Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Test di memoria "identifica l'Alzheimer precocemente"

I medici saranno in grado di identificare i segni iniziali dell'Alzheimer prima, grazie ad un nuovo test della memoria di 10 minuti, a base di figure.

Attualmente solo il 40 per cento delle 750.000 persone affette da demenza in Gran Bretagna ricevono un qualche aiuto o trattamento

Il test basato su iPad consentirà ai medici di base di testare i pazienti in ambulatori cittadini, piuttosto che dover fare riferimento ad ambulatori specialistici, che potrebbero alzare il costo della diagnosi.

Attualmente solo il 40 per cento delle 750.000 persone affette da demenza in Gran Bretagna riceve un qualche aiuto o un trattamento, perché gli altri non hanno avuto la diagnosi. Questo perchè in parte individuare positivamente la malattia - in particolare l'Alzheimer stesso - può essere difficile.

Gli scienziati dietro il nuovo test Cantab Pal dicono che individua l'Alzheimer nello stadio iniziale e un precursore della demenza, chiamato decadimento cognitivo lieve (MCI), prima che dei test attuali, perché esamina la parte del cervello che inizia a deteriorarsi prima, chiamata ippocampo. Si svolge ricordando dettagli fugaci di tutti i giorni, come dove si parcheggia la macchina, o dove si mette la chiave, una funzione chiamata memoria episodica, ha spiegato il prof Barbara Sahakian, neuroscienziata clinica all'Università di Cambridge.

Al contrario, ha detto, il test cognitivo per la demenza più diffuso oggi, il mini-Mental State Examination (MMSE), prende in esame una parte che si deteriora più tardi nel corso dellla malattia, chiamata neocorteccia temporale. Questa memorizza la memoria di apprendimento, o 'semantica'. Ai pazienti viene chiesto "Chi è il Primo Ministro?" o invitato a ripetere tre parole, come ad esempio 'mela', 'penny' e 'table'. Tuttavia, spesso questo sottovaluta il grado di Alzheimer nelle persone ben istruite. Inoltre aiuta ad identificare la malattia solo quando ha già causato gravi danni cerebrali.

Con il nuovo test a base di immagini, ai pazienti viene chiesto di ricordare la posizione sullo schermo dell'iPad di simboli diversi che lampeggiano brevemente. Il test diventa progressivamente più difficile. I partecipanti devono prima ricordare dove lampeggia un unico simbolo, in uno dei sei possibili riquadri, alla fine gli viene chiesto di ricordare dove erano sei simboli. La ricerca indica che il test è accurato al 95 per cento nel distinguere correttamente le persone sane da quelle con decadimento cognitivo lieve, ed nel individuare quelli con MCI rispetto a quelli con l'Alzheimer stesso.

Ha individuato le persone con decadimento cognitivo fino a 32 mesi prima che fossero ufficialmente diagnosticate con Alzheimer, ha detto il dottor Andrew Blackwell, responsabile scientifico della nuova azienda che ha sviluppato il test, chiamata Cognition Cambridge. Se il test viene adottato dai medici generici, potrebbe significare che molte più persone avranno la prescrizione di farmaci da cura. Nel mese di marzo il National Institute of Health and Clinical Excellence (Nice) ha cambiato i criteri di qualificazione per tre farmaci - Aricept, Reminyl e Exelon - consentendo a tutti coloro con stadio precoce di Alzheimer di averli su prescrizione medica. Prima, i pazienti dovevano mostrare sintomi moderati o peggio.

La Prof.ssa Sahakian crede che la via da seguire sia ancora un trattamento precoce:

"Vogliamo davvero essere in grado di rilevare l'Alzheimer molto presto e arrestarlo nella fase in cui le persone funzionano ancora bene. Non vogliamo dare questi farmaci alle persone [solo] quando sono già in uno stadio avanzato".

Il dottor Andrew Blackwell ha detto che il test è stato già registrato come dispositivo medico approvato da NHS. È attualmente testato da un gruppo di esperti in salute e l'azienda spera di iniziare a vendere il test attraverso il Servizio Sanitario Nazionale il prossimo anno, concedendo probabilmente i brevetti alle aziende sanitarie o ai consorzi di medici generici. Il test è stato formulato solo per identificare il MCI e l'Alzheimer (che rappresenta circa il 60 per cento dei casi di demenza).

La Dssa Anne Corbett, della Società di Alzheimer, ha detto che il test potrebbe aiutare a cambiare il "quadro spaventoso" dei tanti casi di Alzheimer mai diagnosticati, che condanna centinaia di migliaia di persone a soffrire "senza aiuto, supporto o trattamento". "Tuttavia, è troppo presto per dire se si rivelerà uno strumento utile, efficace e preciso per i medici", ha aggiunto. "Ora dobbiamo aspettare i risultati delle prove per vedere se può adattarsi al più ampio processo di diagnosi".

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.



Stephen AdamsScritto da , corrispondente medico.

Pubblicato in TheTelegraph il 7 settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.