Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test può aiutare la diagnosi della malattia di Creutzfeldt-Jakob

L'American Academy of Neurology ha rilasciato nuove linee guida per aiutare i medici a fare la diagnosi della malattia di Creutzfeldt-Jakob e le ha pubblicate nell’edizione online del 19 settembre di Neurology ®, la sua rivista medica.

La malattia di Creutzfeldt-Jakob è una malattia rara del cervello, sempre fatale, che comporta una demenza a progressione rapida.


Nuovi casi appaiono circa in una persona per milione ogni anno in tutto il mondo e la conferma della diagnosi è una sfida. Le persone con la malattia possono avere una vasta gamma di sintomi. Molte altre condizioni possono causare sintomi simili, e per alcune di queste la demenza può  essere trattata.


Le linee guida sono incentrate solo sulla diagnosi di Creutzfeldt-Jakob sporadica. Anche se sono disponibili diversi test per diagnosticare la Creutzfeldt-Jakob sporadica, una biopsia cerebrale è il test più accurato che può essere eseguito su una persona che vive con la malattia. Anche se è potenzialmente pericoloso. Le linee guida esaminano l'accuratezza diagnostica del test per una proteina chiamata 14-3-3 nel liquido spinale. Gli autori delle linee guida esaminano tutte le prove disponibili per il test, che comprendono campioni di 1.849 persone con sospetta Creutzfeldt-Jakob sporadica su nove studi.


Essi hanno scoperto che nei casi in cui i medici hanno il forte sospetto che la Creutzfeldt-Jakob sia la causa della demenza, il test può essere utile per ridurre l'incertezza della diagnosi. Tuttavia, il test non è sufficientemente accurato per diagnosticare la malattia con certezza o per escluderla completamente. Il test ha una sensibilità di circa il 92 per cento e una specificità del 80 percento circa. Sensibilità è la percentuale di pazienti con la malattia che ottengono un risultato positivo dal test, e la specificità è la percentuale di pazienti che non hanno la malattia e che ottengono correttamente un risultato negativo.


Taim MuayqilLe linee guida determinano che il test della proteina 14-3-3 può essere utile quando la probabilità della persona di avere la Creutzfeldt-Jakob è compresa tra il 20 e il 90 per cento. "Ciò significa che se il medico ritiene che il rischio di malattia di Creutzfeldt-Jakob è estremamente basso o molto alto, il test per la proteina 14-3-3 non è utile, a prescindere dal risultato", ha detto l’autore delle linee guida, Taim Muayqil (foto), MBBS, FRCPC, della King Saud University di Riyadh in Arabia Saudita, e membro della American Academy of Neurology.


Muayqil nota che solo medici con esperienza nella diagnosi di demenza devono stabilire se il test della proteina ​​14-3-3 è necessario e come interpretare i risultati.  

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della American Academy of Neurology (AAN), via Newswise.

Riferimento: Taim Muayqil, Gary Gronseth, and Richard Camicioli. Evidence-based guideline: Diagnostic accuracy of CSF 14-3-3 protein in sporadic Creutzfeldt-Jakob disease: Report of the Guideline Development Subcommittee of the American Academy of Neurology. Neurology, 2012 DOI: 10.1212/WNL.0b013e31826d5fc3.


Pubblicato in ScienceDaily  il 19 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)