Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un modo per dare alle persone con demenza la possibilità di una vita più piena

Un modo per dare alle persone con demenza la possibilità di una vita più pienaMaria Montessori (1870-1952) al cui insegnamento si ispira anche un metodo di gestione dei malati di demenza.Con la crescita a ritmi allarmanti del numero di persone alle quali viene diagnosticata la demenza, è più evidente che mai la necessità di programmi efficaci di cura della memoria.


Ma cosa distingue un programma di cura della memoria da un altro?


Come possiamo davvero migliorare la qualità della vita per le persone che vivono con una demenza? Come può un programma di assistenza alla memoria creare una maggiore partecipazione alla vita degli anziani che assistiamo?


Il Montessori for Aging and Dementia è un programma internazionale che combina le migliori pratiche di cura della demenza con la filosofia Montessori. E' un approccio popolare perché aumenta l'indipendenza e la qualità della vita delle persone che vivono con demenza, creando un ambiente in cui possono farcela.


L'Association Montessori International ha sviluppato requisiti di certificazione degli addestratori, un seminario di introduzione di due giorni, un processo di certificazione per professionisti e gli standard / indicatori di qualità per le comunità di assistenza che desiderano usare questo approccio.


Montessori for Aging and Dementia è una filosofia di vita che si concentra sul coinvolgimento dell'anziano in un ambiente adeguato a sostenere la perdita di memoria e la disabilità sensoriale e facilitare l'indipendenza. Di conseguenza, gli anziani hanno il potere di prendersi cura di sé stessi e di altri, di dare contributi alla loro comunità e di impegnarsi in attività significative.


Seguendo questa filosofia, vengono sviluppati ruoli e routine per ogni individuo, che hanno senso per quella persona, dando a ognuno l'opportunità di godere di una vita più ricca, piena di possibilità, non di limitazioni. Gli individui che vivono in una comunità Montessori fanno quanto più è possibile per loro stessi e per gli altri, piuttosto che avere cose fatte a loro o per loro.


Una persona con demenza ha ancora le stesse necessità di tutti gli altri. Questa persona vuole socializzare, esprimere desideri, partecipare ad hobby, interagire con la famiglia, essere inclusa nelle attività, insegnare e imparare e godere di sentirsi chiedere consigli. Questa persona ha lo stesso desiderio di contribuire alla famiglia o alla comunità. La necessità di avere scopo nella propria vita e di essere produttivi non finisce una volta che si riceve una diagnosi di demenza.


Il nostro ruolo per gli anziani dovrebbe essere quello di aiutarli ad essere in grado di impegnarsi in tutte le cose che amano, al meglio delle loro capacità. La filosofia Montessori è un modo per raggiungere questa partecipazione attiva nella vita. I ruoli e le attività Montessori offrono agli individui l'opportunità di:

  • Prendersi cura dell'ambiente, pulendo, lavando, spolverando, riordinando, servendo, piegando, diserbando, rastrellando, piantando, ecc., proprio come facevano in passato nelle proprie case. Quando mantengono e si impegnano nei ruoli precedenti, gli individui aumentano l'autostima, l'indipendenza e la fiducia in sé stessi.
  • Prendersi cura di sé con il bagno e il vestirsi in modo positivo, che aumenta rispetto di sé e dignità. Molti di noi semplicemente si sentono meglio quando sono puliti e sanno di apparire belli.
  • Prendersi cura degli altri, all'interno della famiglia o della comunità. Gli individui hanno l'opportunità di aiutare altri che potrebbero non essere in grado di completare un'attività da soli a causa di una disabilità cognitiva, fisica o sensoriale. Ad esempio, si può leggere ad un altro che ha problemi di vista.
  • Essere ospitali e partecipare alle interazioni sociali. Intrattenere gli ospiti, versando il tè a un amico e partecipare alle celebrazioni sono ruoli di vita importanti da mantenere.
  • Lavorare. Quando incontriamo una nuova persona, spesso chiediamo: "Cosa fai?" Molti di noi si descrivono con il lavoro che si fa, che si tratti di lavorare come professionista fuori casa o casalinga o genitore o operatore di assistenza. Un lavoro significativo dà scopo alla nostra vita.

La Clark Retirement Community di Grand Rapids nel Missouri, sta approntando un programma Montessori modello nell'area di vita assistita. Gli ospiti partecipano ad vari ruoli, routine e attività divertenti che hanno aumentato il loro impegno nella vita, come ad esempio arrangiarsi a fare spuntino, preparare e sparecchiare tavoli, comporre composizioni floreali, spolverare e spazzare, piegare il bucato, creare arte, leggere una/o all'altra/o, ecc. Il personale partecipa all'istruzione continua e cinque dipendenti stanno lavorando per ottenere il certificato AMI alla Montessori for Aging and Dementia.


I programmi di cura della memoria potrebbero trarre grande vantaggio dalla creazione di un ambiente Montessori che supporta i ruoli e le attività dell'individuo, collocando suggerimenti mnemonici, visivi, uditivi, tattili e olfattivi richiesti nell'ambiente.


Quando si creano opportunità di esercitare ruoli, routine e attività di vita, ricorda che questo dovrebbe riguardare l'intera comunità. Questo comprende le routine comunitarie così come lo spazio fisico, i comportamenti e gli atteggiamenti del personale e della famiglia.

 

 

 


Fonte: Jennifer Brush in McKnights Senior Living (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.