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Alcuni pazienti con demenza possono sperimentare PTSD a insorgenza ritardata

Alcuni pazienti con demenza possono sperimentare PTSD a insorgenza ritardataAree del cervello associate allo stress e al disordine da stress post-traumatico. (Fonte: National Institutes of Health)Secondo una recente revisione [di studi precedenti], i sintomi post-traumatici a insorgenza ritardata nei pazienti anziani possono essere erroneamente diagnosticati come «sintomi comportamentali e psicologici di demenza» (BPSD).


La revisione descrive tre casi in cui i sintomi del «disturbo da stress post-traumatico» (PTSD) sono sperimentati da pazienti affetti da demenza molto tempo dopo l'evento traumatico originale.


Considerare il PTSD nei soggetti con demenza è importante perché il PTSD è di solito associato agli adulti in età lavorativa e viene raramente diagnosticato negli anziani. Nelle prime fasi della demenza, il riconoscimento di un trauma precedente può consentire ai pazienti di accedere alla terapia psicologica prima di un significativo declino cognitivo.


Nei pazienti con demenza più avanzata, la consapevolezza dell'esposizione a traumi antecedenti può aiutare i medici a distinguere tra PTSD ritardato e BPSD nei pazienti affetti da disturbi emozionali e comportamentali.


"Ogni paziente con demenza ha una narrazione unica che, se individuata nelle prime fasi della malattia, consente ai medici e alle loro famiglie di capire l'origine della loro sofferenza. Pertanto, è importante cercare una storia di traumi precedenti nei pazienti con BPSD poiché questo potrebbe essere dovuto a un'insorgenza ritardata di PTSD", ha affermato il dottor Tarun Kuruvilla, autore senior della revisione, pubblicata su Progress in Neurology & Psychiatry.

 

 

 


Fonte: Wiley (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Clara Martinez-Clavera, Sarah James, Eva Bowditch, Tarun Kuruvilla. Delayed-onset post-traumatic stress disorder symptoms in dementia. Progress in Neurology & Psychiatry, July 2017

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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