Un gruppo di esperti mondiali nell'invecchiamento, riunito alla Saint Louis University, ha raccomandato che tutti gli over-70 siano esaminati annualmente per memoria e capacità di ragionamento, da un medico o sanitario.
Questa è la prima volta che sono raccomandate analisi di routine della salute del cervello per i pazienti, a partire da 70 anni. I pazienti nei quali sono individuati problemi cognitivi dovrebbero anche essere esaminati per la fragilità fisica, e viceversa, ha suggerito il gruppo.
La raccomandazione per la salute del cervello, pubblicata nel numero di settembre di JAMDA, segue numerosi studi (compresi quelli apparsi su The Lancet e sul New England Journal of Medicine) che suggeriscono che il 30 per cento degli over-70 hanno problemi di memoria. Circa il 16 per cento di loro ha decadimento cognitivo lieve (MCI), mentre il 14 per cento soffre di demenza, che comprende l'Alzheimer.
"Questo è un passo importante per migliorare la salute del cervello delle popolazioni che invecchiano in tutto il mondo", ha detto John Morley MD, direttore di medicina geriatrica alla Saint Louis University e autore principale dello studio di consenso. "La capacità di apprendere, risolvere i problemi e ricordare è una chiave per la salute e l'invecchiamento di successo".
Alcune cause del disturbo cognitivo precoce, possono essere invertite e trattate quando sono diagnosticate precocemente. Queste includono la depressione, l'ipotiroidismo, l'apnea del sonno, i problemi di vista e udito, e trattamenti di varie condizioni di salute con i farmaci.
"Si possono risolvere con efficacia alcuni di questi problemi, che è una delle ragioni per cui è fondamentale identificare un problema e cercare di trovare la causa principale", ha detto Morley, che è anche geriatra del SLUCare Physician Group.
La progressione del deterioramento cognitivo a volte può essere rallentata con una serie di cambiamenti allo stile di vita. Il gruppo ha approvato le modifiche suggerite dal FINGER, uno studio geriatrico finlandese pubblicato su The Lancet, che ha trovato che coloro che hanno una dieta sana, fanno esercizio, allenano la memoria e gestiscono i rischi cardiovascolari avevano meno probabilità di sviluppare problemi di memoria e cognitivi rispetto agli anziani che non lo facevano.
"Ci sono cose che si possono fare per rallentare la progressione del deterioramento nel pensiero", ha dichiarato Morley.
Il gruppo ha approvato una dieta di tipo mediterraneo (ricca di frutta e verdura, pesce due volte alla settimana, olio d'oliva, noci, legumi e cereali integrali) per i pazienti che hanno problemi cognitivi precoci. Inoltre, poiché gli studi di popolazione mostrano che la salute del cervello, così come il benessere fisico, è collegata all'esercizio fisico, hanno incoraggiato l'esercizio fisico che può includere l'allenamento di resistenza e il Tai Chi.
I relatori hanno anche osservato che gli studi basati sulla popolazione mostrano a coloro che ballano, si impegnano in attività intellettuali e suonano uno strumento musicale hanno meno declino mentale rispetto a coloro che non perseguono questi hobby. E i videogiochi possono migliorare il ragionamento, la memoria, il tempo di reazione e l'attenzione degli anziani.
I medici devono sapere se i loro pazienti non stanno ricordando o pensando chiaramente, perché potrebbero non essere in grado di seguire le loro istruzioni per problemi di salute come il diabete o le malattie cardiache.
"Se hai il diabete e non riesci a pensare al livello della popolazione in generale, potresti dimenticare come fare la puntura al dito quotidianamente, necessaria per determinare i livelli di zucchero nel sangue, compromettendo la salute", ha detto Morley. "Tuttavia, se il medico sa che hai difficoltà a ricordare, qualcuno del suo studio può assicurarsi che hai capito esattamente come controllare i livelli di glucosio e ti darà istruzioni scritte come riferimento veloce. E' una cosa semplice di buon senso che può fare una grande differenza per la tua salute".
Infine, per quei pazienti i cui problemi di ragionamento e memoria probabilmente peggioreranno, saperlo in anticipo può aiutare a pianificare il futuro. Possono iniziare a considerare le questioni difficili, come quando smettere di guidare o rimuovere strumenti pericolosi dalla casa, e fissare le direttive avanzate sanitarie, finanziarie e legali. Possono identificare le fonti di supporto, come famigliari o amici e organizzazioni come l'Associazione Alzheimer.
L'informazione è potere, ha detto Morley: "Le nostre raccomandazioni potranno modellare di gran lunga la pratica clinica. I medici sono affamati di queste informazioni per aiutare i loro pazienti, e come il messaggio si diffonderà, i pazienti chiederanno esami".
I membri del panel di consenso erano geriatri, neurologi, psichiatri, assistenti sociali e psicologi che si sono specializzati nella cura per gli anziani. Essi rappresentavano istituzioni di tutto il mondo, tra cui la Saint Louis University, la Washington University di St. Louis, l'Ospedale dell'Università di Tolosa in Francia, l'Alzheimer's Association, la Mayo Clinic, l'Università della California di Los Angeles, l'Alzheimer Center di Amsterdam, l'Albert Einstein College of Medicine di New York, l'Oxford Institute of Population Ageing nel Regno Unito, il Center for Alzheimer Research in Svezia, l'Università Cinese di Hong Kong, l'Università di Washington di Seattle, la Indiana University, la Università di Pittsburgh e il Salpetriere Hospital di Parigi.
Fonte: Saint Louis University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: John E. Morley, John C. Morris, Marla Berg-Weger, Soo Borson, Brian D. Carpenter, Natalia del Campo, Bruno Dubois, Keith Fargo, L. Jaime Fitten, Joseph H. Flaherty, Mary Ganguli, George T. Grossberg, Theodore K. Malmstrom, Ronald D. Petersen, Carroll Rodriguez, Andrew J. Saykin, Philip Scheltens, Eric G. Tangalos, Joe Verghese, Gordon Wilcock, Bengt Winblad, Jean Woo, Bruno Vellas. Brain Health: The Importance of Recognizing Cognitive Impairment: An IAGG Consensus Conference. Journal of the American Medical Directors Association, 2015; 16 (9): 731 DOI: 10.1016/j.jamda.2015.06.017
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