È un messaggio di fede nel mezzo della crisi coronavirus, quello condiviso da un membro del clero di Pembrokeshire.
La Rev.da Shirley Murphy, assistente curato di Narberth, esorta le persone, quando sono 'incerte, spaventate e sole', a rivolgersi alle parole 'familiari e amate' di uno dei passaggi più noti della Bibbia, il Salmo 23.
«Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza.
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca.
Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.»
La Rev.da Shirley - che ha fatto la storia nel 2018 quando è diventata la prima donna indiana ad essere ordinata nella Chiesa del Galles - ha detto che il salmo, con le sue parole di apertura 'Il Signore è il mio pastore', è un faro confortante di fede nella pandemia. Ha detto:
"Il Salmo 23 è senza dubbio uno dei passi più noti della Bibbia. La maggior parte di noi l'ha imparato da bambini e continua ad essere di conforto per coloro che stanno morendo e per coloro che hanno perso i propri cari. Forse è tanto ben amato perché è così personale e individuale.
"È esattamente quello che abbiamo bisogno di sentire oggi nel mezzo del Covid-19. La diffusione fulminea e imprevedibile del coronavirus ha creato paura in tutto il mondo e le persone sono incerte sul da farsi.
"Quando guardiamo a tutti i cambiamenti in atto nella nostra vita e nel mondo, riconosciamo le incertezze del nostro futuro. Ogni giorno sentiamo le statistiche di casi e di decessi che ci fanno chiedere quanto tempo ci vorrà prima che possiamo di nuovo salutarci con abbracci, baci, e strette di mano.
"Molti di noi non vogliono ulteriori informazioni o risposte sul Covid-19 e noi certamente non vogliamo ulteriori istruzioni su cosa fare o non fare. Ma in questi tempi angosciosi, l'unica cosa buona che è venuta fuori da questa pandemia terribile è che molte persone che non avevano la fede, che hanno perso la loro fede o aspettavano al varco, si sono rivolti a Dio.
"Ho sentito alcuni dei miei amici, che non andavano mai in chiesa o non avevano la fede, che ora stanno postando versi e preghiere della Bibbia sui social media e parlano dell'amore di Dio nella propria vita.
"Alcuni mi hanno contattato per farmi sapere che hanno tolto la polvere dagli armadi e rovesciato la casa da cima a fondo per trovare la Bibbia e hanno iniziato a leggerla, e molti leggono salmi e proverbi ogni giorno.
"Ma è meraviglioso sentire persone dirmi che è il Salmo 23 che dà loro il conforto tanto necessario, la pace e, soprattutto, la protezione che cercano in questi tempi difficili.
"Di tutti i salmi, è probabilmente il più noto e quello preferito da molte persone. Le sue parole sono familiari e amate. Ho il sospetto che la maggior parte di noi conoscano le parole, e alcuni di noi le hanno anche imparate a memoria.
"Il Salmo ci ha sempre confortato nei momenti di incertezza, ci ha sostenuto nel dolore e nella perdita, ci ha dato coraggio quando avevamo paura e ci ha assicurato non c'è nulla da temere nella valle oscura della morte. Questo salmo offre speranza e forza per fare il prossimo passo e ci ricorda che c'è sempre una via d'uscita, anche quando ci sentiamo impotenti e timorosi, e ci assicura della promessa che non camminiamo mai da soli.
"Il Salmo 23 è sempre stato un grande conforto. Ho sentito e visto persone che avevano perso la memoria, da demenza o da Alzheimer, recitare parola per parola.
"Abbiamo bisogno di questo salmo in questo momento più che mai. Può nutrirci e darci la pace, mentre siamo storditi dalla svolta degli eventi in tutto il mondo, e dalla paura per il nostro benessere e quello dei nostri cari, durante questa pandemia.
"Tuttavia, il Salmo 23 ci dà il promemoria di cui abbiamo bisogno: 'Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla'. Nella nostra paura e nella nostra confusione, Dio è con noi. Non siamo mai soli.
"Come pecore, anche noi siamo facilmente spaventati. Viviamo in tempi incerti. Qualsiasi ora può portare il disastro. E, in generale, è l'ignoto, l'imprevisto, che ci spaventa di più. Ma nulla acquieta la nostra anima quanto sapere che il nostro Pastore è vicino.
"Improvvisamente, le cose non sono né desolate né così terrificanti. Il nostro Signore è con noi. Nel restare nella nostra casa, forse presi dalla paura, dobbiamo avere sempre fiducia e sapere che Gesù Cristo, che è il Buon Pastore, ci prende e ci guida nei momenti di maggior bisogno.
"Non correte rischi e che Dio vi benedica tutti".
Fonte: Ruth Davies in Western Telegraph (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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