La popolazione europea mediamente è sempre più anziana, una tendenza che potrebbe comportare gravi sfide per la sanità, i bilanci e la crescita economica.
Con il passaggio alla vecchiaia di una maggiore proporzione della popolazione di un paese, tendono a diminuire i livelli medi di cognizione e di produttività nazionale, e aumenta l'incidenza della demenza.
"E' di fondamentale importanza trovare i modi per migliorare la cognizione degli anziani, per il benessere economico dei paesi in via di invecchiamento", spiega il ricercatore dell'IIASA Vegard Skirbekk, che ha lavorato allo studio con i ricercatori Nicole Schneeweis e Rudolf Winter Ebmer all'Università di Linz.
Lo studio ha esaminato la variazione degli anni di scolarizzazione derivanti dalle riforme scolastiche obbligatorie attuate in sei paesi europei dal 1950 e 1970, misurando il funzionamento mentale degli anziani con vari livelli di scolarizzazione.
Risulta che l'onere del cambiamento demografico ha più probabilità di dipendere da quanto sono sane e in forma mentale le persone alle diverse età, rispetto alla conformazione esatta per età della popolazione. Lo studio mostra anche che l'istruzione tende a rafforzare significativamente la funzionalità del cervello, e che questo effetto persiste quando la persona invecchia.
Lo studio dimostra che le persone che hanno frequentato la scuola per periodi più lunghi a causa delle nuove normative ottengono risultati migliori in termini di funzionamento cognitivo rispetto a quelle che non l'hanno fatto.
Usando i dati provenienti da individui attorno ai 60 anni del «Survey of Health, Aging and Retirement in Europe», i ricercatori hanno trovato un impatto positivo della scolarizzazione sui punteggi della memoria. Il fatto che i giovani, o i loro genitori, non possano scegliere se andare di più a scuola suggerisce con forza che è la scuola la causa, piuttosto che le caratteristiche personali che potrebbero influenzare questa scelta, e potrebbe anche spiegare le differenze nella funzione cognitiva.
"Esaminare la variazione della scuola dell'obbligo è stato cruciale. Ci ha permesso di scoprire che l'istruzione è la causa di una migliore funzione cognitiva, e non una semplice correlazione", dice Winter-Ebmer.
Inoltre, lo studio ha trovato le prove di un effetto protettivo della scuola per il cervello: una maggiore istruzione rallenta il declino cognitivo. I ricercatori dicono che l'istruzione può essere una misura importante per mantenere le funzioni cognitive e una protezione dal declino cognitivo, alleviando così le sfide che l'invecchiamento della popolazione altrimenti potrebbe causare.
Fonte: International Institute for Applied Systems Analysis (>English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Nicole Schneeweis, Vegard Skirbekk, Rudolf Winter-Ebmer. Does Education Improve Cognitive Performance Four Decades After School Completion?Demography, 2014; DOI: 10.1007/s13524-014-0281-1
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