Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Donepezil e memantina insieme hanno aumentato dopo 5 anni la vita dei pazienti di Alzheimer

Il morbo di Alzheimer (MA) è la malattia neurodegenerativa più comune al mondo, colpisce oltre 50 milioni di persone a livello globale. È anche tra le più fatali, dimostrandosi una delle prime 5 cause di morte in tutto il mondo. Tuttavia, la maggior parte dei trattamenti attualmente disponibili è limitata ad alleviare i sintomi della malattia.


Ora, un nuovo studio condotto da ricercatori della Chapman University ha esplorato l'efficacia dell'uso congiunto di due farmaci esistenti per il MA, per ridurne la mortalità. Fino ad oggi è uno degli studi di trattamento del MA più grandi e completi.


Lo studio pubblicato questo mese su Communications Medicine, con autore senior il professore Cyril Rakovski, ha scoperto che combinare i due farmaci più comuni per il MA, Donepezil e Memantina, ha prolungato oltre i 5 anni dalla diagnosi la vita di circa 303.000 persone con MA negli Stati Uniti.


I ricercatori hanno studiato i dati medici anonimi di 12.744 pazienti a cui è stata diagnosticata la malattia, concentrandosi su pazienti che hanno ricevuto i tre trattamenti più comuni per curare la malattia: l'inibitore dell'acetilcolinesterasi Donepezil (28,94%), l'antagonista del recettore NMDA Memantina (10,7%), e il Donepezil insieme alla Memantina (9,11%). Circa la metà dei pazienti (45,54%) non ha ricevuto alcun trattamento farmacologico e questo gruppo è servito da controllo.


I ricercatori hanno monitorato l'esito dei pazienti 5 anni dopo, scoprendo che i tassi di mortalità dei pazienti senza trattamento farmacologico, quelli con solo Memantina e quelli con solo Donepezil erano più alti rispettivamente del 36%, del 32% e del 42% rispetto all'uso combinato. Quindi gli autori hanno implementato tecniche statistiche avanzate per ottenere stime imparziali degli effetti del trattamento e garantire la solidità dei risultati.


Con queste analisi, hanno confermato un'interazione significativa e benefica farmaco-farmaco, indicante che l'uso combinato di Donepezil e Memantina ha aumentato significativamente la probabilità di sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con MA rispetto a nessun farmaco e all'uso singolo di Memantina e Donepezil. In particolare, rispetto a nessun farmaco, l'uso combinato di Memantina e Donepezil ha aumentato significativamente la probabilità di sopravvivenza a 5 anni di 0,05 (6,4%).


"La ricerca sottolinea l'importanza del trattamento combinato, suggerendo che può estendere la vita dei pazienti e ridurre i costi medici", ha affermato il primo autore, il dott. Ehsan Yaghmaei. "Questo studio completo di inferenza causale, usando un database medico di grande qualità, fornisce prove forti per l'adozione dell'approccio terapeutico combinato per migliorare gli esiti dei pazienti e l'efficienza sanitaria."


Il dott. Yaghmaei e i colleghi della Chapman University hanno collaborato con i ricercatori della University of North Carolina di Chapel Hill, dell'ospedale pediatrico della Contea di Orange e della University of California di Irvine.


I risultati suggeriscono l'importanza di rivalutare gli attuali protocolli di trattamento per il MA e offrono la speranza che questo nuovo standard di cura possa aiutare i milioni di persone colpite da questa malattia devastante.

 

 

 


Fonte: Chapman University via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: E Yaghmaei, [+6], C Rakovski. Combined use of Donepezil and Memantine increases the probability of five-year survival of Alzheimer’s disease patients. Commun Med, 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.