. E così in pratica mi sono presa un po' di tempo fuori dalla scuola e sono andata lì ogni settimana e loro mi hanno aiutato a condurre la ricerca".


Hannah Sutton ha detto che ha avuto l'idea di esaminare le rane arboree verdi come una possibile fonte per la cura di Alzheimer quando cercava una sostanza che producono:

"Il peptide che usiamo viene dalle ghiandole della pelle delle raganelle australiane e di base è usato nella ricerca di antibiotici da circa 10/15 anni. Si è dimostrato in grado di inibire l'HIV e cose del genere. Ho lavorato con i mentori del Menzies e abbiamo pensato, 'bene, se ha avuto quel grande impatto sull'HIV, allora forse potrebbe averlo anche nelle aree delle neuroscienze' ".


Secondo la Sutton, la sostanza chimica ha dimostrato di aiutare il corpo a combattere la sostanza che può provocare l'Alzheimer:

"C'è questa proteina chiamata amiloide-beta, che si ritiene una delle cause dell'Alzheimer. Allora, come abbiamo dimostrato, il Caerin 1.9 può aumentare la velocità con cui quelle cellule micro-globali si occupano degli agenti patogeni come l'amiloide-beta. Fondamentalmente può contribuire a eliminare quei patogeni dal cervello".

 

E' l'inizio del trattamento di Alzheimer con ghiandola di rana

L'esperimento è stato testato con successo su cellule di ratto ma non ancora su esseri umani. Hannah Sutton ha detto che la ricerca è ancora nelle fasi iniziali:

"Ha sicuramente molto potenziale, ma ci sono ... alcuni problemi solo perché è una ricerca proprio preliminare. Il problema più grande per lo sviluppo come trattamento è il fatto che c'è una barriera tra il cervello e il sangue che lascia entrare solo alcune sostanze chimiche.

"[La sostanza chimica con cui stiamo lavorando] è circa cinque volte più grande di quello che è consentito passare attraverso quella barriera. Così [stiamo] esaminando dei metodi e ce ne sono per superare il problema.

"L'altra cosa importante è come interagirà con la diversa genetica della persona e con altri farmaci che sta prendendo e cose del genere. Quindi ci sono alcuni ostacoli sulla strada per avere un trattamento terapeutico adeguato".


[...]

 

 

 


Fonte: Felicity Ogilvie in Abc.net.au (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.