Ricercatori del Cedars-Sinai hanno trovato indizi negli occhi indicatori della malattia in fase iniziale.
Le anomalie dei vasi sanguigni degli occhi sono un fattore importante nella progressione del morbo di Alzheimer (MA), secondo una ricerca eseguita al Cedars-Sinai e pubblicata su Alzheimer's & Dementia. Questi cambiamenti corrispondono ai cambiamenti nel cervello, offrendo una nuova possibilità di diagnosi precoce.
“Questo studio ci permette di capire meglio i cambiamenti vascolari associati al MA, soprattutto nella retina, lo strato di tessuto nervoso della parte posteriore dell'occhio", ha affermato Maya Koronyo-Hamaoui PhD, prof.ssa di neurologia, neurochirurgia e scienze biomediche al Cedars-Sinai e autrice senior dello studio. "Indica anche il danno che il MA causa ai vasi sanguigni nella retina, segnando un nuovo percorso non invasivo per la diagnosi precoce e il monitoraggio della progressione della malattia".
Gli investigatori hanno confrontato i vasi sanguigni nelle retine raccolte da 24 donatori umani con MA, 10 donatori con lieve compromissione cognitiva (MCI, mild cognitive impairment) e 27 con cognizione normale. Nei pazienti con MA e MCI, hanno trovato uno dei primi segni del MA visti finora: l'interruzione della barriera ematica-retinica, dove delle cellule strettamente unite impediscono a sostanze dannose di entrare nel tessuto retinico.
"Nei pazienti con MA, abbiamo scoperto che c'era un deficit di ben il 70% in quella barriera, il che significa che le sostanze dannose possono passare ed entrare nel tessuto retinico", ha affermato Haoshen Shi MD/PhD, scienziato del progetto e primo autore dello studio. "Vediamo che ciò si verifica molto presto, in pazienti solo con lieve compromissione funzionale".
Il danno alla barriera emato-retinica era fortemente associato a una condizione chiamata 'angiopatia amiloide cerebrale' (CAA), l'accumulo di proteine amiloidi nei piccoli vasi sanguigni, e ad altre malattie vascolari nel cervello.
"Attualmente, l'unico modo per rilevare la CAA nei pazienti è l'esame dei campioni di tessuto cerebrale post mortem", ha affermato la Koronyo-Hamaoui. "Ulteriori ricerche e lo sviluppo di scansioni retiniche avanzate, attraverso il danno vascolare e alla barriera emato-retinica potremmo avere la prima opportunità di rilevare la CAA nei pazienti viventi".
Lo studio ha anche scoperto che depositi di una proteina chiamata amiloide-beta 40 si accumulano nelle arterie retiniche dei pazienti con MA, irrigidendo le arterie, interrompendo il flusso sanguigno e impedendo alle arterie di eliminare le sostanze dannose dalla retina. Sono necessari ulteriori studi per determinare se i depositi si accumulano a causa del danno ai vasi sanguigni o se sono essi stessi la causa del danno, ha detto la Koronyo-Hamaoui.
"I tessuti retinici e cerebrali sono ricchi di vasi sanguigni e un afflusso di sangue elevato è fondamentale per la loro funzione", ha detto la Koronyo-Hamaoui. "La limitazione dell'afflusso di sangue, che può verificarsi a causa del danno che mostriamo qui, significa che queste cellule non ottengono l'ossigeno e i nutrienti di cui hanno bisogno".
La scansione retinica avanzata, che esaminerebbe i vasi sanguigni e l'accumulo di proteine in modo non invasivo nei pazienti viventi, è in fase di sviluppo ma non ancora approvata dalla Food and Drug Administration, ha affermato la Koronyo-Hamaoui.
"Come estensione anatomica del cervello, la retina è ampiamente considerata una finestra sui disturbi del sistema nervoso centrale", ha affermato Keith L. Black MD, presidente del Dipartimento di Neurochirurgia e docente di neuroscienze al Cedars-Sinai. "Questo lavoro aumenta i recenti progressi nella scansione retinica avanzata, e nell'identificazione di altri biomarcatori della retina, per far avanzare la scienza del rilevamento precoce del MA".
Nel frattempo, la Koronyo-Hamaoui consiglia alle persone di fare il possibile per mantenere sano il sistema circolatorio, compresi i vasi sanguigni nella retina e nel cervello, per aiutare a prevenire CAA e demenza:
"Controllare l'ipertensione, seguire una dieta sana a basso contenuto di zucchero, ridurre il consumo di alcol ed evitare il fumo aiuta a prevenire l'infiammazione cronica e il danno ai vasi sanguigni. Il nostro studio mostra che il danno ai vasi sanguigni è un elemento importante nella progressione del MA".
Fonte: Cedars-Sinai (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Haoshen Shi, ...[+14], M Koronyo-Hamaoui. Retinal arterial Aβ40 deposition is linked with tight junction loss and cerebral amyloid angiopathy in MCI and AD patients. Alzheimer's & Dementia, 11 May 2023, DOI
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