Domenico Praticò: L'Alzheimer come colpisce il cervello?

20 Dec 2024 | Esperienze & Opinioni

Oggi la ricerca nel campo ha ben definito alcuni cambiamenti fondamentali che si manifestano in tutti i pazienti.

Nuove intuizioni genetiche sulla complessità dell'Alzheimer

20 Dec 2024 | Ricerche

Uno studio ci offre nuove intuizioni sui fattori genetici che guidano l'Alzheimer, collegando alcuni geni non solo al...

A Chieti nuovo test per la diagnosi di Alzheimer con un semplice esame del sangue

20 Dec 2024 | Annunci & info

Un semplice prelievo di sangue aiuta a capire se si tratta di Alzheimer e a far luce nella galassia delle de...

Dan Gibbs: Biomarcatori per l'Alzheimer e le altre demenze

19 Dec 2024 | Voci della malattia

All'inizio della mia carriera di neurologo, non c'era modo di fare con precisione una diagnosi di morbo di A...

Potenziamento cognitivo a breve termine dall'esercizio fisico può durare per 24 ore

19 Dec 2024 | Ricerche

Il potenziamento a breve termine che ottiene il nostro cervello dopo l'esercizio fisico persiste durante il giorno se...

Come influisce la demenza sulla capacità del cervello di entrare in empatia?

19 Dec 2024 | Ricerche

I pazienti con demenza frontotemporale spesso mancano della capacità di entrare in empatia. Uno studio esegu...

Rendere indipendenti gli anziani con robot per l'assistenza in casa

18 Dec 2024 | Ricerche

I ricercatori hanno valutato i fattori che influenzano la volontà di usare i robot tra i caregiver e gli anziani in G...

Risonanza magnetica portatile promette di espandere le scansioni cerebrali per l'Alzheimer

18 Dec 2024 | Ricerche

Sfruttando strumenti di apprendimento automatico, dei ricercatori hanno verificato che i marcatori dell'Alzheimer sul...

Grasso nascosto prevede l'Alzheimer 20 anni prima dei sintomi

18 Dec 2024 | Ricerche

Dei ricercatori hanno collegato un tipo specifico di grasso corporeo alle proteine ​​anormali nel cervello c...

Prossimi eventi

Fri, 3 Jan '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Fri, 7 Feb '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Fri, 7 Mar '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Fri, 4 Apr '25  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole

Sostegno Psicologico Ottobre 2023Per scaricare la locandina, clicca con il tasto destro sull'immagine e scegli "Salva con nome" o similare.

Da non perdere

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotro...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrion...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricerca...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune re...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della Californi...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri uman...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diab...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Fran...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheim...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le pr...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i b...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheime...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o pe...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al compu...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheime...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno regis...

Un raid occasionale a tarda notte sugli avanzi di tacchino potrebbe essere innocuo, ma una nuova ricerca con i topi suggerisce che farlo di abitudine potrebbe alterare la fisiologia del cervello.


Mangiare nei tempi che di norma sono riservati al sonno provoca una carenza nel tipo di apprendimento e di memoria controllati dalla zona dell'ippocampo del cervello, secondo i risultati pubblicati sulla rivista eLife.


I ricercatori della University of California di Los Angeles (UCLA) si sono interessati agli effetti cognitivi dei pranzi in orari inadeguati, perché si sapeva già che hanno un impatto sulla salute metabolica, e possono ad esempio portare a uno stato pre-diabetico.


"Abbiamo fornito la prima evidenza che i pasti regolari al momento sbagliato della giornata hanno effetti di vasta portata per l'apprendimento e la memoria", ha detto l'autore dello studio Dawn Loh, ricercatore del Laboratorio di Medicina Circadiana e del Sonno dell'UCLA, in un comunicato stampa. "Dal momento che molte persone si trovano a lavorare o suonare in periodi in cui dovrebbero di norma essere addormentati, è importante sapere che questo potrebbe indebolire alcune delle funzioni del cervello".


I ricercatori sottolineano che le loro scoperte non sono state confermate negli esseri umani, ma mettono in evidenza il fatto che i lavoratori a turni hanno dimostrato di andare peggio nei test cognitivi. L'attuale studio dimostra che alcuni comportamenti appresi sono più influenzati di altri.


Il team ha testato la capacità dei topi di riconoscere un oggetto nuovo. I topi nutriti regolarmente durante il loro tempo di sonno avevano una capacità significativamente inferiore di recuperare l'oggetto. Anche la memoria a lungo termine si riduce drasticamente, come dimostrato da un esperimento di condizionamento alla paura.


Sia la memoria a lungo termine che la possibilità di riconoscere un oggetto nuovo sono regolati dall'ippocampo, che ha un ruolo importante nella nostra capacità di associare i sensi e le esperienze emotive con la memoria e nella capacità di organizzare e memorizzare nuovi ricordi.


Durante un'esperienza, vengono attivati ​​impulsi nervosi lungo percorsi specifici e, se si ripete l'esperienza, le stesse vie si rafforzano ulteriormente. Tuttavia, questo effetto è ridotto quando il cibo è disponibile per i topi durante una finestra di sei ore verso la metà del loro tempo di sonno normale, invece di una finestra diurna di sei ore quando i topi sono attivi.


Alcuni geni, coinvolti sia nell'orologio circadiano che nell'apprendimento e nella memoria, sono regolati dalla proteina CREB (cAMP response element-binding protein). Quando la CREB è meno attiva, essa diminuisce la memoria, e può avere un ruolo nella insorgenza dell'Alzheimer. Nei topi nutriti al momento sbagliato, l'attività totale della CREB in tutto l'ippocampo era significativamente ridotta, e gli effetti più forti erano presenti nel corso della giornata.


Tuttavia rimane inalterato il nucleo soprachiasmatico, situato nell'ipotalamo, che dà il ritmo generale all'impianto circadiano. Questo porta a de-sincronizzare gli orologi nelle diverse regioni del cervello (disallineamento), fatto che secondo gli autori è alla base del deterioramento della memoria.


"Gli impegni moderni ci possono portare a mangiare tutto il giorno, quindi è importante capire come i tempi del cibo possono impattare sulla cognizione" dice il professor Christopher Colwell del Dipartimento di Psichiatria e Scienze Biocomportamentali dell'UCLA. "Abbiamo dimostrato per la prima volta che una semplice regolazione del tempo di disponibilità del cibo altera l'orologio molecolare nell'ippocampo e può alterare le prestazioni cognitive dei topi".


Mangiare al momento sbagliato perturba anche il sonno. Il programma inadeguato di alimentazione provoca la perdita della normale differenza giorno/notte nella quantità di sonno, anche a parità di tempo totale trascorso dormendo nelle 24 ore. Il sonno diventa frammentato, e i topi recuperano con sonnellini più brevi durante il giorno e la notte.

 

 

 


Fonte: University of California Los Angeles via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dawn H Loh, Shekib A Jami, Richard E Flores, Danny Truong, Cristina A Ghiani, Thomas J O’Dell, Christopher S Colwell. Misaligned feeding impairs memories. eLife, 2015;4:e09460. DOI: http://dx.doi.org/10.7554/eLife.09460

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.