L'anemia, la carenza di globuli rossi, può aumentare il rischio di demenza, secondo uno studio pubblicato nell'edizone online del 31 Luglio 2013 di Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.
"L'anemia è comune negli anziani ed è presente in circa il 23 per cento degli adulti di oltre 65 anni", ha detto l'autrice dello studio Kristine Yaffe, MD, dell'Università della California di San Francisco e membro della American Academy of Neurology. "La condizione è collegata anche da vari studi ad un rischio maggiore di morte precoce".
Per questo studio, è stata testata l'anemia a 2.552 anziani di età compresa tra 70 e 79 anni, che sono stati anche sottoposti a test di memoria e di pensiero per oltre 11 anni. Tra questi, 393 avevano anemia all'inizio dello studio. Alla fine dello studio, 445 partecipanti (circa il 18 per cento) avevano sviluppato la demenza.
La ricerca ha scoperto che le persone anemiche all'inizio dello studio avevano un rischio maggiore di quasi il 41 per cento di sviluppare demenza rispetto a coloro che non erano anemici. Il legame è rimasto anche dopo aver considerato altri fattori, come l'età, la razza, il sesso e l'educazione. Dei 393 anemici, 89 (23 per cento) hanno sviluppato la demenza, rispetto ai 366 su 2.159 non anemici (17 per cento).
"Ci sono diverse spiegazioni del perché l'anemia può essere legata alla demenza., Ad esempio, l'anemia può essere un marcatore della cattiva salute in generale, o i bassi livelli di ossigeno derivanti dall'anemia possono avere un ruolo nella connessione. Le carenze di ossigeno al cervello hanno dimostrato di ridurre la memoria e la capacità di pensiero e possono contribuire a danneggiare i neuroni", ha detto la Yaffe.
Lo studio è stato finanziato dal National Institute on Aging e dall'American Health Assistance Foundation.
Fonte: American Academy of Neurology (AAN).
Riferimento: Chang Hyung Hong et al. Anemia and risk of dementia in older adults Findings from the Health ABC study. Neurology, 2013 DOI: 10.1212/WNL.0b013e31829e701d
Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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