Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I funghi, come la candida, causano infezioni cerebrali e disturbi della memoria (nei topi)

candida albicansCandida albicans al microscopio.

Le infezioni da funghi stanno emergendo come una delle principali sfide mediche e un team guidato dai ricercatori del Baylor College of Medicine ha sviluppato un modello di topo per studiare le conseguenze a breve termine dell'infezione da funghi nel cervello.


I ricercatori riferiscono nella rivista Nature Communications l'inaspettata scoperta che il lievito comune Candida albicans, un tipo di fungo, può attraversare la barriera emato-encefalica e innescare una risposta infiammatoria che provoca la formazione di strutture di tipo granuloma e un decadimento temporaneo della memoria nei topi.


È interessante notare che i granulomi condividono le caratteristiche delle placche che si trovano nel morbo di Alzheimer (MA), supportando studi futuri sulle conseguenze neurologiche a lungo termine dell'infezione da C. albicans.


L'autore senior Dr. David B. Corry, professore di medicina-immunologia, allergia e reumatologia e cattedra di Patologia del Baylor College of Medicine, ha detto:

"Un numero crescente di osservazioni cliniche fatte da noi e da altri gruppi indica che i funghi stanno diventando una causa sempre più comune di malattie allergiche delle vie respiratorie superiori come l'asma, così come di altre condizioni come la sepsi, una malattia potenzialmente pericolosa per la vita causata dalla risposta dell'organismo a un'infezione".


Secondo Corry, è importante sottolineare che le infezioni fungine che causano malattie allergiche delle vie aeree e sepsi sono state associate ad un aumento del rischio di demenza in seguito:

"Queste osservazioni ci hanno portato a indagare sulla possibilità che il fungo possa produrre un'infezione al cervello e, in tal caso, sulle conseguenze di questo tipo di infezione".


I ricercatori hanno iniziato la loro ricerca sviluppando un topo modello di infezione da funghi di basso grado con il lievito comune C. albicans, che non causerebbe gravi malattie, ma potrebbe avere implicazioni per la funzione cerebrale. Hanno testato diverse dosi e alla fine si sono fermati alla dose di 25.000 lieviti.


Hanno iniettato C. albicans nel flusso sanguigno dei topi e sono rimasti sorpresi nello scoprire che il lievito può attraversare la barriera emato-encefalica, un robusto meccanismo protettivo impiegato dal cervello  per escludere tutti i tipi di molecole grandi e piccole, oltre a un numero di microrganismi che possono potenzialmente danneggiarlo.


Secondo Corry:

"Pensavamo che il lievito non sarebbe entrato nel cervello, ma l'ha fatto. Nel cervello, il lievito ha attivato l'attività delle microglia, un tipo di cellule immunitarie residente. Le cellule sono diventate molto attive 'mangiando e digerendo' il lievito.

"Hanno anche prodotto un certo numero di molecole che hanno mediato una risposta infiammatoria che porta alla cattura dei lieviti all'interno di una struttura di tipo granulare nel cervello. Lo abbiamo chiamato granuloma gliale indotto da funghi (FIGG = fungus-induced glial granuloma)".


Corry e i suoi colleghi hanno anche testato la memoria degli animali, sia di quelli infettati da lievito che degli altri. Hanno scoperto che i topi infetti avevano una memoria spaziale alterata, che si è invertita quando l'infezione è scomparsa. I topi hanno eliminato l'infezione del lievito in circa 10 giorni; tuttavia, le microglia sono rimaste attive e le FIGG hanno persistito almeno fino al giorno 21.


Curiosamente, mentre si formavano le FIGG, le proteine ​​precursori dell'amiloide si accumulavano nella periferia e le molecole di amiloide-beta si accumulavano attorno alle cellule di lievito catturate al centro delle FIGG. Queste molecole amiloidi si trovano di solito nelle placche che sono la caratteristica del MA.


Corry ha detto:

"Queste scoperte suggeriscono che il ruolo svolto dai funghi nella malattia umana potenzialmente va ben oltre la malattia delle vie aeree allergiche o della sepsi.

"I risultati ci hanno spinto a considerare la possibilità che in alcuni casi anche i funghi possano essere coinvolti nello sviluppo di disturbi neurodegenerativi cronici come il MA, il Parkinson e la sclerosi multipla. Stiamo attualmente esplorando questa possibilità".

"Per queste ragioni, se comprenderemo meglio come il nostro sistema immunitario affronta questo tipo di minaccia costante e quali sono i punti deboli della nostra armatura immunologica che nell'invecchiamento consentono ai funghi di mettere radici, allora probabilmente aumenteremo la possibilità di trovare i modi per contrattaccare".

 

 

 


Fonte: Julia Bernstein in Baylor College of Medicine (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yifan Wu, Shuqi Du, Jennifer L. Johnson, Hui-Ying Tung, Cameron T. Landers, Yuwei Liu, Brittany G. Seman, Robert T. Wheeler, Mauro Costa-Mattioli, Farrah Kheradmand, Hui Zheng & David B. Corry. Microglia and amyloid precursor protein coordinate control of transient Candida cerebritis with memory deficits. Nature Communications, 4 Jan 2019, DOI: 10.1038/s41467-018-07991-4

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.