La quantità di tempo che una persona resta seduta nel corso della giornata è associata ad un rischio più alto di malattie cardiache, diabete, cancro e morte, indipendentemente dall'esercizio fisico regolare, secondo uno studio di revisione pubblicato oggi in Annals of Internal Medicine.
"Più della metà della giornata di una persona media è sedentaria. Si passa restando seduti, a guardare la televisione, o a lavorare al computer", ha detto il dottor David Alter, Senior Scientist del Toronto Rehab della University Health Network (UHN), e dell'Istituto Scienze Valutative Cliniche. "Il nostro studio rileva che, nonostante i miglioramenti alla salute derivanti dall'attività fisica, da soli potrebbero non essere sufficienti per ridurre il rischio di malattie".
La meta-analisi ha rivisto gli studi focalizzati sul comportamento sedentario. L'autore è Avi Biswas, dottorando del Toronto Rehab, dell'UHN e dell'Institute of Health Policy, Management and Evaluation della Università di Toronto, e l'autore senior è il Dott Alter, che è anche professore associato di Medicina alla Università di Toronto.
Gli autori hanno scoperto che gli effetti negativi sulla salute provocati dal tempo passato da seduti, tuttavia, sono più marcati tra coloro che fanno poco o nessun esercizio, rispetto a coloro che ne fanno di più. "I risultati suggeriscono che il rischio della grande sedentarietà sulla salute è meno pronunciato quando si aumenta l'attività fisica", ha detto Biswas. "Abbiamo bisogno di ulteriori ricerche per capire meglio quanta attività fisica è necessaria per compensare i rischi per la salute connessi con il molto tempo sedentario e per ottimizzare la nostra salute".
La ricerca futura dovrà contribuire a determinare quali interventi, oltre all'attività fisica, sono efficaci contro il rischio del tempo sedentario per la salute. "Evitare il tempo sedentario e fare esercizio fisico regolare sono entrambi importanti per migliorare la salute e la sopravvivenza", ha detto il dottor Alter. "Non è sufficiente fare esercizio per 30 minuti al giorno se si è sedentari per 23 ore e mezza".
Nel frattempo, il dottor Alter sottolinea le strategie che sono disponibili per ridurre il tempo seduto. L'obiettivo è diminuire il tempo sedentario di due o tre ore in un giorno di 12 ore.
Può essere rilevante perché: |
Malattie cardiache e diabete, il cui rischio è aumentato dalla sedentarietà, sono anche implicati nell'Alzheimer. |
"Il primo passo è monitorare il tempo da seduti; una volta che iniziamo a contarlo, saremo più propensi a cambiare il nostro comportamento", ha detto il dottor Alter. "Successivamente dobbiamo fissare obiettivi raggiungibili e trovare opportunità di incorporare una maggiore attività fisica, e meno tempo da seduti, nella nostra vita quotidiana. Ad esempio, al lavoro si può stare in piedi o muoversi per 1/3 minuti ogni mezz'ora; e quando si guarda la televisione, stare in piedi o fare esercizio fisico durante la pubblicità".
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Il lavoro del Dr. Alter è stato finanziato da un premio alla carriera di ricercatore dalla Heart and Stroke Foundation; e dalla cattedra di ricerca in prevenzione cardiovascolare e riabilitazione metabolica del Toronto Rehab/UHN.
Fonte: University of Toronto via Newswise (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Aviroop Biswas, Paul I. Oh, Guy E. Faulkner, Ravi R. Bajaj, Michael A. Silver, Marc S. Mitchell, and David A. Alter. Sedentary Time and Its Association With Risk for Disease Incidence, Mortality, and Hospitalization in Adults: A Systematic Review and Meta-analysis. Annals of Internal Medicine, 2015 DOI: 10.7326/M14-1651
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