Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'imaging per differenziare le demenze

Photo: Lin Goings, BMC MediaL'accuratezza della diagnostica clinica di routine per la demenza varia dal 50 all'80 per cento.

Ma la capacità di differenziare l'Alzheimer, dalla demenza con corpi di Lewy e dalla demenza del lobo fronto-temporale, sarà fondamentali quando saranno identificate le strategie terapeutiche di trattamento.


L'imaging PET con nuovi radiofarmaci potrebbe fornire ai medici la chiave di cui hanno bisogno per svelare i misteri di demenze varie, ha detto Kirk A. Frey (foto), MD, PhD, il 10 giugno al pubblico durante la sessione plenaria della riunione annuale della Society of Nuclear Medicine (SNM).


L'onere economico annuale della demenza ha raggiunto i 150 miliardi di dollari, ha detto Frey, responsabile di medicina nucleare all'Università del Michigan di Ann Arbor, aggiungendo che è destinato a triplicare nei prossimi 20 anni. Nel momento in cui i ricercatori si concentrano sullo sviluppo di interventi terapeutici per ritardare o trattare la demenza, è necessaria l'identificazione precisa della sindrome di demenza in quanto gli interventi mirati all'accumulo di amiloide, per esempio, sarà inefficace nei pazienti con demenza non-Alzheimer.


Inoltre gli antipsicotici, pur essendo controindicati per i pazienti con alcuni tipi di demenza, possono essere efficaci in altri. Infine, Frey ha osservato che i progressi nella terapia che modifica la malattia richiedono una comprensione delle neuropatologie sottostanti. Tutte le sindromi neurodegenerative sono caratterizzate da accumulo patologico di proteine, e tuttavia differenze fondamentali definiscono ogni sindrome. La diagnosi definitiva di Alzheimer richiede la conferma istopatologica delle placche amiloidi e dei grovigli neurofibrillari.


La FDG-PET ha rivelato alcune intuizioni nell'Alzheimer, mostrando le caratteristiche metaboliche come l'ipometabolismo del glucosio corticale e i difetti asimmetrici, anche se internamente coerenti. Tuttavia, uno studio pubblicato l'8 agosto 2006, in Neurology ha dimostrato la tendenza di circa il 10 per cento delle persone anziane ad avere normali modelli che ricordano l'Alzheimer. "Che cosa significa questo? E' possibile che [queste] scansioni stiano raffigurando qualcos'altro?" ha chiesto Frey.


La PET con Florbetapir F-18 sembra mostrare il deposito di amiloide fibrillare, ha detto Frey, che ha fatto riferimento ai risultati pubblicati l'11 Gennaio 2011, sul Journal of American Medical Association, che ha collegato i risultati della PET con florbetapirF-18 alla presenza di B-amiloide nel cervello durante l'autopsia. Sulla base di questi dati, Frey ha delineato l'ipotesi di lavoro corrente nella diagnosi di Alzheimer. "Il deposito di sostanza amiloide si verifica nella fase presintomatica e probabilmente con relativa rapidità. Successivamente, ci può essere un lieve guadagno di amiloide dal 3 al 5 per cento. Qualche tempo dopo che il processo viene a compimento, c'è una risposta nei neuroni. Quando succede, il paziente diventa sintomatico e può essere diagnosticato con demenza".


La possibilità di demenza frontotemporale complica il processo diagnostico. Più del 75 per cento di questi pazienti soddisfano i criteri per l'Alzheimer. Tuttavia, una diagnosi accurata è fondamentale in quanto questi pazienti non potranno trarre alcun beneficio dalla terapia che punta all'Alzheimer. "Il loro comportamento può deteriorarsi con trattamento per decadimento cognitivo lieve". Altre due differenze cruciali evidenziano la necessità di differenziare i pazienti. "Gli anti-psicotici non sono controindicati per questi pazienti, e gli agenti anti-amiloide non daranno benefici a questi pazienti, quando saranno sviluppate queste terapie".


Secondo uno studio pubblicato il 18 Agosto 2007 in Brain, la FDG-PET ha migliorato l'accuratezza diagnostica e la fiducia per l'Alzheimer e la demenza del lobo frontotemporale, ma non ha permesso ai medici di escludere in modo affidabile la demenza frontotemporale, ha detto Frey.


Nel frattempo, la demenza con corpi di Lewy ricorda l'Alzheimer nelle scansioni FDG-PET, ad eccezione della corteccia visiva che è colpita nei pazienti affetti da demenza con corpi di Lewy. Anche in questo caso, l'accuratezza diagnostica è fondamentale in quanto vi possono essere effetti negativi degli antipsicotici tra i pazienti affetti da demenza con corpi di Lewy, mentre la cognizione può beneficiarein modo differenziale dall'inibizione dell'AChE (acetilcolinesterasi) .


Frey ha comunicato i risultati di uno studio prospettico, pubblicato in Brain il 9 Maggio 2011, sul terminale PET per amiloide e dopamina nei pazienti con demenza lieve per classificare l'Alzheimer, la demenza del lobo frontotemporale e la demenza con corpi di Lewy. "Abbiamo trovato un certo numero di casi in cui il consenso clinico era in accordo con la classificazione basata sulla scansione, ma per più di un terzo dei casi l'imaging avrebbe portato a una diagnosi diversa da quella del consenso clinico".


Frey ha suggerito che la scansione dell'amiloide diagnostichi la demenza con corpi di Lewy, se viene trovato quel modello. Una scansione normale dell'amiloide non indicherebbe alcuna demenza. La scansione con terminale di dopamina potrebbe sottoclassificare i pazienti con Alzheimer o demenza del lobo frontotemporale. "Questa proposta di utilizzare l'imaging dell'amiloide per escludere l'Alzheimer rispetto alla demenza del lobo frontotemporale sarà cruciale quando verrà identificata una strategia di trattamento terapeutico", ha detto Frey, che ha aggiunto che il follow-up longitudinale è necessario per confermare i risultati dell'imaging molecolare.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Pubblicato da Lisa Fratt in HealthImaging il 10 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)