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Parkinson & demenza sono due sottogruppi patologici

I pazienti con Parkinson (PD), che hanno anche la demenza, rientrano in due categorie patologiche principali, caratterizzate da sinucleinopatia neocorticale in isolamento e sinucleinopatia neocorticale con deposizione di beta amiloide (Aβ).È importante...

La salute dentale legata al rischio di demenza (studio)

Le persone che mantengono denti e gengive sane con pulizia regolare possono avere un rischio minore di sviluppare la demenza nel corso della vita, secondo uno studio americano.I ricercatori dell'Università della California, che hanno seguito circa 5.500...

Obesità e fattori metabolici collegati a declino cognitivo più rapido

Gli obesi e coloro che hanno anche la pressione alta e altri fattori di rischio chiamati "anomalie metaboliche" potrebbero sperimentare un calo più rapido nelle loro abilità cognitive nel corso del tempo rispetto ad altri, secondo uno studio pubblicato nel...

Cibi del buon umore: sapori in alcuni alimenti sembrano una prescrizione per stabilizzare l'umore

Scienziati di Filadelfia scrivono che da nuove prove emergono possibili effetti di miglioramento dell'umore associati ad alcuni sapori, che derivano almeno in parte da ingredienti naturali con una somiglianza chimica sorprendente con l'acido valproico (un...

La resistenza alla demenza può essere condivisa in famiglia

Le persone senza demenza e con livelli alti di una proteina che indica la presenza di infiammazione, hanno anche i parenti con maggiori probabilità di evitare la malattia, secondo un nuovo studio pubblicato il 15 Agosto 2012 nell'edizione on line di...

Il cervello dei 'SuperAger' appare e agisce come se fosse più giovane di decenni

 I ricercatori hanno a lungo raccontato quello che non va nel cervello delle persone anziane affette da demenza. Ma Emily Rogalski ricercatrice della Northwestern Medicine si è chiesto cosa va bene nel cervello delle persone anziane che hanno ancora...

L'Alzheimer implica troppa attività cerebrale, non troppo poca

L'ultima letteratura suggerisce che i modelli di attività cerebrale cambiano nella fase precoce dell'Alzheimer. Inoltre, c'è ragione di credere che, invece di essere la conseguenza di danni strutturali, potrebbero esserne la causa.Recentemente è stata...

Marcatori colorati aiutano la diagnosi di malattie neurali attraverso gli occhi

Placche appiccicaticce di proteine chiamate amiloidi (in marrone nella foto al microscopio Wikipedia) segnano diverse, seppur correlate, malattie degenerative del cervello tra cui l'Alzheimer, il Parkinson e la malattia di Creutzfeld-Jacobs.I sintomi di...

Scoperto sistema di pulizia nel cervello: il 'Sistema Glinfatico'

Un sistema mai in precedenza riconosciuto che drena velocemente i rifiuti dal cervello è stato scoperto da neuroscienziati del Medical Center della University of Rochester, che hanno pubblicato i risultati online il 15 agosto su Science Translational...

Bloccare la distruzione di proteine ​​difettose ritarda neurodegenerazione

Si potrebbe presumere che liberare una cellula cerebrale dalle proteine danneggiate sarebbe sempre positivo, e che ostacolare la capacità della cellula di farlo provocherebbe l'accumulo delle proteine difettose all'interno della cellula, probabilmente a...

Diagnosi precoce di Alzheimer: possiamo farla con le tecniche di Google?

Un medico ha una scansione cerebrale su uno schermo di fronte. Il suo paziente si era lamentato per l'aumento della dimenticanza così il medico inserisce la scansione nel software di diagnosi, che evidenzia la positività per l'Alzheimer in...

Composti da tè verde e cioccolato contro deterioramento cognitivo da HIV

Ricercatori hanno scoperto che composti del tè verde e del cioccolato possono aiutare a ridurre le complicanze neurologiche legate all'HIV.L'attuale terapia farmacologica per i pazienti con HIV non è in grado di controllare la replica completa del virus...

Lo sviluppo cerebrale del pesce insegna come si formano le nostre reti vascolari

Il modo in cui si forma l'intricata rete di vasi sanguigni all'interno del cervello ha a lungo affascinato i biologi.Anche se il cervello umano rappresenta solo il 2 per cento del peso corporeo, riceve fino al 15 per cento del flusso cardiaco attraverso...

La meditazione riduce la solitudine e l'infiammazione conseguente.

Molti anziani trascorrono i loro ultimi anni da soli. I coniugi vengono a mancare e i figli si disperdono.Ma essere soli è molto più di una casa silenziosa e la mancanza di compagnia. Nel tempo la solitudine non richiede solo un pedaggio alla psiche, ma...

Nuova classe di farmaci può influire su tumori e malattie da invecchiamento

In uno studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS) il 6 agosto, un team internazionale guidato da Igor Roninson (foto), della University of South Carolina e dell'Università di Medicina della South Carolina, comunica di aver...

L'esercizio fisico abbassa il rischio di demenza: nuovo studio

Possiamo aggiungere un altro beneficio alla crescente lista dei motivi per cui tutti dovrebbero correre e fare esercizio fisico: ridottto rischio di demenza negli anni del crepuscolo.Un nuovo studio pubblicato sul numero di Luglio/Agosto dell'American...

Il cioccolato potrebbe allontanare la demenza?

Mangiare i flavonoli del cacao ogni giorno può migliorare il lieve deterioramento cognitivo (MCI), secondo una nuova ricerca apparsa in Hypertension, rivista dell'American Heart Association.Ogni anno, più del 6 per cento delle persone dai 70 anni in sù...

Il rame facilita le malattie da prioni

Molti di noi hanno familiarità con la malattia da prioni nelle sue incarnazioni più sorprendenti e insolite: i focolai di morbo della "mucca pazza" (encefalopatia spongiforme bovina) che hanno creato una crisi nell'industria globale della carne bovina...

Pensare di dare, non di ricevere, motiva le persone ad aiutare gli altri

Ci viene spesso detto di 'contare le nostre benedizioni' ed essere grati per quello che abbiamo. E la ricerca dimostra che così facendo diventiamo più felici.Ma questo farà davvero cambiare il nostro comportamento verso gli altri?Un nuovo studio...

Alzheimer e disfunzioni circadiane: uovo o gallina?

Una coppia di studi appena pubblicati su Alzheimer's Research & Therapy affrontano il problema della relazione tra il disturbo nei ritmi circadiani, i ritmi sonno-sveglia, e l'insorgenza di demenza.Il problema è chi viene prima, come nel caso...

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In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

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Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

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Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

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Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

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Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

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Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

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Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

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Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

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Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

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Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

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Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

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