Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 consigli per parlare ai ragazzi della demenza

"Perché il nonno continua a dimenticare il mio nome? Perché la nonna fa cose stupide come mettere il sale nella mia cioccolata calda?"


Visto l'alto numero di persone che dovrebbero vivere con una demenza entro il 2050, questi sono i tipi di domande che sempre più bambini faranno nel vivere vicino a qualcuno che vive con una demenza. Ma i genitori, i caregiver e gli educatori sono preparati per queste domande?


Il primo sondaggio dello scorso anno realizzato da Alzheimer's Australia sulla consapevolezza della demenza suggerisce che la risposta è no, le persone con demenza riferiscono un basso livello di consapevolezza della comunità e di comprensione della condizione.


Quindi, come possiamo parlare con i bambini della demenza e cosa vogliono sapere? Mi sono imbattuta di recente su un focus group e ho intervistato oltre 40 bambini, persone affette da demenza e le persone care - compresi i bambini - di persone con demenza. Questo è ciò che mi hanno detto:

 

  1. Dire tutta la verità - I bambini vogliono che gli adulti siano completamente aperti e sinceri sulla demenza. Nelle parole di un ragazzo di 10 anni: "Non voglio sentirmi dire che tutto va bene perchè lo odio, lo odio proprio; è preferibile sentirsi dire: sì, tua nonna non potrà più stare meglio". Dobbiamo dire ai bambini che non esiste attualmente alcuna cura per la demenza e che la salute della persona con demenza peggiorerà. Questo può essere sconvolgente, ma è importante per garantire la fiducia del bambino. Se non si è sicuri di quanto dire, lasciare che il bambino faccia le domande, questo aiuterà a misurare il suo livello corrente di comprensione.

  2. Ricordare ai bambini che il loro caro è ancora una persona - Ricordare al bambino che il nonno è ancora il nonno, che la nonna è ancora la nonna. Una 12-enne ha detto: "E' importante sapere che c'è veramente una persona sotto [...] che non sono solo una cosa informe ora che hanno una malattia [...] sono ancora speciali". I bambini che hanno una persona cara con demenza erano anche chiari che l'unica cosa fondamentale che li aiuta a capire il cambiamento del loro caro è sapere che non è colpa della persona con demenza, e che non possono aiutare o controllare quello che fanno.

  3. Preparare i bambini all'imprevisto - I genitori hanno parlato dell'imprevedibilità della demenza e di quanto sia fonte di confusione per il bambino. I bambini mi hanno detto che le incongruenze nel comportamento di una persona con demenza li ha indotti a chiedersi se la persona si stava comportando così apposta. La demenza è diversa per tutti. Dobbiamo sottolineare questo e parlare di tutti i cambiamenti del comportamento che le persone con demenza possono sperimentare. I bambini hanno detto che le cose più difficili da capire sono i cambiamenti che vedevano in una persona cara, come la personalità o lo stato d'animo, piuttosto che la perdita di memoria. La paura viene spesso dall'ignoto; per cui tenere informato il bambino può ridurre il timore che egli può sentire per la persona cara.

  4. Inventa le attività dei bambini con la persona cara - Paura o imbarazzo per le persone con demenza possono anche essere causa di non "sapere cosa fare". I bambini possono ascoltare la musica, guardare vecchie foto, mostrare video sul proprio iPad, giocare o fare lavoretti con il loro caro con demenza. Questo significa anche il tempo trascorso con il loro caro può essere divertente e felice. I genitori dovrebbero enfatizzare che mostrare amore e gentilezza è la chiave e, soprattutto, che non c'è bisogno di una buona memoria per divertirsi.

  5. Cerca i lati positivi - I bambini descrivono alcuni bei lati positivi: "Sono divertenti in un certo senso, perché sono eccentrici [...] Mi è piaciuto che erano diversi". Dobbiamo cercare e condividere i lati positivi con i bambini. Enfatizzare i bei tempi; per esempio, prendere le foto del bambino e del proprio caro insieme durante le occasioni felici.


Questi punti stanno guidando lo sviluppo di un programma di educazione sulla demenza finanziato dal governo per gli scolari australiani.


Alcuni figli e nipoti di persone che vivono con demenza hanno già iniziato a parlare della demenza. Hanno parlato candidamente di come è avere una persona cara con demenza, nel tentativo di aiutare altri bambini ad affrontare meglio la condizione.

 

 

 


Fonte: Jess Baker, docente di psichiatria alla University New South Wales - Australia

Pubblicato in The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.