Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificate varianti potenziali di rischio di Alzheimer in portatori e no di APOE4

Usando i dati della sequenza dell'esoma, un team internazionale ha identificato varianti al di fuori del locus APOE che sembrano mediare il rischio di morbo di Alzheimer (MA) in individui con o senza l'allele epsilon-4 dell'APOE (APOE4), che costituisce il rischio noto per la malattia.


I membri dell'Alzheimer's Disease Sequencing Project e dell'Alzheimer's Disease Exome Sequencing-France Project hanno iniziato a scavare nei dati di sequenza dell'esoma (solo la parte di DNA trascritto nell'RNA) di oltre 16.000 casi di MA e 17.500 controlli non affetti, cercando varianti che possono contribuire al rischio di MA nel contesto dello stato epsilon- 4 dell'APOE individuale.


I risultati, pubblicati ieri online su JAMA Neurology, hanno indicato una serie di varianti che potrebbero aiutare a stratificare il rischio in individui che sembrano essere inclini al MA. Le associazioni scoperte nelle analisi "rafforzano la conoscenza e suggeriscono percorsi aggiuntivi che portano al MA", ha scritto l'autore senior Lindsay Farrer, ricercatore di genetica biomedica della Boston University, e i suoi colleghi.


Sebbene il MA ad insorgenza tardiva sia collegato all'APOE4, puntare quell'allele non sembra ostacolare la malattia neurodegenerativa, hanno osservato gli autori. Ciò ha indotto a ipotizzare che il genotipo APOE ad alto rischio "potrebbe essere un surrogato o un biomarcatore del meccanismo causale", hanno spiegato, o che l'allele epsilon-4 "potrebbe avere un ruolo in più percorsi che portano al MA o dipendere da altri fattori genetici o non genetici".


Nel tentativo di trovare nuovi contributori al MA, i ricercatori hanno messo insieme i dati di sequenza dell'esoma di 5.522 individui non legati al MA e più di 4.900 individui di controllo con cognizione normale, tutti con ascendenza bianca non ispanica. Dopo i passaggi dei controlli di qualità, sono rimasti i dati di 2.377 casi di MA e 706 controlli ancora non affetti, tutti portatori dell'allele APOE4, insieme a dati che rappresentano 3.145 individui con MA e più di 4.200 individui di controllo che non avevano la versione di APOE correlata al MA.


Il team ha tentato di convalidare i potenziali contributori di MA usando i dati di altre due coorti: dati dell'esoma di altri 1.766 individui con MA e 2.906 senza, così come 8.728 individui con MA e 9.808 controlli valutati mediante genotipizzazione basata su array (=matrice).


A seconda del tipo di analisi dell'associazione usata, i ricercatori hanno rintracciato fino a 22 varianti con potenziali legami con il rischio di MA. Dal gruppo di ricerca e da una meta-analisi eseguita in combinazione con i dati delle coorti di replica, ad esempio, hanno visto un polimorfismo a singolo nucleotide (SNP, single-nucleotide polymorphism) potenzialmente protettivo nel locus ISYNA1 per i portatori dell'allele APOE correlato al MA.


Nel gruppo senza APOE4, dall'altra parte, le analisi del team hanno evidenziato potenziali SNP associati al MA in AC099552 e in GPAA1, compresa una variante chiamata rs138412600 che sembra influenzare l'espressione di GPAA1 e un fattore repressivo di trascrizione correlato chiamato FOXG1, nel cervello.


"La bioinformatica e gli studi funzionali della variante rs138412600 in GPAA1, che era il segnale di associazione innovativo più robusto, hanno dimostrato che potrebbe anche essere associato alla funzione cognitiva globale e all'espressione di GPAAA1 nel cervello e nel suo fattore di trascrizione repressivo, FOXG1", hanno segnalato gli autori.


Nel gruppo di casi e controlli privi dell'allele APOE4 di alto rischio, i ricercatori hanno anche segnalato SNP con associazioni più incerte in, o intorno a, geni precedentemente implicati nel rischio di AD, tra cui MAPT e TREM2.


Tuttavia, gli autori hanno avvertito che i geni specifici implicati nelle loro analisi "dovrebbero essere considerati provvisori", poiché "i set di dati di replica non erano adatti per il test di replicazione, perché le varianti sentinella che contavano per le associazioni non erano presenti o non ben definite in questi campioni".

 

 

 


Fonte: GenomeWeb (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yiyi Ma, Gyungah R. Jun, Xiaoling Zhang, Jaeyoon Chung, Adam C. Naj, Yuning Chen, Celine Bellenguez, Kara Hamilton-Nelson, Eden R. Martin, Brian W. Kunkle, Joshua C. Bis, Stéphanie Debette, Anita L. DeStefano, Myriam Fornage, Gaël Nicolas, Cornelia van Duijn, David A. Bennett, Philip L. De Jager, Richard Mayeux, Jonathan L Haines, Margaret A. Pericak-Vance, Sudha Seshadri, Jean-Charles Lambert, Gerard D. Schellenberg, Kathryn L. Lunetta, Lindsay A. Farrer, for the Alzheimer’s Disease Sequencing Project and Alzheimer’s Disease Exome Sequencing–France Project. Analysis of Whole-Exome Sequencing Data for Alzheimer Disease Stratified by APOE Genotype. JAMA Neurology, 10 June 2019, DOI: 10.1001/jamaneurol.2019.1456

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.