Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Grafici di crescita del cervello aiutano a capire le malattie mentali

Ricercatori del Medical Center della Radboud University (Olanda) hanno sviluppato un insieme di grafici di crescita del cervello. Questi 'grafici cerebrali' forniscono modelli di riferimento per lo sviluppo e l'invecchiamento del cervello in tutta la durata della vita umana, basati su un insieme di dati molto ampio. Questi modelli possono essere usati per fare previsioni personalizzate per ogni individuo, pertinenti a molte condizioni cerebrali e quindi hanno un potenziale clinico alto. Gli strumenti e i modelli software sono disponibili online. Il lavoro è stato pubblicato in eLife.

example of brain growth chartEsempio di grafico di crescita del cervello: il volume dell'amigdala da 2 a 100 anni di età (yr=anni).

"Quasi tutti hanno familiarità con i grafici di crescita usati per misurare lo sviluppo dei bambini, ad esempio i grafici di crescita dell'Organizzazione Mondiale della Sanità", afferma Andre Marquand, ricercatore del Dipartimento di Neuroscienze Cognitive del Centro Medico della Radboud University. "Questi modelli vengono usati in tutto il mondo per valutare lo sviluppo dei bambini, ad esempio tracciando il peso corporeo o l'altezza in funzione dell'età. I pediatri tracciano lo sviluppo di un singolo bambino a fronte della variazione nella popolazione fornita da questi grafici di crescita, al fine di rilevare, ad esempio, il ritardo dello sviluppo".


I ricercatori hanno ora fatto la stessa cosa per il cervello: grafici di crescita per valutare lo sviluppo e l'invecchiamento del cervello, non solo per i bambini, ma per l'intera durata della vita da 2 a 100 anni.


"Abbiamo analizzato le scansioni a risonanza magnetica ad alta risoluzione di quasi 60.000 persone da 80 scanner MRI in tutto il mondo"
, spiega Saige Rutherford, dottoranda e prima autrice. "Abbiamo usato le misure del volume di diverse strutture cerebrali o lo spessore della corteccia cerebrale a diverse età, e abbiamo creato grafici di crescita per ogni regione del cervello, un atlante a grana fine del cervello umano per tutta la vita".

 

Alterazioni nella struttura del cervello

Questi modelli consentono previsioni per singola persona sulla crescita e l'invecchiamento del cervello, rispetto alla normalità della popolazione. Marquand:

"Questo fornisce un riferimento alla variazione della mappa nei vari individui e può essere usato per contribuire a comprendere molte condizioni diverse del cervello, come ADHD, schizofrenia, demenza e Alzheimer".


Questi modelli hanno molti usi: possono essere utili per rilevare le modifiche nella struttura cerebrale che potrebbero indicare l'emergere di un disturbo mentale in una fase molto precoce. I modelli possono valutare se una regione nel cervello è più spessa o sottile di quanto dovrebbe essere per un individuo, rispetto alla media in questa fase di vita.


Ma sono utili anche per stratificare i disturbi mentali. Ad esempio, trovare le comunanze tra individui che potrebbero descrivere diversi sottotipi di disturbi, o in futuro, identificare individui che potrebbero rispondere a determinati trattamenti. Inoltre, il modello consente di monitorare la progressione della malattia nel tempo e anche di monitorare l'effetto di un trattamento.

 

Impronte digitali del cervello

Un modello di riferimento per il cervello come questo non era finora disponibile. I modelli e anche il software per usarli sono disponibili liberamente online per la comunità.


"Usiamo un software consolidato di elaborazione chiamato Freesurfer per misurare il volume e lo spessore delle strutture cerebrali", spiega Marquand. "Questo programma è usato da migliaia di ospedali in tutto il mondo, quindi possono facilmente ottenere le misure di cui hanno bisogno e usare il nostro software per determinare come collocare all'interno della popolazione un gruppo dei loro pazienti, o di partecipanti a uno studio".


Nel prossimo futuro, Marquand pensa che il software potrebbe essere di grande uso negli studi clinici:

"Se vuoi indagare su un nuovo farmaco per una certa condizione del cervello, ad esempio l'Alzheimer, puoi usare il nostro software per identificare i soggetti, con un particolare profilo, come la degenerazione della fase iniziale. Ciò potrebbe funzionare come una 'impronta digitale nel cervello' che potrebbe rendere la ricerca più efficiente facilitando la rilevazione delle differenze tra gruppi di persone. Alla fine tali strumenti potrebbero anche essere utili nella pratica clinica per puntare con precisione farmaci o interventi per le persone che ne hanno bisogno".

 

 

 


Fonte: Radboud University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Saige Rutherford, Charlotte Fraza, Richard Dinga, Seyed Mostafa Kia, Thomas Wolfers, Mariam Zabihi, Pierre Berthet, Amanda Worker, Serena Verdi, Derek Andrews, Laura Han, Johanna Bayer, Paola Dazzan, Phillip McGuire, Roel Mocking, Aart Schene, Chandra Sripada, Ivy Tso, Elizabeth Duval, Soo-Eun Chang, Brenda Pennix, Mary Heitzeg, Alexandra Burt, Luke Hyde, David Amaral, Christine Wu Nordahl, Ole Andreasssen, Lars Westlye, Roland Zahn, Henricus Ruhe, Christian Beckmann, Andre Marquand. Charting brain growth and aging at high spatial precision. eLife, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.