Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Diversità dei neuroni influisce sulla memoria, secondo uno studio

different kinds of neuronsCellule piramidali

I neuroni in un'area chiave del cervello hanno funzioni diverse in base alla loro esatta identità genetica e, quindi, dettagliare questa diversità potrebbe portare a una migliore comprensione della flessibilità di calcolo e della capacità di memoria del cervello, informando potenzialmente le opzioni di trattamento delle malattie, secondo i risultati di uno studio di ricercatori della Cornell.


Di recente si è trovato che le cellule piramidali nella regione CA1 dell'ippocampo, una volta ritenute una raccolta uniforme di neuroni, sono invece molto diverse. Ma il ruolo di questa diversità nelle funzioni cognitive non era stato esaminato da vicino fino ad ora.


"La maggior parte degli studi sulla memoria presuppongono che l'ippocampo e la corteccia siano come scatole nere: strutture monolitiche, insiemi omogenei di neuroni", ha affermato il coautore senior Antonio Fernandez-Ruiz, assistente professore di neurobiologia e comportamento e ricercatore di scienze della vita, nella facoltà di Arti e Scienze (A&S). "Quindi, in pratica, hai due scatole nere che si parlano, ma non conosci esattamente i loro componenti".


Ciò che Fernandez-Ruiz e il suo team (che includeva la coautrice senior Azahara Oliva, assistente prof.ssa di neurobiologia e comportamento) hanno scoperto nei test sui ratti, è che i neuroni CA1 codificano simultaneamente le informazioni relative al compito, ma poi inviano impulsi a bersagli diversi a seconda che i neuroni siano in profondità nell'ippocampo o in superficie.


"Abbiamo scoperto che ci sono almeno due modi diversi in cui queste strutture parlano tra loro", ha detto. "E ci sono circuiti specializzati integrati da diversi tipi di cellule che codificano diversi tipi di informazioni e li inviano a diverse parti del cervello".


Per il loro studio su ratti impegnati in compiti di memoria e nel sonno, il laboratorio ha esaminato un gran numero di neuroni registrati simultaneamente, usando sonde di silicio ad alta densità. Le sonde rilevano l'attività di codifica delle cellule, coordinate da oscillazioni sincrone note come 'increspature a onde acute' (sharp-wave ripples).


Come avevano scoperto in studi precedenti, le cellule piramidali CA1 (chiamate così dalla loro forma) differivano in alcune delle loro proprietà fisiologiche a seconda di dove si trovavano nell'ippocampo (profondo, medio o superficiale). Questa diversità è fondamentale nello sviluppo della memoria, ha affermato Fernandez-Ruiz.


Una scoperta chiave in questo lavoro: mentre le cellule piramidali CA1 profonde davano il contributo principale alla sequenza e alle dinamiche di assemblaggio, quelle superficiali erano reclutate specificamente durante il richiamo di nuove esperienze e guidavano la formazione della memoria.


"Quando impari qualcosa di nuovo", ha detto, "questi aspetti dell'esperienza possono essere separati e codificati da popolazioni specializzate di neuroni, quindi trasmessi in diverse aree, specializzate nell'elaborazione di diversi tipi di informazioni. Riteniamo che ciò sia importante perché fornisce maggiore flessibilità al sistema".


I ricercatori hanno anche caratterizzato un circuito precedentemente sconosciuto che coinvolge l'ippocampo e la corteccia, con ha un ruolo nel consolidamento della memoria. Questa maggiore comprensione della diversità neuronale dell'ippocampo potrebbe aiutare a puntare le aree colpite dalla demenza, ha affermato la Oliva:

"Una malattia come l'Alzheimer è caratterizzata dal deterioramento di questa comunicazione tra l'ippocampo e la corteccia, ma non sappiamo se intere strutture siano interrotte o, più probabilmente, ad essere più colpiti sono alcuni tipi specifici di neuroni in queste strutture.

"Se si potesse determinare quale aspetto della memoria è interrotto, allora forse potremmo risalire alla specializzazione di diversi tipi di cellule e forse impiegare terapie nuove e più mirate".

 

 

 


Fonte: Tom Fleischman in Cornell University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: RE Harvey, ...[+3], A Fernandez-Ruiz. Hippocampo-cortical circuits for selective memory encoding, routing, and replay. Neuron, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.