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Trattare il diabete per combattere l'Alzheimer?

I pazienti in terapia per il diabete di tipo 2 potrebbero tenere a bada il morbo di Alzheimer (MA), secondo uno studio pubblicato il 4 marzo sulla rivista Diabetes Care.Psicologi della University of Southern California hanno scoperto che i pazienti con...

Alluminio nell'acqua potabile legato all'Alzheimer da studio su 7.000 scozzesi

Livelli più elevati di alluminio e fluoruro nell'acqua potabile sono correlati all'insorgere della demenza, secondo uno studio innovativo su migliaia di abitanti scozzesi.Le ricerche degli scienziati dell'Università di Edimburgo per esaminare i fattori...

Problemi di sonno e Alzheimer sono collegati, ma quale viene prima?

Una nuova ricerca esplora i fattori patofisiologici che collegano i disturbi del sonno e il morbo di Alzheimer (MA). Una migliore comprensione di questa connessione può portare a potenziali strumenti diagnostici e terapeutici per il MA e altre malattie...

Un miliardo di anni di evoluzione suggerisce un nuovo approccio all'Alzheimer

Una nuova ricerca svolta alla Royal Holloway, Università di Londra, sollecita gli scienziati che stanno cercando di trovare una cura per il morbo di Alzheimer (MA) a concentrarsi sul ruolo delle proteine ​​del cervello che causano la malattia. Questo...

Gli antiepilettici aumentano il rischio di polmonite nelle persone con Alzheimer

Le persone con morbo di Alzheimer (MA) che usano farmaci antiepilettici hanno il doppio del rischio di polmonite rispetto ai non utilizzatori, secondo un nuovo studio condotto alla University of Eastern Finland e pubblicato sul Journal of Alzheimer's...

Sintomi depressivi da 20 a 30 anni legati a perdita di memoria dai 50 in poi

Un nuovo studio longitudinale su larga scala condotto da psicologi dell'Università del Sussex ha trovato un chiaro collegamento tra episodi di depressione e ansia vissuti dai giovani adulti tra i 20 e i 40 anni, con una diminuzione della funzionalità...

Perché i giorni ci sembrano più corti quando invecchiamo?

Un ricercatore della Duke University ha una nuova spiegazione del motivo per cui quegli infiniti giorni nell'infanzia sembravano durare molto più a lungo di quanto non succeda ora, in vecchiaia: la fisica.Secondo Adrian Bejan, professore di ingegneria...

Le gravidanze influiscono sulle funzioni cognitive? No, secondo un nuovo studio

L'invecchiamento cognitivo sano è una priorità per la salute pubblica, specialmente quando la popolazione invecchia. Fino ad ora non si sapeva molto del legame tra storia di gravidanze e funzioni cognitive nelle donne anziane. Un nuovo studio, pubblicato...

Un pieno di noci per migliorare la salute del cervello

Il consumo a lungo termine di [vari tipi di] noci potrebbe essere la chiave per una migliore salute cognitiva degli anziani, secondo una nuova ricerca effettuata alla University of South Australia.Lo studio, condotto su 4.822 cinesi over-55 e...

Il nostro cervello potrebbe produrre 'increspature' prima di ricordare

brain ripple memories recallScienziati dei NIH hanno mostrato che le onde cerebrali elettriche, chiamate increspature, possono aiutarci a richiamare le nostre esperienze passate. (Fonte: Zaghloul Lab, NIH / NINDS)Un suono, un odore, una parola possono far fluire nella nostra mente...

Controllo pressione riduce rischio di demenza nei pazienti di mezza età con fibrillazione atriale

Atrial fibrillationIl rischio di demenza nei pazienti di mezza età con fibrillazione atriale (FA) può essere ridotto controllando l'ipertensione, secondo uno studio presentato ieri, lunedì 18 marzo 2019, all'EHRA 2019, il congresso della Società Europea di Cardiologia...

Proteine nel liquido dell'occhio possono predire l'Alzheimer (futuro)

diagram of the eyeBassi livelli di proteine ​​amiloide-β e tau, biomarcatori del morbo di Alzheimer (MA), nel liquido oculare si sono associati con significatività a bassi punteggi cognitivi, secondo un nuovo studio pubblicato nel Journal of Alzheimer's Disease.Lo...

Alzheimer: il virus herpes simplex è un potenziale fattore di rischio

infezione hsv1 e cervelloLe fastidiose vescicole provocate sulle labbra dal virus herpes simplex 1 (HSV-1), che di solito si presentano ripetutamente nel corso della vita, finora non erano mai state associate alla comparsa di patologie neurodegenerative. In particolare, poco o...

La parodontite può aumentare il rischio di sviluppare Alzheimer e demenza vascolare

Hazard ratios for dementia from chronic periodontitisAumento del tasso di rischio (rispetto a una persona sana, in blu) per demenza in genere (sx), Alzheimer (centro) e demenza vascolare (dx), determinato dalla parodontite cronica. Fonte: Seulggie Choi et al.La gengivite che non viene curata può diventare...

Il cervello come rappresenta il tempo nei ricordi a lungo termine?

Il modo in cui codifichiamo i nostri ricordi coinvolge molte informazioni e gli scienziati conoscono già il modo in cui funziona la maggior parte di essi. Ma una dimensione sfugge ancora: il tempo.Un nuovo studio eseguito all'Università di Toronto è un...

Più vitamina D può migliorare la memoria, ma troppa può rallentare il tempo di reazione

Quanta vitamina D può aumentare la memoria, l'apprendimento e il processo decisionale degli anziani, e quanta è troppa?Uno studio unico condotto alla Rutgers University ha rilevato che le donne anziane in sovrappeso e obese che hanno assunto più del...

Le cellule di Schwann proteggono i neuroni dalla degenerazione

nerves with and without schwann cellsSinistra: i nervi del topo raggruppati stretti e con una disposizione ordinata facilitata da cellule di Schwann normali. Centro: i nervi senza cellule di Schwann ma con l'acetilcolina subiscono una degenerazione dalla trombina, la proteina di coagulazione...
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Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

mouse cortex with amyloid plaquesA sinistra, la corteccia del topo mostra una riduzione delle placche amiloidi in seguito alla stimolazione visiva e uditiva, rispetto al topo non trattato a destra (Fonte: Gabrielle Drummond)Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i...

Segnalazione carente dell'insulina nel cervello legata all'Alzheimer

Gli scienziati continuano a trovare prove che collegano il diabete di tipo 2 con il morbo di Alzheimer (MA), la forma più comune di demenza. Tuttavia, si capisce poco del meccanismo con cui i due sono connessi.Ora, i ricercatori del Joslin Diabetes...

Bisnonni o cugini con Alzheimer aumentano il nostro rischio per la malattia

ancestor treeFoto: Getty imagesSappiamo che avere un genitore con il morbo di Alzheimer (MA) aumenta il rischio di una persona di sviluppare la malattia, ma una nuova ricerca, pubblicata il 13 marzo 2019 su Neurology®, suggerisce che anche avere parenti di secondo e...

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Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

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Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

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4.08.2017 | Ricerche

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Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

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