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Quando i servizi igienici - e persino la vita - non hanno senso

Quando i servizi igienici - e persino la vita - non hanno senso

Oggi sento di voler inveire.


Tutta questa settimana mi sono sentita di voler inveire. Maledico le placche e i grovigli nel cervello - e chissà che altro - che causano l'Alzheimer.


Un momento piango, il momento successivo maschero il mio disappunto. Vado a fare una passeggiata. Bevo un bicchiere di vino. Mi godo andare alla pasticceria e mangiare un intero chilo di cioccolatini.


Più di tutto mi siedo e sopporto. Dopo aver osservato per molti anni una persona che amo entrare nella demenza, ora assisto al continuo deterioramento della sue abilità.


Ci sono tanti motivi per essere arrabbiati, ma imprecare non migliora niente. E allora? Ci si sente bene a inveire. E la cosa più facile di tutto per me è inveire su ... i servizi igienici.


Odio i bagni moderni ed è un "Odio" con la "O" maiuscola. Non sto parlando delle toilette nelle nostre case, parlo dei servizi igienici pubblici con tutti i sensori e sciacquoni nuovi, moderni, automatici e intimidatori.


Cosa c'è di sbagliato in una vecchia pompetta di sapone? Rispondimi, Universo! Non parlarmi di germi perché non sono in vena di ascoltarlo. Se sei una persona con disturbi della memoria pensa a come ti devono confondere questi nuovi servizi igienici. Il distributore di sapone non sembra affatto il distributore di sapone della tua infanzia. Non c'è un modo visibile per aprire l'acqua. E il distributore di salviette? Buona fortuna con quello.


Come siamo arrivati a un punto in cui i servizi per le funzioni umane più elementari sono così estranei a circa 5,3 milioni di americani che vivono con l'Alzheimer. Sì, proprio così: 5,3 milioni di americani. Secondo l'Alzheimer's Association ogni 67 secondi qualcuno sviluppa questa malattia.


E' troppo difficile per me pensare a questi numeri in questo momento, ma è facile inveire sui servizi igienici pubblici.


Non sono solo gli anziani ad avere problemi con queste innovazioni, ce l'hanno anche i più giovani. Se ti è mai capitato di aiutare un bambino di 3 anni a lavarsi le mani in uno di questi lavandini fantasiosi sai esattamente di cosa sto parlando.


I bambini piccoli non sono abbastanza grandi per attivare i sensori. Non possono attivare il rilascio di sapone o di acqua. Così mamma o papà devono aiutarli a ricevere il sapone, a indurre l'acqua ad uscire, e quindi mantenere l'acqua a scorrere abbastanza a lungo perchè il bambino si lavi le mani. Non è così facile come sembra. Le tue mani grandi devono stare al posto delle sue mani piccole e finisci per agitare le braccia in giro per la porcellana.


Poi, dopo che quel calvario è finalmente finito, il tuo caro deve affrontare l'asciugatore automatico che sembra chiaramente, e risuona, come se stesse per mangiarti le braccia. Cos'è sbagliato nei vecchi modelli di asciugatori delle mani? Sai quali intendo. Erano scatole bianche con soffiatori argentei. Funzionavano bene. Ricordo.


Quindi, sì, i servizi igienici. Odio veramente i servizi igienici. Vorrei che tutti loro potessero tornare indietro al punto quando le cose avevano un senso.

 

 

 


Fonte: Jennifer Bardsley in Herald Net (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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