Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Individuato nuovo biomarcatore precoce di Alzheimer

Fonte: Collection of Carol DonnerRicercatori spagnoli e italiani comunicano che, secondo i risultati di un loro studio, è stato individuato un nuovo marcatore che consente di individuare precocemente le modifiche correlate all'Alzheimer.

Lo studio è pubblicato nell'edizione di Settembre 2012 di Brain.


La perdita neuronale nell'Alzheimer, che si correla al deterioramento cognitivo meglio della deposizione di amiloide, è attualmente misurata dal grado di atrofia in specifiche regioni del cervello. Tuttavia i marcatori funzionali, come la densità recettoriale GABAA (un marcatore dell'integrità neuronale), potrebbero essere più sensibili. Nell'ippocampo post-mortem, l'espressione RNA del messaggero GABAA è ridotta anche nel decadimento cognitivo lieve.


I ricercatori hanno misurato il potenziale di legame GABAA in tutto il cervello in vivo, utilizzando tomografia ad emissione di positroni con [11 C]-flumazenil e hanno confrontato il legame GABAA con le misure metaboliche e volumetriche. A questo scopo, hanno studiato 12 soggetti, sei pazienti con Alzheimer e sei controlli sani con la tomografia ad emissione di positroni con [11 C]-flumazenil e [18 F]-fluorodeossiglucosio, nonché con la risonanza magnetica ad alta risoluzione. I dati sono stati valutati sia con metodi parametrici basati su voxel che con metodi di volume di interesse.


Hanno scoperto che nell'Alzheimer precoce, con l'analisi voxel-based, il vincolo del [11 C]-flumazenil era diminuito nelle regioni della corteccia temporale infero-mediale, della corteccia retrospleniale e della perisilviano posteriore. Le differenze tra gruppi hanno raggiunto la significatività corretta quando si è utilizzata una funzione di dati arteriali. Il metabolismo, misurato con tomografia ad emissione di positroni e misurazioni volumetriche ottenute con la risonanza magnetica, ha mostrato cambiamenti nelle regioni colpite dall'Alzheimer precoce, ma, diversamente dal vincolo del [11 C]-flumazenil e probabilmente a causa delle dimensioni del campione, i risultati basati su voxel hanno raggiunto il corretto significato in qualsiasi regione del cervello.


Con l'analisi del volume di interesse, l'ippocampo e il giro posteriore cingolato hanno evidenziato un minore vincolo di [11 C]-flumazenil. Inoltre il legame ippocampale del [11 C]-flumazenil si è correlato con le prestazioni della memoria. Sorprendentemente il vincolo del [11 C]-flumazenil è diminuito proprio nelle regioni che presentano il maggior grado di perdita neuronale in studi post-mortem dell'Alzheimer.


Da questi dati, i ricercatori concludono che il vincolo del [11 C]-flumazenil potrebbe essere un marcatore utile della perdita neuronale nell'Alzheimer precoce.


Hanno collaborato allo studio Belen Pascual e Joseph C. Masdeu della Neuroscience Division, Centre for Applied Medical Research, University of Navarra, Pamplona, Spain; Javier Arbizu, Josep M. Marti-Climent, Elena Prieto, Ivan Peñuelas e Gemma Quincoces del CIBERNED di Pamplona e Department of Nuclear Medicine, University of Navarra, Pamplona; Rosina Zarauza del Department of Anaesthesiology and Critical Care, University of Navarra, Pamplona; e Sabina Pappatà del Institute of Biostructure and Bioimaging, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Naples, Italy.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Riferimento: Belen Pascual, Elena Prieto, Javier Arbizu, Josep M. Marti-Climent, Ivan Peñuelas, Gemma Quincoces, Rosina Zarauza, Sabina Pappatà, Joseph C. Masdeu. Decreased carbon-11-flumazenil binding in early Alzheimer’s disease. Brain (2012) 135 (9): 2817-2825. doi: 10.1093/brain/aws210

Pubblicato in Brain nel numero di Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.