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Gli scienziati sanno da tempo che il sonno, la memoria e l'apprendimento sono profondamente connessi. La maggior parte degli animali, dai moscerini agli esseri umani, hanno difficoltà a ricordare quando sono privati del sonno, e gli studi hanno dimostrato che il sonno è fondamentale per convertire la memoria di breve termine in memoria di lungo termine, un processo noto come «consolidamento della memoria».
Ma come funziona questo processo è tuttora un mistero.
La domanda è: il meccanismo che favorisce il sonno consolida anche la memoria, o sono due processi distinti eseguiti insieme? In altre parole, la memoria si consolida durante il sonno perché il cervello è a riposo (permettendo ai neuroni della memoria di lavorare), o sono i neuroni della memoria che ci inducono a dormire in realtà?
In un recente articolo sulla rivista eLife, Paula Haynes e Bethany Christmann del Griffith Lab propendono per la seconda possibilità. Essi hanno concentrato la loro ricerca sui neuroni dell'area dorsale mediale abbinata (DPM), i consolidatori della memoria ben noti della Drosophila. Essi hanno osservato, per la prima volta, che quando i neuroni DPM sono attivati, i moscerini dormono di più; quando li disattivano, i moscerini evitano di dormire.
Questi consolidatori della memoria inibiscono la veglia quando iniziano la conversione della memoria da breve a lungo termine. Tutto questo avviene in una sezione del cervello della Drosophila chiamata corpo a fungo, simile all'ippocampo, in cui sono memorizzati i nostri ricordi. Come si è visto, le parti del corpo a fungo responsabili della memoria e dell'apprendimento contribuiscono anche a mantenere sveglia la Drosophila.
"E' quasi come se quella parte del corpo a fungo dicesse «hey, rimani sveglia e impara questo»", dice Christmann. "Poi, dopo un po', i neuroni DPM cominciano la segnalazione per sopprimere quella sezione, come per dire «hai bisogno di dormire se vuoi ricordare questo in seguito»".
Capire come sono collegati il sonno e la memoria, in un sistema semplice come la Drosophila, può aiutare gli scienziati a svelare i segreti del cervello umano. "Sapere che il sonno e la memoria si sovrappongono nel cervello del moscerino può permettere ai ricercatori di restringere la loro ricerca negli esseri umani", dice Christmann. "Alla fine, potrebbe aiutare a capire come sono danneggiati sonno o memoria quando le cose vanno male, come nel caso dei disturbi di insonnia o di memoria".
Fonte: Leah Burrows in Brandeis University (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Paula R Haynes, Bethany L Christmann, Leslie C Griffith. A single pair of neurons links sleep to memory consolidation inDrosophila melanogaster. eLife, 2015; 4 DOI: 10.7554/eLife.03868
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