Quando le cellule cerebrali iniziano a emanare troppa proteina amiloide, il segno distintivo dell'Alzheimer, gli astrociti, che normalmente le nutrono e le proteggono, consegnano invece un pacco suicidia, riferiscono i ricercatori.
L'amiloide viene espulsa da tutti i neuroni, ma il ritmo aumenta con l'invecchiamento e accelera drasticamente nell'Alzheimer. Gli astrociti, che forniscono sangue, ossigeno e sostanze nutritive ai neuroni, oltre a tirare fuori alcuni dei loro rifiuti, vengono attivati e accesi dall'eccessiva amiloide.
Ora ricercatori hanno mostrato che un altro modo in cui gli astrociti rispondono è confezionando il ceramide lipidico con la proteina PAR-4, che anche da soli possono fare danni, ma insieme sono un "duo mortale" assoluto, ha detto il Dott. Erhard Bieberich, biochimico del Medical College of Georgia nella Georgia Health Sciences University. "Se il neurone produce qualcosa di tossico e lo scarica alla tua porta, cosa fai?", ha detto Bieberich, autore corrispondente dello studio pubblicato sul Journal of Biological Chemistry. "Probabilmente faresti qualcosa per difenderti".
I ricercatori ipotizzano che questo pacco rivestito di lipide alla fine li uccide entrambi, il che potrebbe contribuire a spiegare la morte delle cellule cerebrali e la contrazione che si verifica nell'Alzheimer. "Se muoiono gli astrociti, anche i neuroni muoiono", dice Bieberich, notando che gli studi suggeriscono che l'amiloide in eccesso da sola non uccide le cellule cerebrali. "Ci deve essere un processo secondario che tossifica l'amiloide, altrimenti il neurone si auto-intossica prima di produrre una grande placca", ha detto. "Il neurone morirebbe prima".
Una delle numerose strade da percorrere è capire se un anticorpo di ceramide può essere un valido trattamento di Alzheimer. Negli studi sulle cellule cerebrali di esseri umani con Alzheimer, nonché su un modello animale della malattia, gli anticorpi alla ceramide e Par-4 hanno impedito la morte degli astrociti indotta dall'amiloide. Ceramide e Par-4 vengono imballati in vescicole rivestite di lipidi chiamate esosomi; tutte le cellule secernono migliaia di queste vescicole ma gli scienziati stanno solo iniziando a capire la loro funzione normale. Quando esosomi diventano mortali, sono chiamati apoxosomi.
Ceramide e Par-4 in genere non sono in una vescicola, ma piuttosto in due parti distinte di una cellula. Il ceramide sembra assumere un ruolo guida nel mettere insieme le due cose, quando ha di fronte l'amiloide. Bieberich e colleghi dell'Università della Georgia hanno riferito nel 2003 che il duo micidiale aiuta ad eliminare i duplicati di cellule cerebrali che appaiono presto nello sviluppo cerebrale, quando la loro sopravvivenza potrebbe tradursi in un cervello malformato. Sospettano quindi che il duo potrebbe anche avere un ruolo nell'Alzheimer.
I fattori di rischio per l'Alzheimer sono l'invecchiamento, la storia familiare e genetica, secondo l'Alzheimer's Association. Una crescente evidenza suggerisce che l'Alzheimer condivide anche molti degli stessi fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, come il colesterolo alto, la pressione alta e l'inattività.
Primi co-autori dello studio finanziato dal National Institutes of Health sono il Dott. Guanghu Wang, ricercatore, e il Dott. Michael Dinkins, borsista post-dottorato.
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Pubblicato in Alzheimer's Reading Room il 22 Maggio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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