Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le prime linee guida per l'ictus nelle donne

Anche se gli eventi di ictus sono in calo consistente negli Stati Uniti dal 1900, sono ancora le donne a morire di più degli uomini per questo problema.


Per aiutare a frenare questi decessi, sono state rilasciate per la prima volta delle linee guida di prevenzione per le donne, con l'aiuto di un esperto della University of Alabama di  Birmingham.


L'ictus è la quarta causa di morte degli americani e, secondo l'American Stroke Association, il 60 per cento degli ictus si verificano nelle donne, che si trovano quindi con un rischio molto maggiore di demenza vascolare, la seconda causa di demenza dopo l'Alzheimer.


"Gli uomini sono fisiologicamente diversi dalle donne e quindi i consigli preventivi non possono essere validi per tutti", ha spiegato Virginia Howard, Ph.D., co-autrice della nuova dichiarazione scientifica «Guidelines for the Prevention of Stroke in Women», pubblicata da l'American Heart Association e dalla American Stroke Association-Council on Stroke nella rivista Stroke dell'AHA.


"Ci sono molte considerazioni sull'ictus che potrebbero essere diverse per le donne: i fattori riproduttivi e i fattori di rischio più comuni o più forti nelle donne, come il diabete e la fibrillazione atriale, potrebbero perdersi in un documento di linee guida generali", ha detto la Howard, professore di epidemiologia della UAB e ricercatrice dello studio di lungo periodo «Reasons for Geographic and Racial Differences in Stroke» (REGARDS), il più grande studio nazionale volto a esplorare le differenze razziali e geografiche dei fattori di rischio per l'ictus e nell'insorgenza dell'ictus.


Le linee guida, che riferiscono sui rischi unici per le donne e danno raccomandazioni scientificamente fondate sul modo migliore per trattarli, comprendono:

  • Le donne dovrebbero essere sottoposte a screening per l'ipertensione, prima di ricevere la prescrizione della pillola anticoncezionale, che aumenta la pressione del sangue in alcune donne.
  • Le donne con una storia di ipertensione prima della gravidanza dovrebbero essere prese in considerazione per la terapia con aspirina a basso dosaggio e/o integratori di calcio per ridurre i rischi di pre-eclampsia.
  • Le donne che hanno avuto la pre-eclampsia hanno un rischio doppio di ictus e un rischio quadruplo di alta pressione sanguigna più tardi nella vita. Pertanto, la pre-eclampsia dovrebbe essere riconosciuta come un fattore di rischio ben dopo la gravidanza, e si dovrebbero trattare precocemente altri fattori di rischio come fumo, colesterolo alto e obesità in queste donne.
  • Le donne in gravidanza con pressione moderatamente alta (150-159 mm Hg/100-109 mm Hg), possono essere prese in considerazione per il farmaco della pressione, mentre le mamme in attesa con pressione sanguigna molto alta (160/110 mm Hg o superiore) devono essere trattate.


"Implementare queste misure preventive per i medici è interessante perché è l'occasione per avviare precocemente la discussione; le persone pensano che l'ictus sia solo una «malattia della vecchiaia»" ha detto la Howard. "Anche se lo è in generale, è anche prevenibile. Ci sono molte cose che le donne possono fare in giovane età, durante l'età fertile, che possono influenzare il rischio di ictus più tardi nella vita, quindi un messaggio importante è che i medici - soprattutto ostetrici e ginecologi, che possono essere gli unici medici che alcune donne vedono in età più giovane - siano coinvolti presto nell'assistenza alla prevenzione dell'ictus".

 

 

 

 

 


Fonte:  University of Alabama at Birmingham.

Riferimenti:  C. Bushnell, L. D. McCullough, I. A. Awad, M. V. Chireau, W. N. Fedder, K. L. Furie, V. J. Howard, J. H. Lichtman, L. D. Lisabeth, I. L. Pina, M. J. Reeves, K. M. Rexrode, G. Saposnik, V. Singh, A. Towfighi, V. Vaccarino, M. R. Walters. Guidelines for the Prevention of Stroke in Women: A Statement for Healthcare Professionals From the American Heart Association/American Stroke Association. Stroke, 2014; DOI: 10.1161/%u200B01.str.0000442009.06663.48

Pubblicato da Nicole Wyatt in uab.edu (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.