Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I caregiver devono prendersi cura di se stessi

Cara Carol: Sono una donna single costretta al ritiro anticipato dal lavoro a causa della Sclerosi Multipla. Mia madre è vedova da anni, e sono la sua unica figlia vivente, quindi siamo molto vicine. Recentemente lei ha avuto due ictus e ha problemi residui da allora, così l'ho portata a vivere con me. Andiamo molto d'accordo, ma ho constatato che non riesco a prendermi cura dei suoi bisogni senza peggiorare la mia salute. Abbiamo esaminato diverse opzioni, e alla mamma va bene tutto ciò che dobbiamo fare. So di essere irrazionale, ma mi sento in colpa per non poter prendermi cura di lei da sola. Da dove comincio a fare i cambiamenti? -MLB


Cara MLB:
Potresti provare un aiuto a casa almeno nel breve termine. In questo modo, saresti in grado di supervisionare l'assistenza a tua madre, ma qualcun altro provvederebbe ai suoi bisogni fisicamente più esigenti. Dovresti anche informarti sulle possibilità di avere qualcuno che aiuta entrambe. Le coppie a volte hanno un caregiver, e questo sarebbe anche il vostro caso. Probabilmente costerà di più in quel momento, ma quella soluzione per il futuro potrebbe aiutare a pianificare a lungo termine.


Per quanto riguarda le cure di lunga durata, dovresti considerare il ritmo di progressione della tua SM. Voi due potete andare bene, per ora solo con l'aiuto di un caregiver in casa per aiutare in determinati momenti della giornata. Tuttavia, visto che tua mamma comincerà ad avere bisogno di maggiore aiuto e la tua SM progredirà, è probabile che siano da prendere in considerazione altri approcci. I piani di emergenza sono quasi sempre una buona idea.


Una struttura per pensionati che offre la possibilità di tutti i tipi di assistenza infermieristica potrebbe andare bene per entrambe. Alcuni vantaggi di questa soluzione, rispetto al soggiornare a casa vostra a lungo termine, è che si potrebbe probabilmente partecipare ai pasti comuni quando si vuole e ci sarebbero anche opportunità per socializzare con altri. Il vantaggio principale è che si sarebbe nel posto giusto per qualunque evenienza futura.


Una volta che siete in una struttura di assistenza, se tua madre dovesse avere bisogno di passare a un livello infermieristico, ti sarebbe possibile visitarla tutte le volte che vuoi, senza bisogno dei mezzi di trasporto esterni. Molti di questi centri offrono anche il trasporto ad eventi esterni in modo che accompagnare tua mamma alle visite mediche non sarebbe così difficile come nel caso che dovessi guidare.


Ci sono altri modi per pianificare l'assistenza a tua madre, ma dal momento che anche tu potresti avere bisogno di cure, questa opzione ha senso per me, come soluzione a lungo termine.


Quello di cui tua mamma ha davvero bisogno da te è la tua compagnia. L'assistenza a domicilio ora, con il potenziale futuro in casa di riposo condivisa, potrebbe dare questa opportunità senza danneggiare la tua salute.


La tua mamma probabilmente si preoccupa di te tanto quanto tu ti preoccupi per lei. Così sono le mamme. Voi due siete una squadra. Non è sempre facile accettare ciò che la vita ha messo sulla tua strada, ma prima accetti e procedi ad ampliare il team di assistenza, più sarà tranquillo e premiante il tuo tempo con la mamma.

 

 

 

 

 


Fonte: Carol Bradley Bursack in Inforum.com (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)