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Momenti di lucidità a fine vita nei pazienti con demenza: spiragli di speranza?

Glimmers against night skySuccede inaspettatamente: una persona da lungo tempo ritenuta persa dalle devastazioni della demenza, incapace di ricordare gli eventi della propria vita o persino di riconoscere i suoi cari, improvvisamente si sveglia e mostra comportamenti...

Farmaci anticolinergici comuni potrebbero aumentare il rischio di demenza

Uno studio, condotto da esperti dell'Università di Nottingham, ha rilevato un aumento di  quasi il 50% del rischio di demenza tra i pazienti over-55 che avevano usato farmaci anticolinergici forti ogni giorno per tre anni o più.I farmaci...

Sonno interrotto tra 50 e 70 anni aumenta il rischio di Alzheimer

Le persone che riferiscono un declino della qualità del sonno mentre invecchiano dai 50 ai 70 anni hanno più grovigli di proteine ​​nel cervello, che aumentano il loro rischio di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA) più avanti nella vita, secondo un...

Clusterina e amiloide si accumulano sulle sinapsi, contribuendo alla demenza

Clusterin accumulates in synapses in AD and more with APOE4Nell'Alzheimer la clusterina si accumula nelle sinapsi, e questo accumulo è maggiore nei portatori di APOE4.Ci sono nuove informazioni sul modo in cui un gene aumenta il rischio che il morbo di Alzheimer (MA) sconvolga le cellule cerebrali.Il tessuto...

LANDO, il percorso che impedisce l'accumulo di proteine di Alzheimer

B amyloid red LANDO deficient left and LANDO sufficient rightLANDO mitiga (o previene) l'accumulo di proteina amiloide-beta nel cervello, una causa di insorgenza e progressione del MA. Nelle immagini si vede amiloide-B (rosso) nel cervello con LANDO carente (sinistra) o sufficiente (di seguito). Si noti la magggiore...

L'età stessa sembra aumentare nel cervello la diffusione della tau di Alzheimer

Uno studio condotto dagli investigatori del Massachusetts General Hospital (MGH) di Boston ha trovato le prove che la diffusione nel cervello della proteina tau del morbo di Alzheimer (MA) è facilitata da fattori all'interno del cervello stesso che...

Attività fisica in mezza età e in vecchiaia legati a vita più lunga

Mantenersi fisicamente attivi, o diventare più attivi, durante la mezza età e la vecchiaia è associato ad un rischio minore di morte [precoce], indipendentemente dai livelli di attività passati o dalle condizioni di salute esistenti, secondo un ampio...

Vivere in aree rurali e verdi è associato a rischio più basso di Alzheimer

Le persone che vivono in aree interne o remote potrebbero avere un rischio più basso di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), secondo la nostra recente ricerca (rif. sotto).Usando i dati di più di 260.000 adulti nel Nuovo Galles del Sud di 45 anni e...

Studio non collega l'Alzheimer al diabete tipo 2 o alla pressione alta

atherosclerosis shutterstockSe vuoi ridurre il rischio di contrarre il morbo di Alzheimer (MA), non c'è fine ai consigli su Internet che ti dicono come farlo: tieni sotto controllo la pressione sanguigna e la glicemia, dimagrisci, fai più esercizio fisico, evita il diabete di tipo...

L'IA potrebbe rivoluzionare rilevazione e gestione dell'Alzheimer

In tutto il mondo, circa 44 milioni di persone vivono con il morbo di Alzheimer (AD) o una forma correlata di demenza. Sebbene l'82% degli anziani negli Stati Uniti affermi che è importante verificare il proprio pensiero o la memoria, solo il 16% afferma...

Donne con ApoE4 hanno più probabilità di accumulare tau nel cervello

female male brain scans apoe4Il genere modula l'effetto dell'ApoEε4 sull'accumulo di Tau. (Fonte: Paranjpe et al.)Il fattore di rischio genetico più forte per il morbo di Alzheimer (MA) è l'allele 4 dell'apolipoproteina E (ApoE-ε4). Una ricerca presentata da Manish Paranjpe...

Le cellule che secernono una sostanza che può tenere a bada l'Alzheimer

neurons pericytes in redCapillari in un cervello di topo che mostrano periciti, marcati con una proteina rossa fluorescente. (Fonte: A. M. Nikolakopoulou)Ricercatori della University of Southern California hanno scoperto una salsa segreta nel sistema vascolare del cervello che...

Cellule immunitarie del cervello collegano amiloide e tau scatenando l'Alzheimer

amyloid tau and immune cellsNell'Alzheimer, grumi amiloidi (blu) si sviluppano per primi nel cervello, seguiti dai grovigli di tau (rosso). Le persone con una variante genetica che blocca le cellule immunitarie nel cervello (a destra) accumulano più tau vicino alle placche amiloidi...

Esiste un legame tra l'Alzheimer e il glaucoma?

Eye with glaucoma with translationIl glaucoma è una delle principali cause irreversibili di cecità nel mondo. La condizione fa parte di un gruppo di malattie neurodegenerative degli occhi che porta al danneggiamento del nervo ottico e alla perdita della vista, ed eventualmente alla...

La scorza che non dimentica mai: la corteccia cerebrale conserva i ricordi nella demenza

Brain Cortex HarvardLa corteccia cerebrale vista in sezione (Fonte: Harvard University)Nell'articolo precedente, si è discusso come i nuovi ricordi si formano e si memorizzano nell'ippocampo, un organo del cervello a forma di cavalluccio marino che può essere danneggiato da...

Il cavalluccio marino che ricorda: deterioramento dell'ippocampo porta a rapido oblio.

Hippocampus by Life Science Databases Creative CommonsL'ippocampo destro e sinistro (in rosso) Fonte: WikipediaNel nostro ultimo articolo, abbiamo esaminato come i lobi frontali contribuiscono alla memoria normale e cosa succede quando si deteriorano nella demenza. Nell'articolo di questa settimana...

Schiacciamento dei vasi sanguigni può contribuire al declino cognitivo nell'Alzheimer

blood vessels 3d renderingVasi sanguigni colorati in una porzione di un mm cubico della corteccia cerebrale di topo. Fonte: Antonino Paolo Di GiovannaIl sangue provvede a fornire energia al cervello sotto forma di glucosio e ossigeno. Studi precedenti hanno suggerito che il primo...

Integratori per la salute del cervello non mostrano alcun beneficio. Ecco perché.

Molte persone in tutto il mondo si rivolgono sempre più agli integratori alimentari per mantenere o preservare la salute del cervello.Uno studio recente ha rilevato che un quarto degli adulti sopra i 50 anni assume un integratore per la salute del...

Mappate le proteine tossiche dell'Alzheimer: nuovi indizi utili per la prevenzione

Rashik Ahmed and Giuseppe Melacini McMaster UniversityRashik Ahmed (sinistra) primo autore e Giuseppe Melacini (autore senior) della McMaster University.Un team di ricercatori della McMaster University (Canada) ha mappato una proteina tossica legata al morbo di Alzheimer (MA) a risoluzione atomica...

Individui con rischio elevato di MA mostrano problemi di memoria fino a 40 anni prima dell'età tipica di esordio

I risultati di uno studio condotto su quasi 60.000 individui suggeriscono che chi ha un rischio più alto di morbo di Alzheimer (MA), a causa della sua storia familiare, può esibire cambiamenti nelle prestazioni della memoria già a partire dai 20/30...

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