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Incendi boschivi, auto e centrali elettriche aggiunti all'elenco dei fattori di rischio dell'Alzheimer

Un nuovo studio guidato da ricercatori della University of California di San Francisco ha scoperto che negli anziani americani con deterioramento cognitivo, maggiore è l'inquinamento atmosferico nel loro quartiere, più alta è la probabilità di avere...

Non è certo che più istruzione possa proteggere dalla demenza

Le conoscenze acquisite finora affermavano in modo chiaro che l'istruzione scolastica protegge dalla demenza. Ogni anno scolastico dovrebbe ridurre fino al 7% il rischio di sviluppare la demenza in età avanzata. I ricercatori della Universität...

Terapie potenziali per l'Alzheimer rivelate modellando interazioni molecolari complesse

ATP6V1ARiassunto grafico della ricerca.Con uno studio pubblicato sulla rivista Neuron, ricercatori del Mount Sinai e del Centro Nazionale Geriatria e Gerontologia in Giappone hanno identificato nuovi meccanismi molecolari che guidano il morbo di Alzheimer ad...

Nuovo farmaco guida cellule staminali al punto richiesto, migliorando la loro capacità di guarire

maturing neural stem cells csbp nCellule staminali neurali maturano negli astrociti (giallo).Degli scienziati del Sanford Burnham Prebys hanno creato un farmaco in grado di attirare le cellule staminali sul tessuto danneggiato e di migliorare l'efficacia del trattamento, un progresso...

Nell'Alzheimer c'è un malfunzionamento del traffico dentro e fuori i neuroni

Decenni prima che appaiano i primi sintomi del morbo di Alzheimer (MA), i neuroni del cervello iniziano a secernere proteine ​​tau, una delle prime modifiche note nel decorso della malattia.Una quantità alta di forme secrete di tau (che possono essere...

Sono le onde del cervello a guidarci a notare le cose sorprendenti

Se apri la porta dell'ufficio una mattina e c'è un nuovo pacco in attesa sulla tua scrivania, è quello che noterai di più nella stanza, che per tutto il resto è uguale. Un nuovo studio di neuroscienziati del MIT e dell'Università di Boston ha scoperto che...

Ipertensione in mezza età collegata ad un aumento di danni cerebrali in età avanzata

Una pressione del sangue superiore a quella normale è collegata a danni cerebrali più estesi negli anziani, secondo un nuovo studio pubblicato giovedì 26 novembre 2020 nell'European Heart Journal.In particolare, lo studio ha scoperto che c'era una...

Il rame permette di vedere gli aggregati di Alzheimer nel cervello

Uno studio prova-di-concetto eseguito in un topo modello del morbo di Alzheimer (MA) offre nuove prove che si possono usare gli isotopi di rame per rilevare i depositi di proteine ​​di amiloide-beta che si formano nel cervello delle persone con MA, o con...

Le calciatrici possono avere di fronte rischi maggiori di demenza?

 Le giocatrici di calcio che colpiscono il pallone di testa potrebbero avere un rischio ancora maggiore di demenza rispetto ai giocatori maschi secondo gli esperti della University of East Anglia. Il dott. Michael Grey sta gestendo un progetto per...

Il pericolo dei farmaci-Z per i pazienti con demenza

Le pillole forti per addormentarsi chiamate 'farmaci-Z' sono collegate con un aumento del rischio di cadute, fratture e ictus nelle persone con demenza, secondo una ricerca della University of East Anglia.Il disturbo del sonno è comune tra le persone...

Dolore è un sintomo prodromico e correlato piuttosto che causa diretta di demenza

Nei pazienti con demenza, il dolore può essere un sintomo prodromico (che precede i sintomi) piuttosto che una causa diretta di demenza, o condividere un meccanismo causale comune, secondo i risultati di uno studio pubblicati su Pain.I dati precedenti...

Confermato collegamento tra Alzheimer e microbioma intestinale

microbiomeIl morbo di Alzheimer (MA) è la causa più comune di demenza. Ancora incurabile, colpisce direttamente quasi un milione di persone in Europa e indirettamente milioni di familiari e la società nel suo insieme. Da alcuni anni, la comunità scientifica...

Ansia associata a insorgenza più precoce dell'Alzheimer

loss of volume anxietyLa risonanza cerebrale di una donna di 72 anni mostra la perdita di volume dell'ippocampo (frecce). La paziente aveva tutte e tre le caratteristiche (perdita del volume degli ippocampi, Apoe4 e ansia) che lo studio ha trovato associate al passaggio dal...

Neurodegenerazioni sono divise in due fasi, con meccanismi iniziali diversi dalla fase avanzata

two phases neurodegenerationsSulla base di migliaia di esperimenti nell'arco di più di dieci anni, i biochimici Michael Stern e James McNew ritengono che malattie degenerative così diverse come l'Alzheimer, il Parkinson e l'atrofia muscolare si manifestino in due fasi (verde e rossa)...

Trovato nuovo legame tra Alzheimer e un gene noto

Dlgap2Un team di ricerca nazionale guidato dal Laboratorio Jackson e dall'Università del Maine, ha scoperto che un gene noto per aiutare a facilitare la comunicazione tra i neuroni nel sistema nervoso è connesso con la demenza del morbo di Alzheimer (MA) e con...

Il riciclo avviene anche nelle cellule cerebrali, non solo con carta e plastica

Ogni giorno usiamo prodotti riciclati. Il denaro, ad esempio, fa un viaggio circolare dalle nostre mani alle banche e viceversa. Una volta che la banconota è troppo consumata per essere usata, la banche la inviano alla distruzione.Un sistema...

Segni precoci di Alzheimer nelle persone con la sindrome di Down

Alzheimer Downs syndromA sinistra: grovigli di tau visti con un nuovo tracciante PET nel tessuto dell'ippocampo nel cervello di un individuo deceduto con sindrome di Down e Alzheimer (da accumulo alto = rosso, a basso = verde). A destra: la tau è importante per la normale...

Minaccia dormiente: proteine anomale scatenano la tossicità latente nelle neurodegenerazioni

DendritesSebbene le malattie neurodegenerative stiano diventando sempre più comuni nelle società in invecchiamento di oggi, è tuttora sconosciuto il modo esatto con cui delle proteine ​​anomale accumulate diventano tossiche per i neuroni.Con uno studio condotto...

Trovato legame genetico degli eventi molecolari che precedono i sintomi dell'Alzheimer

Mouse hippocampal neuronNeurone ippocampale di topo che esprime una proteina fluorescente verde (GFP, giallo) che crea contatti sinaptici con altri neuroni in colture colorate per la proteina associata ai microtubuli 2B (MAP2B, magenta).I ricercatori della Tufts University hanno...

Cambiamenti della tau sono correlati allo stadio di demenza dell'Alzheimer

Tau blogAdobeStock/Illustration: Sebastian Stankiewicz, Boston Children'sLa ricerca sul morbo di Alzheimer (MA) si è concentrata a lungo sulla comprensione del ruolo di due proteine ​​cruciali, l'amiloide-beta (Aβ) e la tau. Una forma patologica della proteina...

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Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

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2.11.2014 | Ricerche

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Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

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Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

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Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

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6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

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20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

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Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

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La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

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Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

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