Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Premiato piano innovativo che abbina studenti di medicina e pazienti di demenza

Premiato piano innovativo che abbina studenti di medicina e pazienti di demenzaIl team di 'Time for Dementia' riceve il premio.

Un programma innovativo che aiuta i medici tirocinanti, infermieri e paramedici a imparare come assistere i pazienti affetti da demenza, ha vinto un prestigioso premio nazionale in Gran Bretagna. Time for Dementia (tempo per la demenza) accoppia le famiglie colpite dalla condizione con i tirocinanti in quello che si ritiene essere il primo progetto al mondo nel suo genere.


Il programma è arrivato in cima alla categoria 'risultati migliorativi attraverso apprendimento e sviluppo' al concorso dell'Health Service Journal. L'iniziativa, lanciata due anni fa, è gestita dalla Brighton and Sussex Medical School, dal Sussex Partnership NHS Trust, dalla University of Surrey e dal Surrey Borders NHS Trust. Ed è supportato dall'Alzheimer's Society.


Lo schema coinvolge più di 1.300 studenti che passano regolarmente del tempo con circa 600 famiglie colpite da demenza. Gli studenti visitano una famiglia fino a sei volte in due anni accademici, per un massimo di due ore alla volta. L'idea è di migliorare le conoscenze, le attitudini e l'empatia nei confronti delle persone affette da demenza e dei loro caregiver. Il programma si è dimostrato così efficace che altre tre università sono diventate partner, compresa l'Università di Brighton.


Il direttore del centro per gli studi sulla demenza alla Facoltà di Medicina, Sube Banerjee, ha dichiarato:

"Siamo lieti e orgogliosi che Time for Dementia abbia avuto un riconoscimento con questo premio, e che siamo in grado di espandere il programma. Vogliamo aiutare gli studenti della sanità a capire cosa vuol dire vivere con una condizione di salute a lungo termine come la demenza.

"Attraverso questo programma apprendono cosa significa essere vecchi e malati nella società e come le persone si adattano e gestiscono la convivenza con gravi malattie a lungo termine nel tempo. Questo aiuta a costruire compassione e comprensione. Aiuta anche a formare gli studenti per le loro future carriere come professionisti della salute e ci aiuta a fornire cure migliori.

"Questo è il programma più ambizioso del suo genere in qualsiasi parte del mondo. Sta già cambiando il modo in cui gli studenti del futuro settore sanitario apprendono la demenza".


Più di 850.000 persone vivono con demenza nel Regno Unito e 25 milioni hanno un amico o un familiare con la condizione. Il Sussex e il Sud Est hanno la più alta percentuale di anziani nel Regno Unito. In tutto il Sussex più di 25.000 persone hanno attualmente una demenza e questo dovrebbe salire a 30.000 nei prossimi dieci anni.


Lauren Merrison, responsabile del programma Time for Dementia dell'Alzheimer Society, ha dichiarato: "Siamo al settimo cielo per avere ricevuto questo premio. Abbiamo lavorato duramente con le università per contribuire ad influenzare la comprensione dei futuri operatori sanitari sulla demenza e su come può influenzare le persone in una moltitudine di modi. Ci sono più di 43.000 persone che vivono con demenza tra Surrey e Sussex ed è imperativo che apprendiamo dagli esperti di demenza: le persone stesse colpite dalla condizione".


Per maggiori dettagli chiamare 07713 779582 o inviare un'e-mail a .

 

 

 


Fonte: The Argus (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)