I pazienti con una diagnosi di demenza hanno un tasso di diagnosi di incontinenza urinaria circa tre volte maggiore, e di incontinenza fecale più di quattro volte maggiore, di chi non ha una diagnosi di demenza, secondo uno studio di Robert Grant (Kingston University e St. George, Università di Londra) e colleghi, apparso questa settimana su PLoS Medicine.
Inoltre gli autori dichiarano che i pazienti con demenza e incontinenza hanno più probabilità di ricevere farmaci per incontinenza e cateteri fissi, di quelli con incontinenza ma senza demenza.
Sono state analizzate le cartelle cliniche dei pazienti dell'Health Improvement Network (THIN), un database di quasi 500 praticanti di cure primarie nel Regno Unito. I ricercatori hanno estratto i dati di 54.816 persone di 60 anni con una diagnosi di demenza e un campione stratificato per età e sesso di 205.795 persone senza diagnosi di demenza, dal 2001 al 2010. Il database THIN non distingue gli ospiti in casa di cura da quelli che vivono nella propria casa.
Gli uomini con una diagnosi di demenza hanno un tasso annuo di prima diagnosi di incontinenza urinaria di 42,3 (intervallo di confidenza 95%, 40.9.8) per 1000, rispetto al 19,8 (19.4.3) per 1.000 degli uomini senza una diagnosi di demenza. Tra le donne, i tassi di una prima diagnosi di incontinenza urinaria sono del 33,5 (32.6.5) per 1.000 donne con una diagnosi di demenza, rispetto al 18,6 (18.2.9) per 1.000 donne senza una diagnosi di demenza. I tassi della prima diagnosi di incontinenza fecale sono dell'11,1 (10.4.9) per 1.000 degli uomini con una diagnosi di demenza rispetto al 3,1 (2.9.3) per 1.000 degli uomini senza una diagnosi di demenza. Per le donne con diagnosi di demenza, il 10,1 (9.6.6) per 1.000 ha avuto una prima diagnosi di incontinenza fecale, rispetto al 3,6 (3.5.8) per 1.000 di donne senza una diagnosi di demenza. Il tasso corretto per la prima diagnosi di incontinenza urinaria era del 3,2 (2.7.7) negli uomini e del 2,7 (2.3.2) nelle donne, e per l'incontinenza fecale era del 6 (5.1.0) negli uomini e 4,5 (3.8.2) nelle donne.
Il rapporto tra tasso di uso di trattamento farmacologico per l'incontinenza urinaria era del 2,2 (1.4.7) per entrambi i sessi, e di cateteri urinari era del 1,6 (1.3.9) negli uomini e 2,3 (1.9.8) nelle donne. I cateteri urinari sono noti per aumentare il rischio di infezione del tratto urinario.
Un limite dello studio è che gli autori dovevano dipendere dalla codifica di diagnosi e prescrizioni presenti nel database per determinare la diagnosi di demenza e incontinenza.
Essi affermano che "l'incontinenza è un problema comune per le persone con demenza che vivono in casa. I fornitori e i programamtori dei servizi per la demenza dovrebbero anticipare gli alti livelli di bisogno, compresa la consulenza e il supporto per i caregiver che gestiscono l'incontinenza. Alcuni aspetti della gestione clinica dell'incontinenza urinaria sono diversi per i pazienti con demenza rispetto a quelli senza. Sono necessari ulteriori studi per comprendere il ragionamento clinico degli operatori sanitari che prestano assistenza a questa popolazione, in particolare per l'uso di cateteri, dati i rischi noti".
Fonte: Public Library of Science.
Riferimento: Robert L. Grant, Vari M. Drennan, Greta Rait, Irene Petersen, Steve Iliffe. First Diagnosis and Management of Incontinence in Older People with and without Dementia in Primary Care: A Cohort Study Using The Health Improvement Network Primary Care Database. PLoS Medicine, 2013; 10 (8): e1001505 DOI: 10.1371/journal.pmed.1001505
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra: |